Un’alleanza per un nuovo legame educativo con il territorio
Parte con i migliori auspici il nuovo accordo che è stato siglato tra Monza 1912 e CSI (Centro Sportivo Italiano), in collaborazione con Roche, sponsor dell’iniziativa, e che è stato presentato venerdì 18 dicembre durante la conferenza stampa tenutasi presso la sede di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza (alla presenza di Nicola Colombo (Presidente di Monza 1912), Massimo Achini (Presidente Nazionale CSI), Chiara Travagin (Corporate Social Responsability Roche), Angelo Colombo (Responsabile attività di base Monza 1912), Giuseppe Valori (Presidente Provinciale del CSI Comitato di Milano) e del calciatore della Nazionale italiana Luca Antonelli, testimonial del progetto. In rappresentanza delle Istituzioni, invece, erano presenti Silvano Appiani (Consigliere Comunale delegato allo sport) e Massimo Manelli (Vice Direttore Generale Assolombarda Milano Monza e Brianza). Ma alla conferenza, è importante sottolinearlo, sono accorsi anche tantissimi ragazzi del Monza 1912, che hanno così dimostrato fin da subito grande interesse per le proposte che li vede protagonisti. Il progetto, “Insieme per i valori del calcio”, si pone infatti l’obiettivo di diffondere una sana e positiva cultura dello sport attraverso una serie di iniziative volte sia a implementare la visione dello sport come veicolo di educazione e socializzazione sia a diffondere valori positivi quali spirito di squadra, collaborazione e lealtà.
“Ero perplesso all’inizio, che c’entra il CSI con il Monza? Poi ho subito capito che Massimo Achini è un idealista , un visionario …proprio come me che fin da ragazzino, frequentando l’oratorio, ho fatti miei i valori veri del fare sport insieme, con tutte i benefici che tutto questo comporta sull’educazione ed il rispetto degli altri – è stato il commento di Nicola Colombo, che già in passato ha ampiamente dimostrato di essere capace di scelte coraggiose. ” Sono questi gli stessi valori che il CSI e il Monza vogliono diffondere sul territorio”.
Altrettanto accorato è stato il commento di Massimi Achini, il quale ha sottolineato quanto sia importante che “il mondo dei professionisti dello sport e quello dei ragazzi si prendano per mano e gettino le basi per un percorso da fare insieme. Non tutti, probabilmente – ha continuato Achini – diventeranno dei campioni. Ciò nonostante, è importante, anzi fondamentale, che certi valori – come quello della lealtà, dello spirito di squadra e del sano divertimento – accompagnino i ragazzi fin da subito”.
E sempre di valori ha parlato anche Chiara Travigin, la quale ha sottolineato come “alla base di Roche – la più grande azienda di biotecnologie al mondo, che oltretutto ha sede proprio a Monza – ci siano l’integrità, la passione e il coraggio”. Da qui, la ferma volontà di sostenere in modo attivo il progetto.
In tale ottica, non poteva che essere entusiastica anche la riposta di Silvano Appiani, che ha incentrato il proprio intervento in particolare su quella “cultura dello sport” di cui “Insieme si vince!” si fa promotore: “Lo sport deve essere visto come uno strumento irrinunciabile per la salute dei nostri ragazzi, per la loro educazione e per quell’abitudine alla solidarietà di cui devono farsi sempre più testimoni”.
“Quella che è appena stata siglata – ha commentato Massimo Manelli – è un’operazione di grande slancio sociale di cui anche Assolombarda è particolarmente fiera. Essa rappresenta infatti, l’occasione e il veicolo ideale per un reale arricchimento di chi vi prenderà parte, il che naturalmente non può che riversarsi sull’intera comunità”.
E non è un caso che Angelo Colombo, durante il suo intervento, ponga l’accento sul titolo e sul pay-off che sono stati scelti per il progetto, ovvero “Insieme si vince! Un’alleanza per un nuovo legame educativo con il territorio”: “In queste poche parole abbiamo sintetizzato tutto ciò che ci ispira e ci guida ogni giorno quando cerchiamo di contagiare, appassionare ed educare i più giovani al pallone”.
“L’importante non è vincere, quanto piuttosto farlo insieme”, ha detto infatti Giuseppe Valori, secondo cui lo sport è “la base da cui partire per costruire relazioni e crescere attraverso esperienze condivise”.
Ne è testimonianza viva Luca Antonelli, che – dismesso ogni esibizionismo tipico di chi “ce l’ha fatta”, ha preferito ricordare come anche lui abbia iniziato “a correre dietro il pallone in un oratorio, quello di Lissone. Salvo poi essere presto notato dal Monza 1912, che ha rappresentato il trampolino di lancio ideale prima di atterrare al Milan e quindi alla Nazionale”.
La conferenza stampa ha rappresentato anche l’occasione ideale per presentare tutte le attività che contribuiranno a formare il progetto “Insieme si vince!” già definite da gennaio a giugno. In particolare, si sottolineano:
. “Brianza Oratori Cup”, un torneo di calcio che coinvolge i bambini degli Oratori del territorio
. Allenamento in Oratorio, per consentire ai bambini dell’Oratorio di allenarsi con i giocatori della prima squadra di Monza 1912
. Operazione Banca del Tempo, con cui i giocatori della prima squadra del Monza 1912 danno un aiuto concreto alla comunità
. Momenti di formazione con testimonial speciali del mondo dello sport
. “Monza… in piazza”, ovvero l’allenamento della prima squadra in una delle piazze principali di Monza
. “La festa del tifo”, con l’obiettivo di portare allo Stadio Brianteo 2.000 bambini vestiti di bianco e rosso
. Incontro in carcere con i detenuti.
Come si evince, progettualità condivisa, strettissimo legame con il territorio, valori importanti su cui impostare la crescita dei più piccoli e non solo: sono questi i pilastri su cui Monza 1912 e CSI, in collaborazione con Roche, stanno costruendo il proprio progetto. Naturalmente, insieme.
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