Giochi da tutto il mondo per abbattere i pregiudizi
Mercoledì 25 settembre, per Edizioni Gruppo Abele, esce in libreria Il mondo in gioco. Giochi di strada per l’educazione all’altro, di Paola Maniotti. Una raccolta di giochi dal mondo, in una nuova e arricchita edizione, dedicata a operatori, educatori, insegnanti e a quanti lavorano nel campo dell’animazione con bambini e ragazzi.
Strumento educativo
Educazione ai rapporti, educazione allo sviluppo, educazione interculturale, educazione alla pace, educazione alla sostenibilità: nella storia dell’elaborazione pedagogica si sono moltiplicate le educazioni, come se fossero visioni diverse e separate del processo educativo. Ma è davvero così? Paola Maniotti è chiara: tutte queste non sono che sfumature di un’unica educazione. In particolare, quella volta al raggiungimento della competenza civica e sociale, una delle otto competenze-chiave auspicate dall’Unione Europea per l’apprendimento permanente della persona.
In questo processo, il gioco si inserisce come uno degli strumenti più efficaci per apprendere concetti quali la convivenza democratica, il rispetto delle regole ma anche la loro relatività: «La centralità esistenziale che ha il gioco nell’infanzia lo rende una finestra privilegiata attraverso cui guardare e apprezzare la ricchezza di modi di vivere diversi dal proprio». L’autrice, pedagogista e formatrice, affida al gioco il compito di collante fra passato e presente, avvicinando emotivamente generazioni diverse, ma non solo: se i giochi dal mondo mettessero in continuità culture e persone geograficamente distanti?
Giocare il gioco dell’altro
Il patrimonio di giochi dal mondo diventa quindi un prezioso vademecum anche per decostruire i pregiudizi sull’altro. Porre l’accento sulle somiglianze fra i giochi nati e sviluppati in culture diverse fa emergere chiaramente le radici e la natura comune dell’uomo, al di là delle differenze di economie e società. Quella del gioco diventa quindi una delle dimensioni educative principali per la formazione al rispetto e alla valorizzazione delle diversità: giocando il gioco dell’altro si impara ad apprezzare non solo il gioco in sé, ma anche la cultura che lo ha prodotto, sradicando pregiudizi e decostruendo gli stereotipi. Attraverso l’attività ludica si apprezzano le similitudini con gli altri, ma anche le positive diversità che hanno costruito le culture.
Il volume è dedicato a operatori dell’educazione e della formazione ed è strutturato in modo semplice e intuitivo: una prima parte di introduzione, una seconda parte di percorsi e suggerimenti didattici e una terza parte, la più corposa, con l’elenco e la descrizione di un centinaio di giochi provenienti da 33 Paesi del mondo. A concludere una corposa bibliografia di approfondimento. Un vero manuale, ormai alla sua terza edizione, per un’educazione interculturale consapevole e strategica, in un mondo in continua evoluzione e migrazioni che mutano, continuamente e da sempre, gli equilibri dell’umanità.
L’autrice
Paola Maniotti è pedagogista ed è stata insegnante nella scuola primaria sino al 2012, anno in cui è diventata dirigente scolastica. Ha lavorato in ambito interculturale e nella didattica per studenti di origine straniera. Formatrice per educatori e insegnanti, ha pubblicato alcuni manuali per l’apprendimento in Italiano L2.