….. MA ABBIAMO ANCORA ENERGIE DA SPENDERE”
Per Alessandro Ramagli e la sua truppa, nemmeno il tempo di godersi troppo il successo di Ancona contro Recanati. Di fronte la Virtus Segafredo trova subito un altro impegno, questa volta infrasettimanale. E contro una squadra che, proprio come lei, arriva da cinque vittorie consecutive.
“Trieste è una squadra che salta e corre come nessun’altra in questo campionato: due americani come Green e Parks che giocano in quel modo sotto il ferro non li ha nessuno. Cavalcare queste caratteristiche favorendole con un centro come Da Ros ha fatto loro prendere il volo. Hanno inanellato cinque vittorie consecutive, alcune molto altisonanti. A questo bisogna aggiungere i vantaggi di una società tranquilla, di uno sponsor entrato nella società stessa, tante certezze, e questo ha portato tra l’altro ad un rinforzo come Cittadini. Hanno un roster molto profondo, sono una squadra pericolosa, sfacciata nel senso giusto, garibaldina. Per essere competitivi dovremo essere capaci di pareggiare la grande energia che mettono in campo”.
Sarà necessario, insomma, essere in buona condizione, e su questo aspetto le sensazioni del timoniere sono buone.

“Abbiamo giocato tre partite in una settimana, poi è arrivata una settimana “corta” in cui i nostri giovani erano impegnati nei raduni con la Nazionale Under 18, e ora stiamo vivendo un’altra serie dura e impegnativa. Questo è il dato di fatto. Ma la mia sensazione è che noi abbiamo ancora birra in corpo per affrontare i prossimi due impegni, che si possano trovare altre energie. Per me non è stata la benzina in riserva a farci rischiare contro Recanati, probabilmente il calo è stato figlio del fatto di averla creduta vinta troppo presto”.

Dopo le gare contro Trieste e Forlì, un lungo periodo senza partite di campionato, che potrebbe servire a stendere i primi bilanci.

“Queste due sfide chiudono un momento molto intenso, tra partite, raduni, altre partite. Ma poi arriverà il raduno per l’Europeo Under 18, quindi lo stesso Europeo, e questo significa che dal 12 al 23 dicembre potremmo avere da uno a quattro giocatori indisponibili, e io credo che non sarà uno soltanto. Dunque non so dire quando finirà il nostro periodo di grande attenzione sui carichi di lavoro, perché seguiranno altre gare molto ravvicinate. Prenderemo il polso della nostra situazione strada facendo. Si possono fare amichevoli, si possono dosare i carichi di lavoro, ma servirà tenere le antenne dritte. Sarà un bel test, per chi va sul campo e per chi deve gestire il gruppo. Poi magari ne usciremo bene, ne usciremo male, dipende da come lavoreremo. Di sicuro non ho la sensazione che domenica prossima si chiuda un ciclo: navigheremo a vista ancora per molto tempo, e servirà tenere gli occhi bene aperti per non sbattere contro gli iceberg”.

A cinque partite dalla fine del girone d’andata, con otto vittorie su dieci partite, la Virtus Segafredo potrebbe anche iniziare a pensare ad un posto nel gran finale di Coppa Italia. Ramagli, però, frena gli entusiasmi.

“L’avete detto, mancano ancora cinque partite e la classifica è veramente compressa, si deciderà tutto alla fine. In una società, un obiettivo viene dato a inizio stagione, e da noi la Coppa Italia non è stato tra quelli prefissati. Però durante l’anno è intelligente cambiarli, gli obiettivi. E se possiamo competere per un posto nelle finali, sarebbe stupido non pensarci. Quello che conta è il processo di crescita, più che la posizione in classifica, perché da questo capirò quali sono i veri obiettivi che potremo cercare nel girone di ritorno”.

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Virtus Pallacanestro Bologna