Il D.G. Crippa: “Risultato straordinario”
Se nel calcio – come nello sport in generale – la cosa più difficile è confermarsi, beh, in casa Renate allora sanno bene come si fa. Dal 2010/2011, il club nerazzurro non ha sbagliato un colpo. Sei stagioni consecutive in Lega Pro, altrettante salvezze, sempre senza l’ausilio dell’appendice playout. Mai come in questo campionato però, la più piccola realtà della ex Serie C ha stupito tutti, con un girone di ritorno da favola. Ventotto punti in diciassette partite, trentaquattro se consideriamo le ultime due del girone d’andata, quando sulla panchina delle “pantere” si accomoda Giovanni Colella. Tra i più soddisfatti, ovviamente il Direttore Generale Massimo Crippa. Direttore, ancora una volta obiettivo raggiunto, con tanto di 11° posto finale. Fino a qualche mese fa pareva utopia…
“Io avevo già delle certezze ad inizio preparazione. Ero convinto che questo era un gruppo che avrebbe potuto centrare direttamente la salvezza, ed è quello che si è verificato. Bisogna fare i complimenti a tutti, perché è stata una stagione travagliata, caratterizzata da infortuni a giocatori importanti (Napoli, Valagussa, Iovine e Romanò tra gli altri) e da un cambio alla guida tecnica che la società ha ritenuto indispensabile. Bravo tutto il gruppo a fare quadrato e a compiere un girone di ritorno che ha dell’incredibile. Solo Cittadella, Pordenone e forse Bassano hanno fatto più punti di noi nella seconda parte di stagione. Quindi a loro va il mio ringraziamento, che estendo però a tutti i componenti di questa società. Dal Presidente ai magazzinieri. Ognuno di noi ha messo qualcosa di positivo, ha fatto sì che la situazione migliorasse con il passare delle settimane. Mi piacerebbe anche spendere una parola per un giocatore in particolare, e si tratta di Mattia Buongiorno, che arrivato da noi a gennaio, pur non avendo fatto nemmeno 1’ in campo, ha dato un contributo fondamentale ogni singolo giorno. Sono persone come lui che fanno la fortuna di ogni spogliatoio”.
Come non citare Giovanni Colella, uno dei grandi artefici della salvezza nerazzurra …
“Il mister ha fatto qualcosa di straordinario. Ha guidato la squadra ad un ritorno fantastico, si è calato nel migliore dei modi nell’ambiente Renate. Come lui anche lo staff che lo circonda. Senza il lavoro di tutti, non saremmo qui a parlare di un altro obiettivo raggiunto. Mi riferisco per esempio al preparatore atletico Giovanni Asnaghi (già al Como con Colella, ndr), senza scordare l’eccellente operato dello staff medico, che ha recuperato giocatori da infortuni pesanti. Penso agli strappi muscolare di Napoli e Valagussa, al brutto problema al ginocchio di Iovine, rientrato addirittura prima del previsto. Ripeto, tutti hanno dato un apporto importante”.
Si può parlare della più bella impresa degli ultimi anni, benché l’obiettivo da raggiungere sia sempre lo stesso?
“Se ripenso a tutte le sei stagioni, comprese le quattro in Seconda Divisione, non ho il minimo dubbio a dire di sì. Nei primi anni tra i Pro abbiamo sempre stazionato nelle parti alte della classifica, arrivando addirittura al secondo posto nel 2013/2014. Anche nello scorso campionato abbiamo fatto bene, soffrendo però nelle ultime settimane, quando la salvezza sembrava già acquisita. Per come si erano invece messe le cose quest anno (9 punti nelle prime 15 giornate, ndr), essere arrivati undicesimi penso che debba rendere fiero ognuno di noi”.
Da dove ripartirà il Renate…?
“Ora ci prendiamo qualche giorno di meritato riposo, poi subito al lavoro per sistemare tutti i vari aspetti organizzativi. Io penso che si parta da una buonissima base, con la ferma volontà di prolungare il rapporto con mister Colella, con cui abbiamo un’opzione di rinnovo. Valuteremo poi le situazioni dei giocatori in scadenza. Siamo però convinti di avere una base solida da cui ripartire, con giocatori che hanno ampiamente dimostrato di essere all’altezza della categoria. Sappiamo che ci aspetterà un altro campionato di assoluta difficoltà, ma non ci faremo cogliere impreparati”.
In tanti, ogni anno, danno il Renate spacciato sulla carta. La realtà però è diametralmente opposta. Qual è il segreto del club nerazzurro?
“Prima di tutto l’ambiente è sempre tranquillo, ed è gestito da persone serie, che sanno fare il proprio lavoro. I presidenti sono i primi tifosi, ma allo stesso tempo vogliono che tutto sia fatto in un modo pulito ed impeccabile. Amano questa società che hanno creato ormai da più di 20 anni, ed io e chi mi affianca in questa avventura ci adoperiamo affinchè le loro direttive vengano rispettate. La società è sempre presente, a nessuno che lavora qui è mai mancato nulla, sotto tutti i punti di vista. Il segreto è proprio questo. Siamo un club piccolo, ma costituito da uomini veri…”.

Fabio Mariani, Addetto Stampa