GIOVANNA EPIS ALLA HUAWEI ROMAOSTIA 2020

L’8 MARZO L’ATLETA ITALIANA È PRONTA A BRILLARE FRA LE STELLE DEL RUNNING

I duelli in rosa della 46^ edizione della mezza maratona più partecipata d’Italia preannunciano un appuntamento ricco di emozioni e adrenalina che quest’anno ricorre proprio l’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, a conferma dell’impegno che tantissime runner riservano alla pratica atletica e ai progressi che si sono ottenuti negli anni in termini di partecipazione alle manifestazioni di corsa.

Per le atlete provenienti da tutto il mondo, la Huawei RomaOstia Half Marathon è l’occasione perfetta per brillare nei 21,097km che collegano la Capitale al mare. Nell’anno della gara che si tinge di rosa, infatti, duelli ad altissimo livello tra le kenianeMagdalyne Masai, vincitrice della Maratona di Toronto nel 2020 on 2h22’16” e con un personale di 67’31’’ ottenuto nella RomaOstia del 2016, Tuitoek Dorcas Jepchirchir, forte del 66’33’’ ottenuto lo scorso aprile ad Istanbul e Paskalia Chepkorir, pb di 67’39’’ anche per lei sulla mezza maratona.

A tentare di rovinare la festa in casa Kenya, si presenteranno le etiopi Edesa Workenesh, 2h20’24’’ in maratona, realizzato a dicembre in quel di Valencia e Hiwot Gebrekidan, personal best di 67:36. Giovanna Epis avrà il compito di sostenere i colori azzurri e con tanta voglia di ben figurare al cospetto di così alti profili mondiali.

A correre la 46^ edizione della Huawei RomaOstia Half Marathon, in programma domenica 8 marzo, ci sarà anche Giovanna Epis, talento azzurro del running al femminile, protagonista nei circuiti d’atletica più prestigiosi a livello internazionale nonché seconda migliore maratoneta italiana del 2019.

Classe 1988, origini veneziane, e membro del Corpo Sportivo Carabinieri, Giovanna Epis ha la corsa nel DNA, e nel 2019 ha raggiunto una livello di maturità atletica tale da centrare i suoi nuovi primati personali di 2h29.11 a Rotterdam sulla maratona e 1h11.4 a Valencia sulla mezza maratona. Pochi giorni fa si è laureata vicecampionessa azzurra sui 21097m con 1h12.13 suo secondo crono di sempre sulla distanza. Per l’allieva di Giorgio Rondelli, la competizione romana rappresenta un passaggio fondamentale in vista della maratona primaverile: “Ad Aprile correrò una maratona alla ricerca del minimo di partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo e lungo la Cristoforo Colombo cercherò le ultime conferme sulla mia condizione di forma. Le avversarie sono come sempre di calibro mondiale ma questo non mi spaventa e lotterò per essere protagonista fino alla fine. Alla Huwaei RomaOstia si corre sempre forte e io sono pronta.”

“La quota delle partecipanti donne della Huawei RomaOstia ha registrato un aumento notevole nel corso della sua storia, passando dal 3% dell’esordio nel 1974, al 21% nel 2019 che, nel 2020 dalle iscrizioni già ricevute, è salito al 23% segnale estremamente incoraggiante per il futuro rosa del mondo della corsa su strada” – afferma Laura Duchi Race Director della Huawei RomaOstia, fra i non frequenti esempi di donne che ricoprono cariche tecniche e dirigenziali di manifestazioni sportive di alto lignaggio.

Silvia Salis, ex martellista azzurra, membro del Consiglio Federale della FIDAL e del Consiglio Nazionale del CONI, ha sottolineato nel corso dell’ultima conferenza stampa dedicata alla mezza maratona che “Sebbene la corsa sia uno degli sport più democratici in termini di accessibilità e di opportunità di allenamento, la presenza di donne nello sport, in generale, e nel running, in particolare, è molto legata al concetto di emancipazione femminile e di riscatto sociale”.

Un segnale, questo, che conferma il sostegno che la Huawei RomaOstia Half Marathon riserva ai temi della parità di genere nel mondo del running, con la consapevolezza che le manifestazioni sportive e di corsa per le donne di tutta l’età costituiscano preziose opportunità per prendersi cura di sé stesse, di rientrare in contatto con il proprio corpo e la propria mente, e di favorire uno stile di vita sano. Uno stimolo che vuole anche incentivare la presenza rosa nell’ambito della dirigenza sportiva.