Si chiude un campionato e se ne apre un altro, concentrato e adrenalinico. La Lardini si è messa alle spalle le 26 gare della stagione regolare, che l’hanno vista vincere 18 volte (di cui 11 nel girone di ritorno), conquistare 49 punti e il quinto posto finale. Numeri destinati ad azzerarsi di fronte all’imprevedibilità dei playoff, specie di un primo turno senza “bella” ma con una semifinale in premio a chi saprà conquistare più set tra andata e ritorno. La Lardini ritroverà la Delta Informatica Trentino, affrontata non più tardi di una manciata di giorni fa: primo atto mercoledì sera (ore 20:30) al PalaBaldinelli di Osimo, seconda sfida al Sanbàpolis di Trento domenica alle ore 18:00. Al confronto con le trentine Filottrano arriva dopo aver chiuso in tre set la gara con la Entu Olbia. “Non abbiamo avuto un approccio positivo – sottolinea l’allenatore della Lardini, Andrea Pistola –, abbiamo fatto fatica in ricezione e siamo stati poco aggressivi. Poi abbiamo iniziato a giocare e la partita si è messa in discesa, anche perché di fronte avevamo una squadra con poco da chiedere ancora al campionato”. La testa corre già alla doppia sfida con la Delta Informatica. “Trento è imprevedibile e con Marchioron è tutta un’altra squadra. Con lei in campo sarà una partita ben diversa da quella giocata qualche giorno fa. L’inversione di campo? Prendo atto che giochiamo la prima in casa”. Contro la Entu Olbia il tecnico anconetano ha tenuto ferme sia Agrifoglio che Coneo. “Valutiamo giorno per giorno le loro condizioni e vediamo se saranno della partita”. Il problema alla caviglia dell’alzatrice aretina ha riproposto in cabina di regìa Claudia Stincone. “All’inizio ero un po’ preoccupata, se sono riuscita ad essere d’aiuto alla squadra sono contenta. Per noi quella con Olbia era una partita importante per mantenere un buon ritmo in vista di mercoledì”. Già, i playoff. “Trento è una bella squadra, con giocatrici di valore e che sfrutta molto bene le qualità delle centrali. Sono convinta che se giochiamo con la testa e con il cuore ce la possiamo fare”.
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