Ford sfida le comunità hi-tech per sviluppare sistemi di integrazione drone-veicolo per gli interventi di emergenza
Ford e il produttore di droni DJI hanno lanciato la DJI Developer Challenge, una sfida agli sviluppatori hi-tech per la creazione di una tecnologia di integrazione tra droni e veicoli
Lo scopo della DJI Developer Challenge è sviluppare soluzioni innovative per il lancio rapido di droni topografici e di ricognizione da parte delle Nazioni Unite nelle zone di emergenza, che in alcuni casi possono essere precluse anche ai veicoli più versatili
La sfida è stata lanciata nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu per trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie ‘big data’ che in futuro saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma
Las Vegas, 5 gennaio 2016 – Ford e il produttore di droni DJI hanno lanciato la DJI Developer Challenge, una sfida agli sviluppatori hi-tech per la creazione di una tecnologia di integrazione tra droni e veicoli. La collaborazione mira a pensare a modalità attraverso le quali droni e veicoli possano essere complementari nell’erogazione di servizi ad alta efficienza.
Lo scopo della DJI Developer Challenge è sviluppare soluzioni innovative per il lancio rapido di droni topografici e di ricognizione da parte delle Nazioni Unite nelle zone di emergenza, che in alcuni casi possono essere precluse anche ai veicoli più versatili. In caso di terremoti, tsunami o altre situazioni estreme, gli operatori delle Nazioni Unite potranno rapidamente lanciare dei droni dall’interno dell’abitacolo di un F-150 per verificare quali sono le aree più colpite e pianificare al meglio gli interventi.
Sulla base dei risultati ottenuti sarà possibile immaginare future applicazioni nel campo dell’agricoltura, della protezione delle foreste, nonché per l’ispezioni di ponti ed edifici.
L’integrazione drone-veicolo richiede lo sviluppo di una piattaforma di comunicazione che potrà avvalersi delle possibilità offerte da sistemi già sviluppati da Ford, come la connettività SYNC, il controllo vocale delle app tramite AppLink e la raccolta dei dati del veicolo tramite le librerie OpenXC.
“La nostra missione è connotare di innovazione tutte le attività che portiamo avanti, per rendere sempre migliori le vite delle persone”, ha dichiarato Ken Washington, Vice Presidente Ricerca e Ingegneria Avanzata, di Ford. “Collaborando con DJI e con le Nazioni Unite abbiamo l’opportunità di fare la differenza, a tutto vantaggio del bene comune, stabilendo un nuovo rapporto tra droni e veicoli”.
Per partecipare alla sfida, e aggiudicarsi i 100.000 dollari che andranno al vincitore, basta registrarsi sul sito http://developer.dji.com/challenge2016.
La sfida è stata lanciata nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu per trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie ‘big data’ che in futuro saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma.
L’F-150 come base di lancio droni
Con la sfida, gli sviluppatori sono chiamati a sviluppare un framework di interfaccia in tempo reale tra un Ford F-150 e un drone. Un intervento delle Nazioni Unite per la ricognizione rapida di un’area, idealmente, avverrebbe secondo il seguente processo:
Nei momenti successivi al verificarsi di una calamità, gli operatori di emergenza raggiungono la zona interessata a bordo di un F-150, spingendosi fino al punto raggiungibile più vicino alle aree più colpite
Utilizzando lo schermo touch del sistema di connettività SYNC, il guidatore può definire un’area e lanciare il drone utilizzando, inoltre, la funzione AppLink per interfacciare il veicolo alla app di controllo
Il drone effettua un volo di ricognizione creando una mappa con la posizione dei sopravvissuti, trasmettendo al veicolo video e foto delle persone che necessitano di assistenza per facilitare i soccorsi
Utilizzando lo smartphone del guidatore, il veicolo trasmette le informazioni raccolte e le carica in un server cloud, per essere consultate dagli operatori di primo intervento
I dati trasmessi includeranno quelli raccolti dal veicolo tramite la piattaforma OpenXC, comunicando ulteriori dettagli come lo stato delle infrastrutture stradali, la posizione raggiunta dal veicolo e le condizioni meteo
Dopo l’atterraggio del drone, il guidatore può rimettersi in marcia e ripetere l’operazione in un’altra area
Ufficio Stampa Ford Italia