A Igualada, in Spagna, si è svolta la “Sparta Cup Kids”, prestigioso trofeo Internazionale giovanile, a scadenza annuale.
Il trofeo, che vede impegnate tutte le categorie giovanili di Hockey In Line, da Under 10, a Under 18, ha visto ben 44 squadre partecipanti, provenienti da tutta Europa e oltre, che hanno disputato 134 partite. In rappresentanza dell’Italia, l’Edera Trieste, che per l’occasione, si è rinforzata con alcuni giocatori provenienti da altre Società Italiane, tra cui Edoardo Pratesi, cresciuto e militante in Under 18 nei Flying Donkeys Empoli.
La squadra di Trieste, si è conquistata la prestigiosa finale (evento clou del torneo), contro i Midland Mooseheads (UK), con una vittoria dopo l’altra:
Vittoria per 4 a 1 contro i Sora Black Halcones, 5 a 0 contro i Mooseheads, 3 a 2 ai rigori contro gli Spartans.
Quarti di finale vinti per 5 a 1 contro i Namibian Sidewinders, e 3 a 1 contro i favoritissimi Snipers.
In finale, nuovo incontro contro gli inglesi del Midland Mooseheads, già battuti nelle eliminatorie per 5 a 0, ma si sa, una finale è un’altra cosa.
Ultima vittoria, per 2 a 1, con doppietta di Alessandreo Rossi, e altrettanti assist di Axel Cocozza, conquistando così la prestigiosa medaglia d’oro della massima categoria giovanile della Coppa.
Ma diamo voce al nostro Edoardo Pratesi:
– “Raccontaci di questa bella esperienza con il Trieste”
– “Mi si è presentata questa opportunità di giocare una coppa internazionale, grazie all’Edera Trieste, e alla Società Empoli, che mi ha dato il permesso di poter giocare all’estero con i colori Triestini.
Siamo arrivati a Iguanada, in Spagna, dove abbiamo alloggiato in una casa-vacanza tutti insieme, e subito si è creato feeling fra i giocatori, insomma, un vero gruppo, anche se ci conoscevamo solo come avversari nel Campionato Italiano Under 18 Elite.
Abbiamo iniziato bene il torneo, battendo una squadra Finlandese, e una Inglese. Poi, in semifinale, abbiamo battuto una squadra Spagnola ai rigori, e ci siamo guadagnati la finale, contro i britannici, che avevamo già battuto nelle fasi eliminatorie-
La finale però era un’altra cosa, e la partita è stata molto combattuta.
Alla fine abbiamo prevalso per 2 a 1.
-”In che ruolo hai giocato, e il gioco del Trieste era simile al nostro?
-” Il mio ruolo era un po atipico, rispetto a Empoli. Nei Flying Donkeys gioco attaccante puro, ma nel Trieste dovevo partire in attacco, ma poi rientrare, senza affondare.
Anche se non ho potuto esprimermi al massimo, l’esperienza è stata più che positiva, e tornare in Italia con la medaglia d’oro al collo è una grande soddisfazione.”
-”Quindi, ripeteresti questo tipo di esperienza?”
-”Certo, è stata positiva da tutti i punti di vista”.
-”Magari se fosse possibile ripeterla con i Flying Donkeys, sarebbe ancora più bello”.
Ufficio Stampa