Tornano ad accendersi i riflettori su “Telethon Day”, per il secondo anno consecutivo in scena alla Unipol Arena. Per l’occasione, la sfida del campionato di Serie A Beko prescelta sarà ricca di storia. Si incontrano, infatti, le due società più blasonate della pallacanestro italiana, Virtus Bologna e Olimpia Milano.
“Griffate” rispettivamente Obiettivo Lavoro e EA7 Emporio Armani (la squadra milanese è reduce dalla conquista della Coppa Italia, alzata al cielo proprio domenica scorsa), le due squadre scenderanno sul parquet domenica 28 febbraio alle 20.30. Sarà la sfida numero 168 tra le due realtà sportive più titolate della nostra pallacanestro (26 scudetti nella storia dell’Olimpia, 15 nella bacheca della V nera), e andrà in scena, appunto, nel nome di Telethon: le due società si sono infatti trovate subito d’accordo nell’idea di sensibilizzare gli appassionati di pallacanestro sull’attività e sui progetti di Fondazione Telethon, l’ente che da 26 anni (è nato nel 1990) lavora nel campo della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. E lo fa in modo concreto e totale, seguendo la “filiera della ricerca”, ovvero raccogliendo fondi, finanziando progetti accuratamente selezionati, attivando la stessa ricerca in 432 laboratori italiani in oltre 60 città italiane.
Le due società, di comune accordo, effettueranno una donazione a Fondazione Telethon, e i due capitani, Abdul Gaddy e Alessandro Gentile, consegneranno le rispettive canotte firmate anche dai compagni di squadra, che saranno messe all’asta sul sito www.charitystars.it per raccogliere fondi per le iniziative dell’ente.
Virtus Pallacanestro ringrazia l’Olimpia Milano per aver aderito con entusiasmo a questa iniziativa.
L’evento è stato presentato oggi all’Atahotel Bologna, presenti Claudio Albertini, Ad di IGD, in rappresentanza di Fondazione Virtus, Daniele Fornaciari, consigliere delegato di Virtus Pallacanestro, il playmaker della prima squadra, Abdul Gaddy, e il general manager dell’EA7, Flavio Portaluppi. Con loro Marzia Pecce, Responsabile dell’area aziende di Fondazione Telethon, Alessandro Maestrali, coordinatore Telethon per Bologna e provincia, e Massimo Maccioni, Direttore Territoriale Corporate Nord Est di BNL, banca che in 24 anni di partnership con Telethon ha raccolto oltre 267 milioni di euro (11.119.000 solo nel 2015 a chiusura della Maratona Televisiva dello scorso dicembre), sostenendo la Fondazione Telethon nel finanziamento di oltre 2500 progetti con 1500 ricercatori coinvolti e più di 470 malattie genetiche studiate.
Un lavoro enorme che non accenna a fermarsi e richiede grande profusione di energie e una ferma volontà di proseguire sulla importantissima strada della ricerca.
“Telethon Day è un’iniziativa che ha funzionato, e anche bene”, ha commentato Claudio Albertini, “e per questo siamo felici di riproporla. Un anno fa ci ha portato anche fortuna, quest’anno è tutto più difficile ma noi contiamo di ripeterla anche il prossimo anno contro Milano, e ci siamo capiti… Fondazione Telethon è sensibile ai temi sociali, e noi ne sposiamo il fondamentale lavoro. Anche se le risorse per una società sportiva non bastano mai, e so bene che i tifosi vorrebbero di più. Noi ci impegniamo, ma anche nelle difficoltà cerchiamo di tenere a mente le necessità di chi ci sta intorno”.
“Siamo orgogliosi di questo impegno”, gli ha fatto eco Daniele Fornaciari, “Quelli di Fondazione Telethon sono stati venticinque anni straordinari, e attraverso il suo impegno ci ha insegnato che nella vita non bisogna mai arrendersi, cercando risposte anche ai problemi più difficili”.
“Abbiamo aderito senza indugio a questo evento”, ha spiegato Flavio Portaluppi, “perché queste sono le cose importanti della vita. Siamo insieme in questo impegno perché, come anche lo sport ci insegna, un gruppo unito, vincente, si fonda sulla capacità dei singoli di essere attenti, disponibili, coesi”.
“Sport e ricerca presentano molti punti in comune”, è il parere di Marzia Pecce. “C’è lo sforzo quotidiano, la volontà di provarci ogni giorno senza arrendersi mai e di ripartire anche dopo una sconfitta. Il gioco di squadra ci aiuta a raggiungere i nostri traguardi”.
“Anche BNL è da ventiquattro anni accanto a Telethon”, ha spiegato Massimo Maccioni, “con la precisa volontà di condividerne i progetti e gli sforzi per la ricerca, un cammino che non è mai concluso, perché raggiunto un traguardo si deve iniziare a lavorare per cercare di raggiungere quello successivo”.
“In tutto questo, è importante il grande lavoro dei volontari”, ha chiarito Alessandro Maestrali, “con la loro presenza quotidiana, fatta di sorrisi e voglia di esserci. Con momenti di raccolta, come accadrà anche domenica sera alla Unipol Arena, che significano anche unione, perché lo sport è un luogo ideale per l’incontro. Cito un grande virtussino, Ettore Messina, che ha sempre ricordato come sia necessario ripartire sempre, anche dopo un tiro sbagliato. Vale anche per noi, per il nostro lavoro nella ricerca e per le giornate in cui si sarebbe voluto fare e ottenere di più: c’è sempre un altro obiettivo da raggiungere, e non bisogna mai farsi prendere dallo sconforto”.
Marco Tarozzi
Resp. Comunicazione
Virtus Pallacanestro Bologna