Giornata sotto la Mole per il presidente federale Franco Sciannimanico, che, accompagnato dal vicepresidente Renato Di Napoli, è stato ospite ieri, nella sede di via Braccini, del presidente del Cus Torino Riccardo D’Elicio, alla presenza anche del direttore generale Andrea Ippolito. «Si tratta di una visita – spiega Sciannimanico – che avrei dovuto effettuare qualche anno fa e sono felice di avere colmato questa lacuna. Abbiamo avuto colloqui molto proficui e sono certo che questo incontro porterà a intese molto importanti, utili al Cus Torino e alla FITeT, per il bene del suo movimento in generale. L’intenzione è di fare di Torino, grazie al Cus, una sorta di città laboratorio, con una progettualità che coinvolga le scuole, i giovani e le realtà universitarie e che possa essere di riferimento e di traino per tutti i Cus d’Italia. Una collaborazione è già partita fra la Federazione, il Cus Torino e il Cip, e stiamo studiando, con il presidente Luca Pancalli, un progetto assolutamente innovativo, che porterà all’inserimento per la prima volta di un atleta paralimpico come il cussino Lorenzo Cordua all’interno del Centro Federale di Formia, dove si allenerà con i suoi coetanei normodotati della Nazionale giovanile».
Per il presidente D’Elicio «il Cus Torino negli ultimi sei anni ha creato in città un’eccellenza pongistica. Il settantennio di storia cussina passa attraverso il tennistavolo, con grandi dirigenti come Urru, i campionati interfacoltà organizzati nei corridoi del Politecnico e con docenti universitari come il professor Ceghele, che ha vinto un titolo interfacoltà battendo gli studenti. A livello assoluto ci siamo aggiudicati due scudetti dal 2011 a oggi. Siamo contenti di questa prima visita del presidente federale alla nostra polisportiva, che vede il tennistavolo oggetto d’iniziative nelle scuole. Grazie al movimento abbiamo anche ricostruito la struttura societaria attorno allo sponsor Frandent Group e a nuove figure dirigenziali come Francesca Iebole e Alberto Tavani, fermo restando il nostro guru Adriano Muzio, che ha dedicato tutta la sua vita a questo sport. Nella nostra testa c’è l’idea, nonostante le difficoltà che abbiamo avuto e la retrocessione in A2, per motivi non solo sportivi, di ripartire con rinnovato slancio. Vorremmo dare grande importanza all’attività universitaria, ricreando un campionato interfacoltà vecchio stile, e dedicheremo la massima attenzione al progetto paralimpico, del quale Cordua diventerà l’alfiere e il testimonial».
Dopo l’incontro in via Bracccini, Sciannimanico e D’Elicio hanno salutato il movimento pongistico del Cus nel quartier generale dell’attività, situato all’interno dell’Istituto Sociale di corso Siracusa 10 (nella foto di Mario Sofia), e si sono poi recati nell’altro impianto di riferimento del club universitario in via Panetti.
UFFICIO STAMPA