Considerato tra le promesse del volley brasiliano, proviene dal Sesi
Brasile con vista Italia, anzi Molfetta. Perché dopo Joao Rafael, l’Exprivia si fa ancor più carioca con Thiago Pontes Veloso. In una parola, Thiaguinho. Palleggiatore, piccolo e magico, tecnico e con una rara visione di gioco, è considerato tra le promesse del volley brasiliano. Arriva dal Sesi, squadra tra le più quotate in Brasile, con cui è arrivato in semifinale nell’ultima Superliga, giocando da protagonista.
Classe ’93, alto 1,85, Thiaguinho fa parte della nidiata di talenti che ha conquistato il Mondiale under 23 nel 2013. È amico fraterno di Joao Rafael, con cui ha fatto la trafila delle Nazionali giovanili, condividendone risultati, soddisfazioni e prospettive. Ora arriva a Molfetta, che dal canto suo si assicura un talento che faceva gola a tanti. Mani abili e pensiero veloce. Quelli alla Thiaguinho hanno tutto per conquistare il PalaPoli.
È così desideroso, il “folletto brasiliano”, di sbarcare a Molfetta, che già in queste settimane sta costruendo un pezzetto di futuro. Per esempio, quando gli viene chiesto di scrivere una prima frase in italiano, non si tira per nulla indietro. “Sono molto felice di far parte di questa squadra – dice – e sono certo che sarà un’ottima stagione”. Per poi partire con l’inno capace di scaldare il cuore della gente. “Alè Molfetta alè…” – dice – e serve l’assist perfetto ai tifosi.
Oltre al campionato del mondo under 23, sono tanti i risultati che Thiaguinho porta nel cuore. A partire dalla medaglia d’argento ai Giochi Panamericani del 2015 per arrivare al secondo posto ai Mondiali Under 21 nel 2013 e alla vittoria nella Panamerican Cup del 2011, in cui peraltro fu nominato miglior palleggiatore. A livello di club spiccano i due secondi posti in Superliga e le due vittorie nel campionato paulista con il Sesi, compagine con cui ha militato, oltre che nella passata stagione, sin dal 2011.
Ora per lui si apre una nuova pagina di vita. “Questa sarà la mia prima stagione all’estero – spiega – e andrò incontro a una lingua diversa, a una cultura diversa, giocherò in uno dei più competitivi campionati al mondo. Per me sarà una grande sfida. Ecco perché sono così motivato e non vedo l’ora di iniziare”.
Thiago, che dichiara di aver per modelli Sergio Escada e Murilo Endres, racconta i motivi che l’hanno condotto a scegliere Exprivia. “Non nego che la presenza di Joao Rafael, mio grande amico che mi ha parlato tantissimo e bene di Molfetta, mi abbia aiutato. Ma sono molti altri i fattori che mi hanno spinto a scegliere questa piazza. Conosco molto bene la squadra e ho visto molte partite dell’ultimo campionato. Mi hanno stupito in modo incredibile i tifosi, capaci di sostenere come pochi la squadra. Non vedo l’ora di incontrarli e di mettere piede nel PalaPoli”.
Thiaguinho sembra avere le idee chiare, insomma. Per lui può essere una stagione chiave e guarda con fiducia all’annata che lo aspetta. È pronto a regalare fantasia, imprevedibilità, qualità al gioco dell’Exprivia. Ma con la mentalità giusta e lo spirito del ragazzo con la testa sulle spalle.
“Sono una persona molto semplice, alla mano – conclude, parlando di sé – mi piace lavorare e faccio sempre del mio meglio per aiutare i miei compagni di squadra”. Il talento, a disposizione del gruppo. Parole e musica per le orecchie di Di Pinto.
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