Continua con CasaSirio la rubrica che racconta storie di pallone e di chi ci corre dietro
“20 giugno 1976: un baffone sconosciuto ai più sta sistemando il pallone sul dischetto di un’area di rigore del mitico Marakana di Belgrado. Sulle spalle porta il numero 7; davanti lo stemma della Cecoslovacchia. Il suo nome è Antonín Panenka e – anche se ancora non lo sa – sta per entrare nella Storia”.
Rigori, Cortina di ferro, Europei, Germania, Davide contro Golia, cioccolata e un segreto che in Occidente non conosce nessuno: questi gli ingredienti del secondo appuntamento con Preso a calci, la rubrica video di CasaSirio che ogni tre settimane mette d’accordo chi in uno stadio non ci ha mai messo piede, chi per la propria squadra del cuore ha una venerazione, chi ama le storie.

Il calcio non è solo uno sport. È Storia, quella con la S maiuscola. Ma può essere anche un racconto davanti a una birra, un evento a cui legare quel ricordo magnifico o terribile, di uomini con alle spalle storie incredibili. È proprio di queste storie che tratta la rubrica, dal Trinche Carlovich al militante Alfonsinho fino ad arrivare alla “Crazy Gang” del Wimbledon, la squadra più cattiva mai arrivata a vincere un trofeo (e che trofeo, la FA Cup).

Alcune più note e altre mai sentite, le vicende legate al mondo del pallone e agli uomini che ne sono stati protagonisti si intrecciano all’interno della rubrica, raccontate dalla voce narrante del direttore editoriale di CasaSirio Martino Ferrario e dirette dal regista e documentarista Claudio Metallo, entrambi appassionati dello sport più popolare in Italia, ma soprattutto di storie.

Crediti Preso a calci:
a cura di CasaSirio Editore voce narrante Martino Ferrario regia di Claudio Metallo grafiche di Chiara Mazzotta riprese di Christian Filippi musiche dei Domovoi

Ufficio Stampa