Fabio Turchi: “Sono pronto per riportare in alto la boxe in Italia”
Venerdì 30 novembre, al teatro Obihall di Firenze, Fabio Turchi difenderà il titolo internazionale silver dei pesi massimi leggeri WBC contro Tony Conquest nel nella riunione inaugurale dello storico accordo tra l’Opi Since 82 di Salvatore Cherchi, la Matchroom Boxing Italy di Eddie Hearn e DAZN, il servizio internazionale di streaming in diretta e on demand interamente dedicato allo sport. In un’intervista pubblicata il 31 ottobre scorso dal quotidiano La Gazzetta dello Sport e dalla sua versione online Gazzetta.it Eddie Hearn aveva dichiarato: “Fabio Turchi è l’emblema del nostro progetto. Un ragazzo forte con le potenzialità tecniche e mediatiche per diventare un protagonista, l’atleta giusto da accompagnare nella crescita per portarlo fino al titolo mondiale: ne possiede le qualità”. Parole che indicano quanto sia grande la stima di cui gode Fabio Turchi a livello internazionale e che hanno fatto molto piacere a Fabio, come spiega lui stesso: “Sono onorato del giudizio di Eddie Hearn, ma non mi monto la testa. Anzi, tengo i piedi ben saldi a terra. Sono pronto a fare la mia parte per rilanciare la boxe in Italia. Il primo passo è battere Tony Conquest. Mi sto allenando da un mese e mezzo per affrontarlo, ho visto i video dei suoi combattimenti e so che ha delle braccia lunghe e le sfrutta bene. Inoltre, la scuola inglese ha sempre prodotto pugili di alto livello tecnico, difficili da inquadrare. Tutto questo non mi preoccupa. L’allenamento procede meglio del previsto. Mi sono trasferito da Firenze ad Arezzo perché la mia compagna abita lì e quindi ho dovuto trovare una palestra in cui allenarmi. Ho provato quella di Lenny Bottai e con lui ho stabilito un ottimo rapporto a livello umano. Lo stimavo come pugile, ma non potevo sapere se avremmo avuto un buon feeling personale. Invece, con lui mi trovo benissimo. Mi alleno due volte al giorno, la mattina faccio preparazione atletica mentre il pomeriggio mi dedico alla preparazione pugilistica. Christian Cherchi mi ha trovato un ottimo sparring partner: l’imbattuto peso mediomassimo serbo Marko Nikolic (21-0). Come nutrizionista mi segue il Dott. Carmine Orlandi, che conosco dai tempi della nazionale FPI. Insomma, ho una bella squadra alle spalle. Ringrazio i miei sponsor che mi hanno permesso fin dal debutto professionistico di dedicarmi solo al pugilato. Per questo, mi sento un pugile professionista al 100%”.
Nato a Firenze il 24 luglio 1993, alto 188 centimetri, mancino, professionista dall’ottobre 2015, Fabio Turchi ha vinto 15 incontri consecutivi, 11 prima del limite. Il 23 dicembre 2016, a Scandicci, è diventato campione d’Italia dei pesi massimi leggeri demolendo in sei riprese Maurizio Lovaglio. Da un anno è campione internazionale silver WBC, cintura che gli ha consentito di essere classificato numero 25 al mondo dal World Boxing Council e che difenderà per la seconda volta contro Tony Conquest. Il padre di Fabio, Leonardo Turchi è stato pugile professionista dal 1998 al 2007 con un record composto da 19 vittorie, 4 sconfitte e 3 pareggi. Nel 2002-2003 è stato campione d’Italia dei pesi mediomassimi. “Mio padre mi ha trasmesso la passione per la boxe – spiega Fabio – e mi ha parlato talmente tanto del suo amico Giacobbe Fragomeni da farlo diventare il mio idolo. Come Giacobbe, voglio diventare campione del mondo dei pesi massimi leggeri. La strada è ancora lunga, ma con la famiglia Cherchi al mio fianco conto di centrare il traguardo.”
Anche il 34enne Tony Conquest vuole arrivare in alto. Professionista dal settembre 2009, ha combattuto sempre in patria diventando campione del British Commonwealth dei pesi massimi leggeri. Il suo record comprende 18 vittorie (6 prima del limite) e 2 sconfitte, ma non perde dal 2014 quando venne battuto per ko al quinto round da Ovill McKenzie per la cintura del Commonwealth (Conquest era alla prima difesa).
Al teatro Obihall Fabio Turchi potrà contare sul tifo del pubblico e questo gli fornisce una motivazione in più: “Combattere nella mia città, di fronte ai miei tifosi è una grande emozione. Nelle tre precedenti occasioni, i fiorentini mi hanno sostenuto affollando gli impianti in cui ho combattuto. Sono legatissimo alla mia città. Lo scorso 24 giugno, sono stato nominato Magnifico Messere della finale del calcio storico fiorentino e questo è stato un grandissimo onore per me. Mio padre e mio nonno hanno giocato a calcio storico ed io l’ho sempre seguito. In quell’occasione, la Leggiadra Madonna era la campionessa di kickboxing Gloria Peritore.”
Ufficio Stampa