Signatech Alpine Elf resta al centro della battaglia nel campionato
Dopo essersi lasciato sfuggire il podio nelle ultime due manche del Campionato del Mondo FIA WEC, il team Signatech Alpine Elf è giunto a Sakhir con la ferma intenzione di concludere il 2019 su una nota positiva.
Con due sessioni di prove libere alle spalle, una disputata di giorno e l’altra di notte, i “Blu” hanno proseguito il lavoro sull’assetto dell’Alpine A470 prima che Pierre Ragues ed André Negrão cominciassero le qualifiche.
Per la prima volta nella sua storia, l’Alpine non si è aggiudicata la pole position sul circuito internazionale del Bahrain a causa di un testacoda a inizio sessione che ha obbligato il duo ad arrangiarsi con le gomme spiattellate. Settimi in LMP2 e privati di un set di pneumatici ancor prima di partire, gli uomini di Philippe Sinault hanno affrontato la gara con il coltello tra i denti.
André Negrão ne ha dato una dimostrazione perfetta riuscendo a cavarsela in un primo giro caratterizzato dal contatto di due LMP1. Attestatosi al quarto posto in tutte le categorie, il brasiliano si era stabilizzato nella Top 5 della LMP2, quando è intervenuta la safety car.
Nel suo primo doppio stint ha sfruttato perfettamente il traffico per piazzare l’Alpine A470 n°36 sul podio provvisorio alla fine della prima ora. In un gruppo estremamente combattivo, André Negrão ha poi oscillato tra la terza e la quarta posizione, prima di passare in testa per un breve periodo allungando il suo secondo stint rispetto ai rivali per compensare l’handicap dovuto alle qualifiche.
Pierre Ragues ha preso il volante, mentre la luce si affievoliva progressivamente nel Regno del Bahrain. Il pilota Silver ha fatto la sua parte del lavoro gestendo alla perfezione i pneumatici su una pista impegnativa per le gomme prima che Thomas Laurent cominciasse a sua volta il suo primo doppio stint.
Grazie al ritmo sostenuto del francese, l’equipaggio si è attestato in quinta posizione a metà corsa, per poi guadagnare un posto in più prima che André Negrão riprendesse il volante per un nuovo doppio stint. Il brasiliano si è dato il cambio con Pierre Ragues che ha così raggiunto il suo tempo minimo di guida.
A un’ora e venti dall’arrivo, Thomas Laurent è tornato in pista in quinta posizione ed è immediatamente passato all’offensiva mentre le varie strategie si allineavano per una Full Course Yellow a tre quarti d’ora dal traguardo. Il team ne ha approfittato per effettuare l’ultimo pit stop, prima che il francese controllasse magistralmente i consumi per assicurarsi la quinta posizione, piazzandosi tredici secondi dopo un concorrente escluso dai punti e un giro davanti ai primi in classifica generale prima del weekend.
Con diciotto punti in tasca, il team Signatech Alpine Elf resta in contatto con i nuovi leader di una categoria LMP2 più serrata che mai, in quanto le prime sei auto rimangono in un range di meno di venticinque punti, l’equivalente di una vittoria al prossimo appuntamento.
Dopo i rookie test odierni, questa sera il team Signatech Alpine riceverà il Trofeo Endurance FIA LMP2 per il titolo acquisito nella stagione 2018-2019. Comincerà poi la pausa invernale che proseguirà fino al ritorno del Campionato del Mondo FIA WEC sul Circuito delle Americhe di Austin dal 21 al 23 febbraio 2020. Questa prova aprirà una serie di quattro gare che si concluderanno con la 24 Ore di Le Mans 2020.
Hanno detto
Philippe Sinault, Team Principal Signatech Alpine Elf
«Fin dall’inizio dicevamo che il campionato sarebbe stato estremamente serrato, poiché i primi cinque team sono distanziati da solo sedici punti a metà stagione. Niente è ancora deciso e la lotta continuerà fino alla fine. In questo contesto, anche il minimo errore si paga caro. Noi ne abbiamo fatto uno durante le qualifiche, a causa del quale abbiamo dovuto metterci un po’ di tempo a ritrovare i giusti settaggi. L’auto era forse un po’ “difficile”, Pierre ha perso il controllo e ha bloccato tutte e quattro le ruote per evitare conseguenze molto più gravi. Purtroppo questo ci ha privati di un set di gomme visto che il limite è di sei set e mezzo, quantitativo di cui avevamo assolutamente bisogno per una gara di otto ore. Abbiamo così fatto un pit stop in meno, necessariamente a discapito del ritmo. Questo non ci ha aiutato, ma abbiamo trovato comunque diversi punti favorevoli. André ha realizzato un’ottima partenza riportandoci con stile nel trio di testa e in una buona dinamica dopo le qualifiche complicate. Anche i settaggi sembravano performanti in quanto Thomas ha conseguito il terzo miglior giro in gara a soli nove centesimi dal tempo di riferimento. Ciò dimostra che, a parità di gomme, avevamo lo stesso ritmo dei primi. Riprenderemo trovandoci sempre nel gruppo di testa, a soli sedici punti di distanza dal primo classificato, cosa fondamentale, dato il livello di eccellenza dei nostri avversari da inizio stagione, compresa la gara di otto ore come quella odierna.»
André Negrão: «Ancora una volta abbiamo dovuto lottare per avere una buona auto nelle qualifiche. È qualcosa che dobbiamo risolvere, perché il nostro ritmo è stato piuttosto sostenuto in gara. Ho fatto una bella partenza e ho concluso il mio primo doppio stint in testa. Pierre ha fatto un po’ più fatica, ma siamo riusciti a stabilizzarci in una quinta posizione che ha valso i punti della quarta posizione, dato che la G-Drive non conta per la classifica. Il bilancio è piuttosto positivo, ma dovremo fare meglio a Austin e soprattutto nelle qualifiche.»
Pierre Ragues: «Abbiamo fatto molti progressi nel corso delle prove libere, ma l’errore che ho compiuto nelle qualifiche ci è costato un set di gomme. Già sapevamo che una gara di otto ore su un circuito in cui le gomme si deteriorano tantissimo sarebbe stata complicata. Abbiamo concentrato la nostra strategia su questo aspetto per ridurre al minimo i pit stop e ne abbiamo fatto uno meno di tutti gli altri. Abbiamo dato il massimo e ci sono aspetti positivi; abbiamo fatto vedere belle cose e tenuto un buon ritmo mentre eravamo in bagarre. Siamo ancora in gara e spero che la pausa invernale ci consentirà di tornare nelle migliori condizioni.»
Thomas Laurent: «Questa 8 Ore del Bahrain è stata impegnativa tra caldo e umidità, ma ne traiamo buone conclusioni. Si è probabilmente trattato della nostra migliore gara della stagione, anche se la nostra posizione sulla griglia di partenza e il set di gomme in meno spiegano il risultato finale. Penso che fossimo tra i tre equipaggi più veloci in pista, come sottolineato dai tempi che abbiamo registrato. Il team ha fatto un ottimo lavoro su pit stop e settaggi, ma sappiamo che dobbiamo lavorare sulle qualifiche per facilitarci la vita. Gli ingegneri hanno potuto raccogliere tanti dati per preparare l’appuntamento di Austin, in cui l’Alpine si era imposta l’ultima volta. Il nostro obiettivo sarà quindi quello di ripetere la performance.»
Classifiche
8 Ore del Bahrain – LMP2
1. United Autosports n°22 182 giri
2. JOTA n°38 +21’’500
3. Jackie Chan DC Racing n°37 + 1 giro
4. G-Drive Racing n°26 + 1 giro *
5. Signatech Alpine Elf n°36 + 1 giro
6. Racing Team Nederland n°29 + 2 giri
7. Cool Racing n°42 + 4 giri
8. High Class Racing n°33 + 5 giri
9. Cetilar Racing n°33 + 9 giri
* concorrente escluso dai punti
Trofeo FIA LMP2 Team
1. Jackie Chan DC Racing n°37 – 72 punti
2. United Autosports n°22 – 69 punti
3. Racing Team Nederland n°29 – 66 punti
4. JOTA n°38 – 62 punti
5. Signatech Alpine Elf n°36 – 56 punti
6. Cool Racing n°42 – 48 punti
7. High Class Racing n°33 – 35 punti
8. Cetilar Racing n°33 – 26 punti
Ufficio Stampa