Dai laboratori dell’Ovale in Silicon Valley alle strade della California
Ford ha ottenuto l’autorizzazione a condurre sulle strade pubbliche californiane i test della propria tecnologia di guida completamente autonoma
La sperimentazione sarà condotta nel 2016 con una flotta di Fusion Hybrid, il modello americano gemello della Mondeo europea
Le precedenti fasi della ricerca sono state portate avanti presso i laboratori Ford, e in particolare all’interno del Research and Innovation Center di Palo Alto, uno dei più importanti centri di ricerca e sviluppo automotive della Silicon Valley. Nella struttura, gli oltre 100 ingegneri, ricercatori e scienziati portano avanti lo Smart Mobility Plan dell’Ovale Blu Lo Smart Mobility Plan è la strategia Ford per trasformare l’esperienza di mobilità di ‘domani’ grazie alle tecnologie di connettività e all’analisi degli scenari del trasporto e dei ‘big data’, che in futuro saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma
Lo Smart Mobility Plan si declina in oltre 25 progetti, sperimentazioni e sfide, per affrontare in tutto il mondo i problemi locali utilizzando la connettività come denominatore globale per giungere a soluzioni in grado di migliorare la vita delle persone e la loro esperienza di mobilità

Palo Alto, California, USA, 16 dicembre 2015 – Ford Motor Company ha ottenuto l’autorizzazione a condurre sulle strade pubbliche californiane i test della propria tecnologia di guida completamente autonoma. La sperimentazione sarà condotta nel 2016 con una flotta di Fusion Hybrid,il modello americano gemello della Mondeo europea. Questa fase rappresenta uno degli step più importanti del programma di sviluppo delle tecnologie di guida autonoma, sul quale l’Ovale Blu investe da oltre 10 anni.
Le  precedenti  fasi  della  ricerca  sono  state  portate  avanti  presso  laboratori  Ford, e in particolare all’interno del Research and Innovation Center di Palo Alto, uno dei più importanti centri di ricerca e sviluppo automotive della Silicon Valley. Nella struttura, gli oltre 100 ingegneri, ricercatori e scienziati portano avanti lo Smart Mobility Plan dell’Ovale Blu, la strategia Ford per trasformare l’esperienza di mobilità di ‘domani’ grazie alle tecnologie di connettività e all’analisi degli scenari del trasporto e dei ‘big data’, che in futuro saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma.
Lo Smart Mobility Plan si declina attraverso oltre 25 progetti, sperimentazioni e sfide, per affrontare in tutto il mondo i problemi locali utilizzando la connettività come denominatore globale per giungere a soluzioni in grado di migliorare la vita delle persone e la loro esperienza di trasporto.

L’80% del team del centro di Palo Alto è composto da esperti provenienti dal settore della tecnologia, mentre il restante 20% è rappresentato da dipendenti Ford di Stati Uniti, Cina, Germania e Australia, che contribuiscono ai progetti con la propria esperienza nel campo automotive. Il laboratorio è stato aperto nel gennaio di quest’anno, rafforzando la presenza di Ford nella Silicon Valley, inaugurata nel 2012 con le prime strutture di ricerca.

“Il nostro team di Palo Alto si è significativamente ampliato, quest’anno, rafforzando la nostra capacità di portare avanti progetti di ricerca e sviluppo nei campi della connettività e della mobilità”, ha dichiarato Mark Fields, Presidente e CEO di Ford Motor Company. “Stiamo coinvolgendo nelle nostre attività esperti provenienti da ogni parte del mondo, ma soprattutto talenti che sono cresciuti nell’ambiente hi-tech della Silicon Valley e che condividono i nostri obiettivi: migliorare la vita delle persone e cambiare il modo in cui il mondo si sposta”.

Il centro Ford di Palo Alto ha portato avanti quest’anno diverse sperimentazioni:

Test drive virtuali di veicoli a guida autonoma: questo studio permette di analizzare, in ambienti virtuali, le interazioni tra veicoli e pedoni simulando scenari che prevedono sia situazioni  convenzionali  che  altre  impreviste, per l’elaborazione di modelli di risposta adatti
Continuità della ricostruzione tridimensionale a 360°: i sensori dei veicoli a guida autonoma si occupano del riconoscimento e della mappatura dell’ambiente circostante e degli elementi che lo compongono. Le informazioni raccolte vanno rese omogenee per fare in modo che la ricostruzione tridimensionale a 360° sia perfettamente continua anche se prodotta da più componenti hardware
Riconoscimento dei pedoni: attraverso sofisticate telecamere, il veicolo a guida autonoma è in grado di riconoscere la presenza di pedoni, monitorarne gli spostamenti e perfino anticiparne le possibili azioni
Raccolta dati per servizi di assistenza medica: grazie alla raccolta dati effettuata da veicoli dotati di tecnologia OpenXC, Ford è in grado di perfezionare, e in alcuni casi perfino costruire da zero, la mappatura di zone rurali per agevolare gli spostamenti degli operatori sanitari e  portare l’assistenza medica in zone non raggiunte da questi servizi

Nell’ambito della sperimentazione, Ford ha stabilito delle partnership con università come Berkeley, Carnegie Mellon, Santa Clara e San Jose State. Nel 2016, inoltre, l’Ovale Blu estenderà un’ulteriore collaborazione con l’Università di Stanford per portare avanti 13 nuove sperimentazioni di Smart Mobility.

“Una presenza  di  rilievo  nella Silicon  Valley  ci permette  di  accelerare  ulteriormente il passo nello sviluppo di tecnologie ad ampio spettro e di applicare i risultati ottenuti a soluzioni di mobilità in grado di fare la differenza”, ha aggiunto Ken Washington, Vice Presidente Ricerca e Ingegneria Avanzata, di Ford.

Ufficio Stampa Ford Italia