Al termine di una gara molto combattuta dal primo all’ultimo giro, il diciannovenne pilota italiano Pecco Bagnaia consegna a Mahindra il primo successo nel Motomondiale.

Su un leggendario palcoscenico del motociclismo mondiale come il circuito olandese di Assen, Mahindra ha conquistato la sua prima vittoria in Moto3 ed è diventata al tempo stesso il primo costruttore indiano a vincere una gara del Motomondiale.

Alla vittoria ha contribuito in maniera determinante il 19enne pilota italiano Francesco “Pecco” Bagnaia che, per tutta la durata di una delle gare più incerte ed appassionati della classe più competitiva del Motomondiale 2016, ha lottato centimetro su centimetro all’interno di un agguerrito gruppo di concorrenti che ad un certo punto è arrivato a contare fino a 14 piloti. Al termine dei 22 giri di una gara estremamente combattuta i primi tre concorrenti hanno tagliato il traguardo al fotofinish racchiusi nello spazio di soli 4/100 di secondo ed i primi sei di appena 2/10.

Qualificatosi con il decimo tempo in prova e partito dalla quarta fila dello schieramento, Bagnaia – che nelle prime gare della stagione 2016 era già entrato tre volte tra i primi tre – ha portato la bianca Mahindra MGP30 del team Aspar sul gradino più alto del podio del circuito di Assen. Questa prima vittoria è un’ulteriore dimostrazione dei progressi fin qui compiuti da Mahindra Racing e la ricompensa per il lavoro instancabile di tutta la squadra. Con questo successo Bagnaia sale al quarto posto della classifica provvisoria del Motomondiale, staccato di soli 4 punti dal terzo classificato.

Il gruppo industriale indiano Mahindra, che vanta una sempre più importanza presenza anche in campo automobilistico, ha debuttato nel Motomondiale nella stagione 2011 rilevando una squadra impegnata nell’ultimo anno della classe 125 cc a 2 tempi. Nel 2012, con l’introduzione della Moto3 che prevede l’impiego di moto a quattro tempi di 250 cc, Mahindra è diventata un vero e proprio costruttore e l’anno seguente ha lanciato la nuova MGP30 che è diventata una rapidamente una delle moto di riferimento della categoria.

“Gli indiani stanno arrivando” disse nel 2010 Anand Mahindra, presidente dell’omonimo gruppo industriale, presentando il programma, ed oggi, vedendo avverarsi la sua previsione sul più classico circuito del calendario del Motomonciale, ha commentato così l’evento sui social media: «Come faccio a spiegare le mie emozioni? Mi spiace davvero non riuscirci, ma sono commosso fino alle lacrime. Siamo arrivati al successo a dispetto di tanti ostacoli e scetticismo».

Jorge Martin, l’altro pilota della squadra Aspar Mahindra, non ha preso parte alla corsa di Assen a seguito alle lesioni alla mano subite nel precedente Gran Premio di Catalunya ed è stato sostituito dallo spagnolo Alberto Arenas.

«Quando ho visto la bandiera a scacchi, non credevo fosse vero» ha detto Pecco Bagnaia al termine della gara olandese. «All’interno della squadra, sapevamo tutti che questo fine settimana eravamo davvero forti e competitivi. Siamo stato veloci in ogni sessione di prova, fatta eccezione per le qualifiche dove era difficile fare un giro veloce. Nel primo giro di gara ho sorpassato quattro-cinque piloti e da allora ho sempre cercato di stare davanti perché la pioggia sarebbe potuta arrivare in qualsiasi momento. Nelle ultime due curve ho pensato che fosse impossibile vincere. ma alla fine ci sono riuscito ed è stato incredibile per me e per Mahindra. La nuova MGP30 andava veramente forte nel mezzo delle curve ed in frenata, ma anche in rettilineo la nostra velocità di punta non era male e quindi era facile colmare il divario con qualsiasi moto fosse davanti. Ringrazio Mahindra per avermi affidato questa moto».

«Congratulazioni di cuore a tutti: alla squadra, ai tecnici ed in particolare a Pecco per aver regalato a Mahindra la prima vittoria nel Motomondiale» dice Mufaddal Choonia, CEO di Mahindra Racing. «Abbiamo lottato duramente per raggiungere questo risultato ed a volte abbiamo anche pensato di lasciare perdere. Adesso però il fatto di aver rotto l’incantesimo ci dà una maggiore spinta verso ulteriori futuri successi. Questo risultato è il frutto di molto duro lavoro da parte di tutte le persone coinvolte nel programma. Sono felice per tutti i componenti di Mahindra Racing. Penso che adesso tutti noi meritiamo di festeggiare, ma poi dobbiamo rimetterci al lavoro per continuare a progredire».

Ufficio Stampa