FONDO: IN TOSCANA INCORAGGIANTI SEGNALI DALLE PRESTAZIONI DI MARCELLO GUIDI E FABIO DALU
I risultati conseguiti vanno ponderati con la giovane età e l’estro che sicuramente porterà lontano. Dalla Sardegna i giudizi formulati nei confronti del cagliaritano Marcello Guidi (Gs Fiamme Oro – Rari Nantes) e del suo concittadino Fabio Dalu (Esperia Asd Cagliari) sono pertanto molto lusinghieri perché nelle loro prestazioni ai campionati italiani assoluti open di fondo disputatisi a Piombino – Baratti e nella Marina di Grosseto emerge tanta voglia di continuare con profitto per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
Entrambi hanno sfruttato a pieno l’atteso appuntamento toscano partecipando alle tre gare in programma, mettendosi in discussione e sbracciandosi senza timori riverenziali sia con i mostri sacri italiani (vedi Gregorio Paltrinieri), sia con atleti di spicco provenienti dal continente europeo.
Tutto è cominciato con la 10 chilometri: Marcello ha chiuso al decimo posto (1:53’25.6), Fabio al quattordicesimo (1:53’56.4) che gli vale come secondo piazzamento assoluto nella categoria Cadetti.
Il giorno dopo, sempre sullo specchio d’acqua di Piombino – Baratti il giovane esperino allenato da Marco Cara coglie l’undicesimo posto (25’34.5), primo tra i cadetti e settimo italiano assoluto. Nella gara vinta dal forte francese Marc-Antoine Oilvier, Guidi taglia il traguardo al sesto posto (24’58.9).
Infine, nella 5 km al largo della costa maremmana che ha chiuso la rassegna nazionale in acque libere, l’ex rarinantino ottiene il sesto posto (58’26.1). Diciottesima posizione per Dalu (58’45.4).
PAROLA AI PROTAGONISTI
Nel tirare i bilanci degli Italiani di fondo i commenti dei portacolori sardi non sono simili. Al cauto entusiasmo di Dalu, si contrappone la lieve delusione del suo conterraneo Guidi che evidentemente sperava di ottenere qualcosa in più visti i suoi autorevoli precedenti come il primo posto agli World Beach Games in Qatar (2019), il quinto posto agli Europei di Glasgow 2018 e il titolo italiano assoluto (2018) in Liguria nella 5 km.
“Le gare non sono state del tutto soddisfacenti – ammette Marcello – sicuramente ambivo ad almeno un podio assoluto ma purtroppo così non è stato, sia perché le gare erano complesse, sia a causa di una forma fisica non ottimale condizionata dal lockdown. Nonostante tutto ho lottato fino all’ultimo per una medaglia”. Il nuotatore ventitreenne si concede due settimane di vacanze, poi dal 7 settembre sarà di nuovo a Napoli dove oltre ad allenarsi, presta servizio in questura: “Lavorerò sodo per ottenere la qualificazione ai prossimi europei – puntualizza – anche se ancora non si conoscono le date perché tutto dipende dall’emergenza Covid. In ogni caso ingannerò l’attesa preparandomi al meglio”.
Una trasferta più lunga attende Fabio Dalu, che volerà negli States dove frequenterà il secondo anno di studi presso la McKendree University di Lebanon (Illinois) con l’intenzione di approfondire le sue conoscenze in data analytics. Nonostante il gravoso impegno riesce ad allenarsi regolarmente con doppi turni tre volte alla settimana.
“Dopo la quarantena è stato sicuramente difficile riprendere i passi in acqua che avevo prima della pandemia – esamina Fabio – ma nonostante tutto io e Marco Cara siamo riusciti ad allenarci al meglio per tre mesi di fila. Ai campionati sardi assoluti di Sassari ho avuto la prima conferma del buon lavoro svolto. Abbiamo puntato sulle gare in acque libere e ammetto che siano andate bene; ma vogliamo puntare ancora più in alto, farò tesoro dei miei errori per non ripeterli più”.
Anche il suo tecnico Marco Cara torna dal Tirreno settentrionale con nuovi input che confermano come si sia intrapresa la giusta direzione. “Fabio ha appena vent’anni – sottolinea l’allenatore esperino – e in questo campo sta facendo tanta esperienza. Il campionato italiano, in quanto open, è stato di altissimo livello; oltre alla prestigiosa partecipazione di Paltrinieri e di altri big azzurri che tengono alto l’onore della nostra nazione, abbiamo visto all’opera il transalpino Oilvier, bronzo alle olimpiadi di Rio, e in più altri specialisti stranieri che nel settore sono molto rispettati. Piazzarsi alle loro spalle per me è un risultato molto importante. Non dimentichiamoci poi di quello che Fabio ha fatto vedere a Sassari dove ha migliorato il suo assoluto negli 800 e nei 1500 figurando come miglior cadetto italiano in entrambe le distanze”.