A Jerez quasi un terzo di gara speso in frenata

Ai raggi X l’impegno dei sistemi frenanti della classe regina sul circuito di Jerez
Dal 22 al 24 aprile il Circuito de Jerez (Spagna) ospita il 4°appuntamento del Mondiale 2016 della MotoGP. Inaugurato nel 1985, nel 1987 ha ospitato il Moto Mondiale, diventando dopo un anno di alternanza con Jarama la sede permanente del GP Spagna.

Lungo 4,4 km, il circuito di Jerez vanta 13 curve (8 a destra, 5 a sinistra) ed una pendenza massima sul rettilineo principale del 5,1 per cento. Pur essendo una pista stretta (11-12 metri di larghezza) è molto amata dai piloti per i numerosi punti in cui effettuare sorpassi: le curve costituiscono infatti poco meno di un terzo della pista. Le ondulazioni dell’asfalto richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata.
Secondo i tecnici Brembo, il Circuito de Jerez rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, il massimo stagionale finora. Anche l’altra gara spagnola ad Aragon presenta lo stesso valore, così come i circuiti di Brno e Spielberg.

L’impegno dei freni durante il GP
La presenza di uno dei rettilinei d’arrivo più brevi del campionato (soli 600 metri) e di ben 12 frenate al giro fanno sì che i piloti impieghino in frenata circa il  31 % della durata complessiva della gara. Il Circuito de Jerez presenta diverse curve veloci (la 4, 7, la 11 e la 12) che si affrontano dando una pinzata contenuta ai freni. E proprio per la presenza di queste 4 curve che vantano decelerazioni comprese tra 0,7 e 0,9 g la decelerazione media del GP è di soli 1,08 g: senza queste 4 frenate il valore medio sarebbe di 1,24 g.

Le frenate più impegnative
Due delle 12 frenate del Circuito de Jerez sono classificate come altamente impegnative per i freni, 6 sono di media difficoltà e le 4 citate sopra sono di difficoltà contenuta. La staccata più complessa è alla curva Dry Sack, la curva 6 della pista: i piloti esercitano per più di 5 secondi un carico di 7,8 kg sulla leva del freno per scendere a 296 km/h a 65 km/h. Molto impegnativa anche la curva Expo 92, la prima dopo la partenza: i piloti perdono circa 200 km/h di velocità (da 283 a 86 km/h) in 225 metri, con una decelerazione di 1,5g.
Delle 6 frenate mediamente impegnative merita una citazione la curva Ducados, ultima prima del traguardo: le moto arrivano a 223 km/h e frenano 4 secondi per impostarla a 70 km/h.

Vittorie Brembo
I freni Brembo hanno vinto 25 delle 37 edizioni disputate del GP Spagna, incluse le ultime 22. Ben 16 volte a trionfare è stata la Honda ma la Yamaha ha vinto nel 2015 con Jorge Lorenzo. Valentino Rossi è invece il primatista di successi con 6 vittorie in 500-MotoGP ma l’ultima risale al 2009.

Ufficio Stampa