Catia Pedrini: “Riceviamo manifestazioni di affetto, fiducia e sostegno incredibili dai nostri meravigliosi tifosi anche in questi giorni difficilissimi. I nostri sponsor ci sono vicini e tutti quelli che potranno continueranno ad aiutarci. Ivan Zaytsev è il nostro capitano, non ha mai chiesto di essere ceduto, ha sempre dimostrato un grande attaccamento a Modena e vorrebbe assolutamente restare qui. Nessuno deve scrivere una parola contro di lui, Ivan farà di tutto per stare con noi, come noi faremo di tutto per tenerlo”
Questa mattina il Presidente Catia Pedrini ha rilasciato un’intervista molto articolata a Radio Sportiva, queste le sue parole:
Questa chiusura anticipata dei campionati può creare problemi importanti, soprattutto a società come Modena Volley che avevano grandi obiettivi e hanno speso tanto per raggiungerli. Ora, invece, vi ritrovate a fronteggiare problemi dal punto di vista economico e finanziario non semplici da risolvere
“Noi giochiamo per la nostra gente, l’esperienza della partita vissuta a porte chiuse l’8 marzo con Monza non è stata positiva, per usare un eufemismo. Due giorni prima avevo dichiarato forte e chiaro che giocare così era pericoloso e che per Modena sarebbe stata l’ultima partita fino al rientro dell’emergenza. La mia posizione è sempre stata quella di salvaguardare tutti coloro che gravitano intorno alla società e la decisione presa dalla Fipav è sofferta, ma doverosa. Ho sposato completamente ciò che è stato deciso in Consiglio Federale e penso ogni tipo di polemica sia insensata e fuori logo dal punto di vista istituzionale. In un’emergenza bisognerebbe dimostrare anche ordine e disciplina, seguendo le gerarchie di comando a tutti i livelli. Noi tutti dipendiamo dall’Istituto Superiore di Sanità, che a sua volta dipende dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per quanto riguarda la pallavolo, la Federazione è “sotto” al CONI che rappresenta l’organo supremo. La polemica contro la decisione della Federazione è quindi per me insensata”.
Il Presidente del Coni Malagò l’ha citata affermando che lei pensa al futuro, cercando di metterlo in sicurezza.
“Sono rimasta lusingata già dal fatto che lui sapesse chi sono, scherzi a parte questa è un’ulteriore dimostrazione che tutto ciò che è stato deciso è sensato e condiviso dalla federazione, dal Coni e dal Ministero dello Sport. Ora è addirittura uscita la notizia che i presidenti dimissionari delle due leghe hanno scritto, probabilmente all’insaputa degli altri organi superiori della pallavolo, al ministro Spadafora chiudendo un incontro non so bene per quale scopo. E’ impossibile che la Federazione torni indietro sulla decisione presa. La pallavolo non è uno sport di contatto così come il basket, ma i ragazzi si incontrano e si allenano insieme. Si tirano una palla, che è già veicolo di contagio enorme. Non capisco perché coloro che non sono d’accordo con Mosna e Fabris vengono etichettati come egoisti e dediti solo “al proprio orticello”, è sgradevole perché guardare al futuro significa farlo a favore di tutto il movimento”.
Modena Volley è una di quelle squadre che ha più tifosi in Italia e ha una storia e tradizione antichissima. In qualche modo possiamo provare a rassicurare i sostenitori sul futuro del club e di giocatori come Zaytsev e Anderson?
“Riceviamo manifestazioni di affetto, fiducia e sostegno incredibili dai nostri meravigliosi tifosi anche in questi giorni difficilissimi. I nostri sponsor ci sono vicini e tutti quelli che potranno continueranno ad aiutarci. E’ chiaro che in questo momento non chiediamo il contributo che potranno dare il prossimo anno perché bisogna avere anche il buon senso di attendere che tutte queste persone possano mettere in sicurezza le proprie aziende. Non abbiamo ad oggi numeri da inserire nella colonna dei ricavi, ma presumo di averli entro la fine dell’estate. Tutto il mondo dello sport ha deciso che ci si doveva fermare, per quanto riguarda il calcio, che è totalmente anacronistico, sappiamo tutti che la montagna degli interessi economici potrebbe portare a decisioni assurde e incomprensibili ma non ho voglia nemmeno di parlarne. Zaytsev e Anderson? Matt è in America dai primi di marzo, è stato uno dei primi a chiedere di tornare dalla propria famiglia e dal figlio che è nato da poche settimane. Quando lui e Christenson mi hanno fatto questa richiesta, non ho potuto far altro di accettarla. Su Ivan, invece, il discorso è completamente diverso. Vorrebbe restare a Modena a tutti i costi, se la riduzione del compenso che potremmo proporgli sarà accettabile io credo che lui ci verrà incontro. Chi non sa come stanno le cose dovrebbe evitare di pubblicare giudizi negativi nei confronti del nostro capitano perché non se li merita assolutamente. Ivan ha mostrato un attaccamento forte alla città e alla società. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe andare in prestito per un anno e poi tornare a Modena”.
Ufficio Stampa