VELOCITÀ E TIRO AL SERVIZIO DELLA REKICO

Dalla Lombardia a Faena passando per la serie A1. Riccardo Ballabio è un nuovo giocatore dei Raggisolaris, primo tassello della stagione 2020/21 voluto proprio da coach Serra che lo ha allenato durante una Summer League a Cantù e alla Pallacanestro 2.015 Forlì durante l’off season 2017/18. Un play\guardia molto rapido e con grandi qualità tecniche che ha mostrato nelle ultime stagioni in serie B.

Nato a Desio il 5 agosto 1998, Ballabio ha iniziato a giocare a pallacanestro a Giussano nella squadra della sua città poi a 12 anni è entrato nel settore giovanile della Pallacanestro Cantù compiendo un lungo percorso che lo ha portato all’esordio in serie A1. Nella stagione 2016/17 si è infatti diviso tra DNG (il campionato Under 20), l’ABC Cantù in C Silver lombarda e soprattutto si è allenato con la Pallacanestro Cantù di Recalcati, venendo convocato otto volte e giocando tre partite: contro Avellino (dove ha segnato anche 2 punti), Trento e Milano. Nel 2017/18 si trasferisce a Campli in serie B, ma prima di Natale passa a Recanati (serie B), squadra con cui disputa i play off dopo essere arrivato secondo in regular season, uscendo nei quarti di finale. Nel 2018/19 gioca a Domodossola (serie B), mentre nell’ultimo campionato è alla Robur et Fides Varese (serie B) dove segna 12.6 punti di media nelle 23 gare disputate prima dello stop del campionato.

“Sinceramente non avrei mai pensato di ricevere un’offerta già a maggio visto il momento che sta vivendo la pallacanestro – spiega Ballabio –. I dirigenti faentini mi hanno subito fatto un’ottima impressione e sono stato molto contento di sapere che il mio nome era stato fatto da Serra, allenatore che conosco bene e che ho avuto in una Summer League e in alcuni allenamenti a Forlì: sarà molto bello lavorare ancora con lui. Per quanto riguarda invece i Raggisolaris, a parlare sono le ultime stagioni, perché hanno sempre disputato ottimi campionati ritagliandosi un ruolo importante in serie B e sono onorato di poter vestire questa maglia”.

Quali sono le tue caratteristiche tecniche?
“Sono un giocatore veloce che predilige il contropiede e mi piace giocare uno contro uno. Nelle giovanili la rapidità era la mia forza poi con il passare degli anni ho lavorato molto sul tiro per migliorare anche in quel fondamentale. Per quanto riguarda il ruolo, nasco come guardia poi in serie B sono stato impiegato soprattutto come playmaker e direi che ora mi sento soprattutto regista”.

Con quali motivazioni ti presenti a Faenza?
“Voglio pensare soprattutto a raccogliere risultati con la squadra, mettendo in secondo piano le statistiche individuali. Vengo da una retrocessione con Domodossola e da un campionato con Varese in cui mi trovavo in zona play out quando è stato bloccato e ho quindi tante motivazioni per disputare una stagione ricca di soddisfazioni”.

In carriera hai anche giocato in A1: cosa provi ripensando a quella stagione?
“Il sogno di tutti i ragazzi che entrano nel settore giovanile di Cantù è arrivare un giorno ad allenarsi con la prima squadra e io addirittura sono riuscito a giocare qualche minuto nella massima serie. È stato molto emozionante e allenarsi al fianco di giocatori come JaJuan Johnson, Alex Acker e Uros Slokar mi è servito tantissimo per crescere”.

Ufficio Stampa