Anche il terzo giro del BMW South African Open è stato sospeso per l’arrivo del solito temporale pomeridiano sul percorso del Glendower Golf Club (par 72), a Johannesburg in Sudafrica. Nel torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour sono al comando con “meno 10” nella classifica provvisoria il sudafricano Brandon Stone, fermato dopo 11 buche, e l’inglese Daniel Brooks, arrivato alla nona. E’ stata una giornata molto favorevole per Renato Paratore, al sesto posto con “meno 6” dopo 17 buche in cui ha realizzato un parziale di “meno 5” (un eagle, quattro birdie, un bogey) che gli ha permesso di recuperare 24 posizioni. Ne ha perse sei Nicolò Ravano, 27° con “meno 3” (13 buche), e trentadue Nino Bertasio, 37° con “meno 1” (11 buche). Al termine del secondo giro, concluso in mattinata, sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 81° con 148 (71 77, +4), e Francesco Laporta, 123° con 151 (75 76, +7).
Al terzo posto con “meno 8” il sudafricano Keith Horne (9ª), al quarto con “meno 7” i suoi connazionali Chris Swanepoel (14ª) e Christiaan Bezuidenhout (11ª) e, insieme a Paratore, altri tre giocatori di casa, Jacques Kruyswijk (11ª), Justin Walters (10ª) e Ibe Kruger (9ª). Out l’inglese Andy Sullivan, campione in carica, e il sudafricano Ernie Els, 69.i con 147 (+3), e l’altro sudafricano Trevor Immelman, 97° con 149 (+5). Il montepremi è di 885.000 euro.
Il torneo su Sky – La giornata finale del BMW South African Open andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamento sul canale Sky Sport 2 HD domani, domenica 10 gennaio, dalle ore 11 alle ore 15,30. Replica sul canale Sky Sport 3 HD dalle ore 20,45. Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.

QS ASIAN TOUR STAGE 1: MATTEO DELPODIO (3°) E ALESSANDRO TADINI (12°) APPRODANO IN FINALE – Con un’ottima prestazione Matteo Delpodio, terzo con 267 colpi (66 67 68 66, -17), e Alessandro Tadini, 12° con 275 (68 69 71 67, -9), hanno superato lo Stage 1 dell’Asian Tour Qualifying School, sul percorso dell’Imperial Lakeview Golf Club (Course A e B, par 71), a Hua Hin in Thailandia, e sono approdati al Final Stage. La gara avrà luogo dal 13 al 16 gennaio allo Springfield Royal CC e all’Imperial Lakeview GC, a Hua Hin: al termine i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto riceveranno una ‘carta’ piena per l’Asian Tour 2016. Gli altri che completeranno il torneo avranno la ‘carta’ per l’Asian Development Tour, l’equivalente orientale del Challenge Tour, che nella stagione scorsa ha proposto 28 eventi e che concede punti per il World Ranking.
E’ rimasto fuori Aron Zemmer, 37° con 284 (74 67 69 74, par), mentre hanno mancato il taglio gli altri due italiani in campo, Giorgio De Filippi, 82° con 149 (77 72, +7) e fuori per un colpo, e Andrea Rota, 101° con 154 (73 81, +12).
Si è imposto meritatamente con 259 colpi (62 65 64 68, -25), dopo una corsa di testa, il thailandese Suradit Yongcharoenchai, che ha preceduto il giapponese Shunya Takeyasu (262, -22) il quale è stato al suo inseguimento sin dalle prime battute. Delpodio è stato affiancato dallo statunitense Johannes Veerman e il tedesco Sebastian Heisele ha occupato la quinta piazza con 268 (-16).
Yongcharoenchai ha rallentato nel turno conclusivo, e non aveva più ragione di forzare, ed è giunto al traguardo con un parziale di 69 (-3) dovuto a sei birdie e a tre bogey. Per Delpodio 66 (-5) colpi con sei birdie e un bogey, per Tadini 67 (-4) con cinque birdie e un bogey e per Zemmer 74 (+3) con quattro birdie e sette bogey. Hanno ottenuto il pass 23 concorrenti.
Si è giocato anche su altri tre campi – dove non c’erano azzurri – dei quali due erano anch’essi a Hua Hin. All’Imperial Lakeview Golf Club (Course C e D, par 71) si è imposto l’australiano Junseok Lee con 265 colpi (66 66 66 67, -19) davanti allo spagnolo David Borda (273, -11). Promossi i primi 24.
Allo Springfield Royal Country Club (Course C e B, par 71) primo posto molto affollato con quattro giocatori che hanno segnato 280 (-4) colpi: il guatemalteco José Rolz (75 72 69 64), lo statunitense John Catlin (66 72 73 69), l’australiano Gavin Fairfax (68 73 68 71) e il coreano B. G. Chae (72 63 72 73). Ventiquattro i promossi.
Infine al Windsor Park Golf Club (Course A e C, par 72) di Bangkok ha dominato lo zimbabwese Scott Vincent (263 – 65 66 66 66, -25) che ha lasciato a nove lunghezze il thailandese Annop Tangkamolprasert (272, -16) e a dieci il dilettante indiano Aman Raj e l’americano Dino A. Giacomazzi (273, -15).  Ventuno gli ammessi alla finale. 
Partecipano alla Qualifying School complessivamente 646 concorrenti provenienti da 40 nazioni. Di costoro, 491 hanno preso parte allo Stage 1 e i 92 che hanno lo superato si aggiungeranno ai 155 che hanno avuto accesso di diritto al Final Stage.

PGA TOUR: NEL TOURNAMENT OF CHAMPIONS JORDAN SPIETH FA IL VUOTO – Con un deciso attacco, sottolineato da un parziale di 64 (-9) colpi e dal totale di 130 (66 64), Jordan Spieth, leader mondiale, ha fatto il vuoto nel secondo giro dello Hyundai Tournament of Champions, torneo inaugurale del PGA Tour 2016 che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, e riservato ai vincitori della scorsa stagione (32 partenti).
Il 22enne texano ha quattro colpi di margine su Kevin Kisner, su Patrick Reed, campione uscente e in vetta dopo un turno, e sull’argentino Fabian Gomez (134, -12). Al quinto posto con 135 (-11) il neozelandese Danny Lee, al sesto con 136 (-10) Rickie Fowler e l’australiano Steven Bowditch e all’ottavo con 137 (-9) Bubba Watson, Brooks Koepka e Peter Malnati. Poco oltre l’irlandese Padraig Harrington, 11° con 138 (-8), e Dustin Johnson, 15° con 140 (-6), e in bassa classifica, l’australiano Jason Day, 21° con 143 (-3), numero due del World Ranking e destinato a perdere distanza da Spieth, Zach Johnson, 26° con 144 (-2), e il nordirlandese Graeme McDowell, 29° con 145 (-1).
Spieth, nel cui palmares figurano sei titoli nel circuito, comprensivi di due major. un successo nell’Australasia Tour e uno nel World Challenge, gara non ufficiale del PGA Tour, ha segnato un eagle e sette birdie che si sono uniti ai sette birdie del giro d’apertura (66, -7). Non ha sporcato lo score con dei bogey anche Patrick Reed, che però ha rallentato con quattro birdie per il parziale di 69 (-4) dopo l’eagle e i sei birdie iniziali (65, -8). Andatura molto sostenuta di Kevin Kisner con un 65 (un eagle e sei birdie) e di Fabian Gomez con un 66 (-7 con sette birdie). Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.180.000 dollari.