Impegno e costanza sono due vocaboli evidentemente d’attualità nella stagione di questa Lardini Filottrano, sui quali si fondano i risultati in campo, ma anche quelli extrasportivi. Come le lauree conseguite, a distanza di pochi giorni, da Chiara Fabbretti ed Elisa Rita. Impegno e costanza, appunto, per la team manager che ha conseguito la lode nel corso di laurea magistrale in “management delle attività motorie e sportive” dell’Università di Bologna, discutendo la tesi su “La professionalità nelle associazioni sportive dilettantistiche” con riferimento proprio all’attività della Polisportiva Filottrano Pallavolo. Impegno e costanza, appunto, per la centrale recanatese che si è laureata in Scienze Motorie all’Università di Urbino con una tesi su “pliometria applicata allo sport della pallavolo”, argomento che le calza alla perfezione, facendo dell’esplosività una sua grande qualità. “In effetti l’ho scelto apposta”, sorride la centrale della Lardini, 23 anni tra meno di un mese, che ha conseguito il dottorato con il punteggio di 89. “Avevo come obiettivo quello di laurearmi nei tempi e per me è come se avessi ottenuto il massimo dei voti. Anche perché non è stato facile conciliare lo studio con la pallavolo, specie negli ultimi due anni, perché la serie A è molto impegnativa. Mi piacerebbe adesso affrontare un percorso specialistico che mi consenta un domani di lavorare con persone anziane e disabili. Adesso, però, penso alla pallavolo”. Anche perché, si sa, gli esami non finiscono mai e da quelli universitari a quelli del campo il passo è breve. “Stiamo vivendo una stagione ottima che spero ci possa portare il più in là possibile. Prima però c’è da fare bene in questa parte finale di campionato, anche perché i playoff non sono ancora sicuri”. La Lardini prova a mettere sotto chiave gli spareggi già nel derby di domenica con la myCicero Pesaro. “Giochiamo in casa e per noi è importante, consapevoli di affrontare una squadra forte che difende tanto ed ha un gioco veloce e insidioso. Ma vogliamo fare bene perché ne abbiamo le possibilità e perché ci darebbe ulteriore sicurezza”. Non una partita qualunque, a maggior ragione per chi a Pesaro ha vissuto una stagione in B1, quella 2012/13. “E’ una gara che sento in maniera particolare – sottolinea Elisa Rita, alla quarta stagione a Filottrano –, a Pesaro sono stata benissimo perché la società è una grande famiglia, proprio come a Filottrano. Dal punto di vista sportivo non andò benissimo, ma per me che ero alla seconda esperienza in B1 fu una stagione importante per la mia crescita”. Come importante lo è anche questa, sebbene “ho avuto meno spazio rispetto all’anno scorso. Ma è comunque una soddisfazione riuscire a dare il mio apporto ogni qualvolta vengo chiamata in causa, riuscire a reggere il ritmo dell’A2”.
Ufficio Stampa