“Puntiamo a vincere la classifica per scuderie” aveva annunciato il presidente della Milano Autostoriche Antonio di Martino prima del via. “Dopo aver conquistato l’assoluta lo scorso anno con Zanchi-Agnese, l’obiettivo è quello di bissare il successo di squadra ottenuto già nel 2010”. Dalle parole ai fatti: la Scuderia Milano Autostoriche vince a mani basse la classifica team piazzando ben sette equipaggi nelle prime 25 posizioni su 258 concorrenti arrivati al traguardo del XIX Rallye MonteCarlo Historique. Ma poteva essere un successo ancor più clamoroso, ridimensionato nella nebbia degli ultimi tornanti dell’ultima prova speciale. Dopo quasi cinque tappe condotte nelle primissime posizioni, sempre praticamente in testa alla gara, anche se con distacchi minimi sugli avversari a causa di una gara asciutta che ha visto sempre una classifica “cortissima”, Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Lancia Fulvia HF 1600 si vedevano svanire il sogno dell’assoluta nelle nubi dell’ultima prova notturna di Loda che pian piano si diradavano col salire dei concorrenti partiti più tardi. Da 1° a 92° in classifica generale la dice lunga sulle difficoltà di una prova lunga quasi 50 km percorsa praticamente alla cieca. E così a trarne vantaggio sono stati Perfetti-Kessel su Alpine Renault A 110 che hanno fatto loro il “Monte” 2016 davanti ai francesi Hasler-Blondeau su Escort RS200 MK2 che per tutta la gara hanno tallonato gli alfieri del team milanese. L’alloro del vincitore azzurro va dunque a un veterano del MonteCarlo, Gianmaria Aghem in coppia con Cumino, per l’occasione con i colori fortunati della squadra lombarda, che hanno chiuso al 3° posto assoluto con la Fulvia Coupè 1200 mettendo a frutto l’esperienza di ben 15 partecipazioni al rally monegasco e conquistando la 1° piazza tra gli equipaggi iscritti in media lenta. Per oltre metà gara anche Zanchi-Agnese, quest’anno al volante della Lancia Flavia 1800 Coupè, hanno fatto sperare in un bis, soprattutto quando hanno preso la testa dopo la 7° prova speciale, ma un calo nel finale li ha fatti scendere in 17° posizione assoluta, terzi tra i concorrenti partiti con media intermedia. Categoria che è andata ad un altro equipaggio della Milano Autostoriche, Arengi Bentivoglio-Torlasco su Porsche 911, 6i all’arrivo nonostante una forte penalizzazione nelle fasi iniziali quando hanno dovuto fare i conti con guai allo strumento che trasmetteva dati di passaggio inesatti alla direzione gara senza possibilità di correzione, davanti al secondo in classifica “media intermedia” Fontanella-Scrivani su Fiat 128 Rally, autori di una splendida rimonta nelle fasi finali che li ha portati fino alla 14a piazza assoluta. 13i invece Aiolfi-Giafusti su BMW 2002 Tii, sempre molto precisi e regolari nelle posizioni di vertice. Chi è mancato all’appello tra i sicuri protagonisti della Milano Autostoriche sono senza dubbio Bergamaschi-Scarcella e Schon-Schon. I primi, al volante del Maggiolone 1303S, spariscono praticamente alla seconda prova, dopo un ottimo primo crono, a causa di una panne elettrica che li estromette praticamente dai primi 200; i secondi con la Mini Cooper S sono vittima prima di un’uscita di strada che “acceca” la macchina nella notte e poi si fermano per guai al motore. Ma il MonteCarlo 2016 è da ricordare per la Milano Autostoriche anche per la splendida prestazione dei “rookies” della scuderia, a partire da Damiani-Raggi su A 112 Abarth, 23i al debutto, a Argenti-Amorosa su Porsche 911T, 24i e vincitori di classe, che chiudono i top twenty five tricolori. Più in là troviamo Mercattilj-Gianmarino, 72i con la splendida Triumph TR2 del 1954, Basilico-Barla su Golf GTI (97i) e De Angelis-Sisti su Golf GTI, ben messi fino a metà gara e poi precipitati a posizione 100. Cavagna-Seneci su Fulvia Coupè 1300 disputano gran parte della gara senza strumenti e chiudono al 173° posto, poco davanti a Roveta-Roveta su Fiat 124 Spider 1600 bravi nelle fasi iniziali ma rallentati da un grave problema tecnico sul Turini che li affossa in175a posizione, così come Galvagni-Bernini su Porsche 911 SC afflitti da svariati guai, 207i. Delle due Fiat 127 debuttanti con i colori della Milano Autostoriche, solo quella di Rossi-Agrati vede il traguardo, attardata in 234a posizione, mentre Seno-Ferrari si arrendono sulla prova numero 7. Delle 18 auto messe in pista dalla Scuderia Milano Autostoriche, ben 15 hanno visto il palco di arrivo dopo oltre 2500 chilometri di gara, e le prime 5 classificate hanno contribuito al successo di scuderia al XIX Rallye di MonteCarlo Historique.
La Scuderia Milano Autostoriche (www.milanoautostoriche.it) raggruppa principalmente gli amanti delle auto d’epoca ma anche gli appassionati di sfide su strada e in pista col cronometro.
Nato nel 2006 dal gruppo dei soci fondatori, tutti amici che gareggiavano insieme già da oltre dieci anni, il sodalizio conta attualmente quaranta soci, tutti appassionati in piena attività, con un parco vetture datate tra il 1930 e il 1980. Tra queste alcuni esemplari di indubbio valore storico-collezionistico. Presente con propri equipaggi in tutte o quasi le principali gare di regolarità disputate in Italia, è molto conosciuta anche all’estero, avendo gareggiato in Francia e in Corsica, in Spagna, in Portogallo, in Grecia. Al Rallye MonteCarlo Historique la Scuderia Milano Autostoriche ha conquistato il trofeo “ecurie” nel 2010, e nel 2011 e 2015 i suoi piloti si sono aggiudicati la vittoria assoluta nella gara monegasca.
Peculiarità della Scuderia Milano Autostoriche è lo spirito che accomuna tutti i soci ed i simpatizzanti: amicizia e sportività.
Lo scopo della scuderia storica è quello di aiutare i soci con consigli e suggerimenti per la loro attività agonistica e per la corretta preparazione della vettura e della gara, contribuendo a creare sinergie che riescono a ridurre i costi e le tempistiche organizzative e burocratiche caratteristiche di determinati tipi di manifestazioni.
Ufficio Stampa