DALLA VIRTUS BOLOGNA AI RAGGISOLARIS: SOLAROLI HA SCELTO FAENZA PER SPICCARE IL GRANDE SALTO
Un giovane in rampa di lancio pronto a mettersi in mostra con la maglia dei Raggisolaris. Manuele Solaroli è un nuovo giocatore della Rekico, più che mai motivato per la sua prima avventura in un campionato seniores dopo tanti anni nelle giovanili della Virtus Bologna, club in cui si è anche allenato con la prima squadra di A1 nella scorsa stagione, venendo convocato nel match casalingo contro la Virtus Roma. Manuele è inoltre figlio d’arte: il padre Massimo (nato a Faenza) è un allenatore di pallacanestro che vanta molte importanti esperienze in carriera: a Faenza ha guidato il Club Atletico in serie A1 femminile, mentre a Imola ha condotto l’Andrea Costa in A2.
Manuele Solaroli è nato a Imola il 18 febbraio 2002, ed è un esterno di talento che grazie alla tecnica e ai suoi 193 cm di altezza può giocare in tutti i ruoli sul perimetro, dal playmaker all’ala piccola. Tra le sue doti maggiori ci sono il tiro da fuori e la facilità con cui penetra a canestro, caratteristiche che gli hanno permesso di essere un buon realizzatore in ambito giovanile (nell’ultima stagione ha viaggiato sui 14 punti di media). Manuele sposa la Virtus Bologna da giovanissimo, trasferendosi nel club felsineo dopo aver giocato a minibasket nella Virtus Spes Vis Imola e nell’Andrea Costa Imola. A Bologna compie il percorso dall’Under 13 all’Under 18 Eccellenza, venendo aggregato nella stagione 2019/20 alla squadra di Djordjevic, con cui si allena nella preseason e durante la stagione. Un’ottima scuola che lo ha preparato al meglio per la nuova avventura faentina. Nel suo palmares ci sono anche il titolo italiano Under 18 3×3 Italbasket vinto nel 2019, due partecipazioni alla Next Gen Cup, la partecipazione al Trofeo delle Regioni e la convocazione in nazionale Under 18 dello scorso febbraio, primo step in preparazione all’Europeo di categoria che si sarebbe dovuto disputare in estate.
“I Raggisolaris sono una tappa fondamentale della mia carriera – spiega Solaroli -, perché per la prima volta giocherò in un campionato seniores. Essere in una simile società in un torneo come la serie B, che reputo perfetto per poter crescere, penso rappresenti un’occasione unica per un giovane. Dovendo ancora terminare le superiori (frequenta il Liceo Scientifico Valeriani a Imola), cercavo una società nella zona, e Faenza è stata la soluzione ideale, perché è un club serio e ambizioso come mi ha detto molte volte anche mio padre. Sin dal primo colloquio con coach Serra e con il general manager Baccarini sono rimasto colpito dal progetto e sono davvero motivato. Non so però cosa aspettarmi dalla prossima stagione: penserò soltanto a dare il massimo per giocare il più possibile e per aiutare la squadra”.
Nelle giovanili ti sei sempre fatto valere in ogni categoria specialmente dal lato offensivo: descriviti come giocatore.
“Sono una guardia che ama giocare anche da play e da ala piccola: mi piace attaccare il canestro e non soltanto tirare da tre. Riguardo al lato difensivo ho lavorato molto nelle ultime stagioni per diventare sempre più rapido e veloce soprattutto quando di fronte ho avversari rapidi. Credo di essere cresciuto molto, ma devo ancora migliorare parecchio e per continuare il mio percorso sfrutterò la grinta e la determinazione che sono due mie qualità. Penso che a Faenza potrò maturare sotto tutti i punti di vista”.
Ti presenti ai Raggisolaris dopo l’esperienza con la Virtus Bologna di Teodosic: come è stato allenarsi con simili giocatori?
“Ho avuto l’opportunità di partecipare al ritiro precampionato prima che arrivassero i giocatori reduci dagli impegni con le nazionali e di allenarmi durante la stagione: sono state esperienze importanti dal lato umano e sportivo. Djordjevic è un ottimo allenatore, mentre tra i giocatori a colpirmi è stato Markovic. È incredibile la naturalezza con cui riesce a servire assist difficili, trovando sempre il momento giusto per mettere il compagno nelle migliori condizioni. Un altro momento che ricordo molto bene è quando Teodosic ci ha raggiunti in ritiro: è stato davvero emozionante. E poi c’è stata la soddisfazione di essere convocato per il match casalingo contro Roma che si è giocato al PalaDozza: una serata indimenticabile”.