Un ragazzo giovane, molto giovane, ma pieno di talento e di voglia di fare. Alessandro Masi, il più giovane atleta in forza ai Macron Warrios Viadana, dall’approdo in terra mantovana ha iniziato un percorso pieno di crescita che lo ha portato a guadagnarsi un ruolo da leader tecnico nella squadra impegnata in Serie A2. Un sogno nel cassetto? Lavorare per diventare il “Lukaku” dei Warriors.
Come hai vissuto la quarantena e come stai vivendo l’inizio della Fase 2?
“Le mie giornate sono tutte molto simili: mi alzo di buon mattino e dopo aver fatto colazione seguo le video lezioni scolastiche. Nel pomeriggio faccio esercizio fisico e mi diletto con qualche gioco della play station. La sera infine qualche ora di televisione e poi si va a dormire”.
Quanto ti mancano i tuoi compagni ed il campo?
“Tanto che diventa difficile da descrivere. A Viadana ho trovato una famiglia, che mi ha accolto sin dai primi allenamenti come se fossi il fratello minore di tutti. Devo tanto alla società e non vedo l’ora di ricominciare a giocare”.
Cosa stai facendo per mantenerti in forma?
“Alleno la forza delle braccia e delle gambe con l’aiuto di una pedaliera. Nelle ultime settimane ho ripreso anche ad allenare il tiro con la mazza da Hockey”.
Pensi cambierà qualcosa nel Powerchair Hockey?
“Ritengo inizialmente ci sarà la paura dei contrasti e dell’inevitabile contatto previsto dal nostro sport. Superata la fase iniziale ritengo che la paura calerà gradualmente”.
Come passi il tempo libero, hai una lettura o un film in particolare da consigliare ai nostri lettori?
“Nel tempo libero, oltre a qualche partita alla Play Station, mi dedico alle costruzioni con i lego, alla lettura di qualche buon libro e sono un appassionato di Serie Tv: consiglio in particolare “The Walking Dead”, “Gomorra” e “Zero Zero Zero”, quest’ultima meno conosciuta ma molto avvincente”.
Hai una gara che ricordi con particolare affetto?
“Ho poca esperienza, data l’età, ma una gran passione che mi arma. La gara che non posso dimenticare è stato il mio esordio con la prima squadra. Fu un’emozione unica”.
Il gol più importante della tua carriera
“Anche in questo caso devo tornare alla stagione scorsa: il mio primo gol con la prima squadra, segnato nella sfida casalinga contro Roma su assist di Camponesco, è stata un’emozione fantastica. Al termine della gara tutta la squadra e lo staff hanno festeggiato la mia rete: è un ricordo bellissimo”.
Hai un campione al quale ti ispiri o che stimi particolarmente?
“Sono interista, ed ho un debole per gli attaccanti che sanno fare tanti gol. Per questo Romelu Lukaku e Lautaro Martinez sono due idoli. Mi piace molto anche Earling Haaland, giovane e fortissimo attaccante attualmente in forza al Borussia Dortmund.