Prima dell’incontro Avellino-Foggia, nelle mani del presidente del club biancoverde, prof. Walter Taccone, è stato consegnato il “PLAY SURE DOPING FREE”, prima certificazione al mondo per la gestione delle attività di prevenzione contro l’utilizzo di sostanze dopanti da parte dei propri atleti, impegnati in eventi sportivi.
La certificazione viene rilasciata dalla DOPING FREE S.A., attraverso l’Associazione Italiana NO DOPING LIFE che ha sede a Milano in Viale Gran Sasso 11 (www.nodopinglife.it), costituita da un comitato scientifico di estremo prestigio, basti citare il Prof. Giuseppe Capua, presidente della commissione Anti Doping del Ministero della Salute, intervenuto all’evento, il Prof. Enrico Castellacci, presidente dell’Associazione dei Medici Italiani del Calcio, il Prof. Alberto Martina, esimio docente di Nutraceutica presso l’Università di Pavia.
Alla cerimonia di consegna del certificato, svoltasi a bordocampo, hanno preso parte, insieme con il presidente Taccone e il responsabile dell’area medica del club, dott. Vincenzo Rosciano, la dottoressa Loredana Brescia, Coordinatrice Nazionale No Doping Life e Doping Free S.A., l’ingegnere Roberto Passariello, Project Manager dello Schema di Certificazione “Play Sure Doping Free” per conto di Bureau Veritas Italia Spa e il prof. Giuseppe Capua, Presidente della Commissione Anti Doping Ministero della Salute e Rappresentante Comitato Scientifico No Doping Life.
“E’ un momento importante per il calcio e per tutto lo sport. La certificazione rilasciata all’U.S. Avellino rappresenta, infatti, crescita e maturazione di una sensibilità che va oltre gli obblighi istituzionali legati ai controlli anti doping che vengono regolarmente effettuati – ha spiegato il prof. Giuseppe Capua, – .La mia lunga esperienza nell’anti doping m’ insegna che le regole da rispettare sono note e che i controlli esistono da tempo, ma la crescita sta proprio nell’affrontare l’educazione degli atleti attraverso una organizzazione che tiene sotto controllo i propri processi e mira a creare un sistema di formazione e prevenzione direttamente all’interno dell’organico. Ritengo che il lavoro svolto dall’Associazione No Doping Life (associazione senza fine di lucro), vada proprio in questa direzione, promuovendo la certificazione come strumento per andare incontro alle esigenze di tutti: atleti, medici sportivi, società ed istituzioni. Il Comitato Scientifico svolge un lavoro che prende spunto da quelle che sono le direttive della WADA e dei nostri Organi Istituzionali”.
Esprime soddisfazione il presidente dell’U.S. Avellino, prof. Walter Taccone, per la certificazione ottenuta.
“E’ un impegno preso per la salute degli atleti e per un sentimento di lealtà sportiva, il che implica sacrificio, maturità e professionalità. Siamo fieri di rappresentare un esempio mondiale di società sportiva professionistica in grado di mettere in piedi, nel rispetto dei requisiti di un rigido disciplinare, un modello organizzativo atto a prevenire, gestire ed educare i propri atleti ad evitare l’uso di sostanze dopanti. E’ un modello complementare ai controlli previsti istituzionalmente ed al modello imposto dal D.Lgs del 2001 n°231 per la responsabilità oggettiva. La presenza anche del Presidente della Commissione Anti Doping del Ministero della Salute, nonché rappresentante del comitato scientifico, Giuseppe Capua, è un segnale importante anche da parte delle istituzioni ed evidenzia l’importanza della scelta da parte dell’U.S. Avellino, sottolineo una certificazione volontaria, in cui ho creduto sin dal primo momento e ottenuta con un lavoro d’equipe in stretta collaborazione con lo staff medico della società”.
La dottoressa Loredana Brescia, Coordinatrice Nazionale No Doping Life e Doping Free S.A., ha sottolineato come l’obiettivo principale sia “Diffondere la cultura del No Doping attraverso questo nuovo grande strumento innovativo quale appunto la certificazione PLAY SURE DOPING FREE.
La nostra forza è anche quella di aver creato un gruppo di lavoro qualificato dal punto di vista scientifico nell’ambito della lotta al doping, composto da professionalità prestigiose ciascuno nell’ambito delle proprie competenze come quella del Prof. Martina, esperto e docente universitario di nutraceutica, del Prof. Castellacci (medico della nazionale di calcio), il Prof. Arrigo Cicero, base solida, di spessore della piramide che stiamo costruendo. Ci auguriamo che l’Avellino possa costituire l’esempio per altre organizzazioni sportive. Desidero complimentarmi con il Presidente Walter Taccone che ha mostrato da subito grande interesse e sensibilità all’argomento così come tutto il suo staff medico per aver compreso l’importanza di creare un modello organizzativo interno atto a ridurre fortemente il rischio che i propri atleti abbiano a che fare inconsapevolmente con sostanze proibite”.
Infine, l’intervento dell’ ing. Roberto Passariello, Project Manager dello Schema di Certificazione “Play Sure Doping Free” per conto di Bureau Veritas Italia Spa: “Bureau Veritas è leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione. Il nostro lavoro è quello di verificare in campo, attraverso interviste, registrazioni e documentazioni che i rigidi requisiti del disciplinare Play Sure Doping Free vengano rispettati dagli addetti ai lavori della società. Le modalità di conduzione delle verifiche rispettano ovviamente i criteri delle norme internazionali. Al termine della fase di audit, inviamo la documentazione di audit ad uno o più membri del comitato scientifico dell’Associazione No Doping Life che può richiederci eventuali delucidazioni e chiarimenti in merito a quanto verificato ed all’esito riportato. Siamo molto lieti di affiancare l’Associazione No Doping in questo importante lavoro e auspichiamo che l’esempio dell’Avellino sia presto seguito da altre squadre”.
UFFICIO STAMPA