Arriva dagli Stati Uniti l’ultimo colpo di mercato biancoceleste: Ben Hallock, centroboa nato a Santa Barbara il 22 novembre 1997, è un nuovo giocatore della Pro Recco.
Il presidente Maurizio Felugo ha battuto la concorrenza dei principali club europei che si erano messi sulle tracce di uno dei talenti più puri della pallanuoto internazionale.
“Ho scelto la Pro Recco perché è il migliore club del mondo, un’opportunità impossibile da rifiutare – dichiara il neo acquisto -. Prendere la decisione di lasciare casa mia, e trasferirmi in un nuovo paese, non è cosa da poco, ma la considero un’avventura entusiasmante e un’occasione unica per imparare una nuova lingua e una nuova cultura; sia dentro che fuori la piscina mi aspettano grandi sfide, non vedo l’ora di cominciare ad affrontarle”.
A dispetto della giovane età, Hallock ha già disputato una Olimpiade con la nazionale statunitense (Rio 2016) e vinto, con la calottina dell’Università di Stanford, le ultime due edizioni del “Peter J. Cutino Award”, il prestigioso premio assegnato ogni anno al miglior giocatore del campionato NCAA, in passato conquistato tra gli altri da Tony Azevedo e Kostas Genidounias. Il giocatore a cui si ispira? “È un ex della Pro Recco – risponde -. Da piccolo adoravo guardare Boris Zlokovic, un giocatore dominante al centro, con una prestanza fisica incredibile. Ho sempre cercato i video delle sue partite per scoprire nuovi movimenti e studiarne il posizionamento nelle diverse situazioni di gioco”.
La scorsa estate il primo assaggio di Pro Recco nella tournée californiana che lo ha visto scendere in vasca contro i suoi futuri compagni: “Sono rimasto impressionato dal numero di campioni che componevano il roster. Tutti, da chi ha cominciato in acqua a chi entrava dalla panchina, hanno mostrato un’intensità e un atteggiamento implacabile durante ogni azione; tutti sapevano cosa fare, è stato un piacere giocare contro di loro, erano belli da vedere”.
Due metri per 108 chili, una passione per i pancake – ne mangia più di mille all’anno – gli studi a Stanford, una delle più importanti Università al mondo, da finire in Liguria affacciato sul mare: “Ho ancora un paio di esami per laurearmi in Economia: a causa della pandemia potrò terminare le lezioni online, in autunno, mentre sarò a Recco”.
“Il nostro mercato era chiuso – ammette il presidente Felugo – ma l’infortunio alla spalla di Aicardi con la Nazionale non ci lascia tranquilli. Hallock rappresenta un investimento per il futuro in un ruolo che a livello globale fatica a individuare nuovi protagonisti. È un centro che ha enormi potenzialità e margini di crescita, lo seguivano da tempo. Gli diamo il benvenuto in biancoceleste”.
Ufficio Stampa