Le Furie chiudono l’anno giocando la migliore partita di questa stagione, una gara perfetta e senza alcuna sbavatura, mandando in doppia cifra cinque uomini e otto a referto, trovando 17 punti dalla panchina, relegando l’attacco dei lucani sotto i sessanta punti e spazzolando 35 rimbalzi sotto le plance. Cifre che dicono tanto ma non tutto sulla superiorità tecnica e tattica di Chieti. Matera, che puntava tutto sul suo nuovo acquisto Chase per cambiare l’inerzia di questo campionato,  è stata letteralmente frantumata da una Proger che l’ha sovrastata dall’inizio alla fine.  Primo quarto perfetto o quasi delle Furie, in testa sin dai primi secondi di gioco, e capaci sia di trovare buona fluidità in attacco che di limitare ai minimi termini lo spauracchio Chase. Si parte con un assist di Lilov per Armwood che realizza i primi due punti di serata. Matera sparacchia a vanvera e va subito sotto 4-0. Chase risponde con una tripla ma la difesa della Proger manda subito in confusione Matera. I ragazzi di Galli mettono a segno un parziale di 9-0 che spacca subito la partita, issando le Furie sul +10 (3-13) a metà quarto. Armwood e Lilov sugli scudi in questa fase con 5 punti per parte che costringono coach Gresta a chiamare time out. I lucani trovano il secondo e ultimo canestro del primo tempo di Chase e poi da una palla impazzita due punti fortunosi di Cantagalli (8-13). Solo un fuoco di paglia, perché le Furie piazzano un terrificante 4 su 4 da tre, autografato in sequenza da Monaldi, Armwood, Sergio e Piccoli. Si va anti così di 17 (8-25) con un parziale recupero dei padroni di casa grazie ad un’entrata di Okoye e una tripla di Cantagalli.
Si riparte con Piazza al fianco di Monaldi, subito un canestro dei materani ma questa sera Allegretti è in versione “plus” e mette subito le cose in chiaro ricacciando a -13 i locali con la seconda tripla di serata. Diego Corral trova da sotto altri due punti ma Ivan Lilov realizza oltre la linea dei 6.75. Matera sbanda e Allegretti non perdona realizzando la terza tripla su tre tentativi e trovando subito dopo altri due punti con un attacco al ferro (17-36). Esce Armwood, implacabile nei rimbalzi sotto canestro e sempre pericoloso dalla distanza,  ed entra Vedovato. Mancano 4’28” alla sirena del riposo lungo ma la partita resta saldamente in pugno ai teatini. Per Matera in attacco fa tutto o quasi Okoye ma Chieti continua a perforare la difesa locale con buona continuità grazie ancora a Piccoli, Allegretti, Sergio e Vedovato, che chiude una delle azioni più belle di serata con schiacciata. Ancora in scena Allegretti in versione bounty killer, altri tre punti per un vantaggio che torna a fissarsi sul +17 (30-47). Tra i locali l’unico a non darsi vinto è sempre e solo lui, Stanley Okoye, che con due tiri liberi e una schiacciata lima lo svantaggio sino al -13 ma nei secondi finali Monaldi in entrata taglia la difesa di Matera come un panetto di burro, chiudendo le ostilità del primo tempo.
Al rientro è ancora Okoye a suonare la carica e a trovare altri cinque punti in sequenza che quasi rimettono in scia Matera (39-49). Ci pensa questa volta il capitano Gigi Sergio a piazzare una bomba che ricaccia indietro i padroni di casa.  Chase si sveglia improvvisamente e trova la sua terza tripla di serata. Qui però si decide la gara perché entra in scena come protagonista di giornata l’atto giovane Matteo Piccoli, che realizza in sospensione, ruba palla e lancia Monaldi in contropiede, mette a segno un triplone, per poi chiudere con un canestro in entrata. Risultato ? un 9-0 di parziale che ricaccia agli Inferi Matera che va sotto fino a -19 (42-61) quando mancano 5’ alla sirena del terzo quarto. I lucani vanno al tappeto e questa volta definitivamente. Okoye segna altri due punti in entrata ma il quarto si chiude con un canestro di Armwood dalla sua mattonella, un assist di Piazza con passaggio dietro la schiena per Allegretti, che ringrazia e deposita a canestro, e una tripla finale di Piazza, in piena trance agonistica. Ci fosse stato a commentare la partita il buon Dan Peterson sarebbe stato da parte sua d’obbligo esclamare: “Mamma butta la pasta”.
Il quarto finale si gioca per onor di firma, Matera con il morale sotto i tacchi alza bandiera bianca e Chieti evita in buona sostanza d’infierire, pur dilatando ulteriormente il suo vantaggio. Quando Lilov in contropiede mette a segno il canestro del +31 il PalaSassi insorge con una valanga di fischi così fragorosi da far temere la frantumazione delle vetrate del Palazzetto. Nel baseball gli arbitri fermerebbero la partita per manifesta superiorità di Chieti su Matera ma nel basket questo non è possibile e allora a 4’ dalla fine ci pensa Galli a chiudere di fatto la contesa, inserendo tutte le seconde linee. Entrano Sipala, De Martino e Marchetti, che coglie al balzo l’occasione per andare a referto per due volte, con un canestro dalla distanza e con una funambolica entrata. Fine dei giochi!
Nessuno aveva vinto di trenta punti a Matera, né mai i lucani erano stati messi sotto così brutalmente dall’inizio alla fine. Di sicuro le Furie affronteranno squadre ben più forti di qui alla fine ma non è da sottovalutare questa grande prova di forza, che potrebbe, ce lo auguriamo, essere un punto di svolta per il campionato degli uomini di Galli. Ora fuori da qualsiasi esasperazione vale la pena tenere la testa fredda, non esaltarsi ma continuare a lavorare tutti uniti in questa direzione. Non siamo una squadra di campioni dopo la partita di questa sera come non eravamo una squadra di brocchi nelle cinque sconfitte maturate nel terribile mese novembre. Serve lavoro, lavoro, lavoro. Sarà forse un caso che la scorsa settimana, per la prima volta in tutta la stagione, Galli abbia avuto tutti a disposizione a pieno regime ?    

BAWER MATERA – PROGER CHIETI (13-25, 34-49, 44-68) 59-89

BAWER MATERA
Guarino 5, Corral 6, Okoye 17, Zaharie 5, Chase 15, Mastrangelo, Cantagalli 5, Rugolo 3,  Bertocco 3, Santarsia. All. L. Gresta.

PROGER CHIETI
Sergio 13, Piccoli 12, Lilov 15, Monaldi 7, Arrmwood 13, Piazza 3, Allegretti 20, Marchetti 4, Sipala, Vedovato 2, DeMartino. All. M. Galli.

AREA DELLA COMUNICAZIONE PALL. CHIETI
UFFICIO STAMPA
Massimo Renella