C’E’ ANCHE FRANCESCO MOLINARI
Sette in lotta per vincere la money list con McIlroy e Willett favoriti
QS EUROTOUR: SETTE ITALIANI IN CORSA PER LA “CARTA” DEL CIRCUITO 2016
A Dubai, su percorso dello Jumeirah Golf Estates, si disputa il DP World Tour Championship (19-22 novembre) che distribuirà gli ultimi otto milioni di dollari, sui 30,5 messi in palio complessivamente dalle Final Series, ossia il quartetto di gare che, sull’esempio americano dei Playoffs, conclude la stagione dell’European Tour. Ammessi i primi 60 classificati nell’ordine di merito, tra i quali Francesco Molinari, 43° con 811.312 punti, ma i fari saranno puntati soprattutto sui sette giocatori ancora in grado di vincere la “Race to Dubai”, in termini più semplici di conquistare il primo posto nella money list e divenire simbolico re dell’Europa golfistica. Proveranno a concludere la cosa in un serrato duello tra di loro, sperando di escludere gli altri, il nordirlandese Rory McIlroy, attuale leader con punti 3.393.923, e l’inglese Danny Willett (p. 3.392.310), che lo ha quasi raggiunto la scorsa settimana dopo il BMW Masters, anche se non è riuscito a sfruttare pienamente l’occasione che l’avversario gli aveva concesso disertando la gara. Con un successo possono salire in prima posizione anche i cinque che seguono in graduatoria, ma condizionati dalla piazzamento dei due battistrada: l’inglese Justin Rose (p. 2.742.924), l’irlandese Shane Lowry (p. 2.691.444), i sudafricani Louis Oosthuizen (p. 2.655.907) e Branden Grace (p. 2.556.148) e il coreano Byeong Hun An (p. 2.139.356).
Non sarà in questa corsa lo svedese Henrik Stenson (16° con p, 1.682.872) che però proverà a cogliere un clamoroso tris dopo essersi imposto nelle precedenti due edizioni dell’evento. Per la verità negli ultimi tre anni Stenson e McIlroy sono stati i mattatori a Dubai: nel 2012 il nordirlandese ha vinto torneo e money list, nel 2013 Stenson lo ha imitato nella doppietta e nel 2014 lo svedese ha conquistato il titolo e McIlroy ha primeggiato nell’ordine di merito.
Altri possibili protagonisti, in un field da grandi occasioni, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, l’austriaco Bernd Wiesberger, il francese Victor Dubuisson, lo statunitense Patrick Reed e il tedesco Martin Kaymer. Hanno classe per imporsi, ma non attraversano un buon momento, il sudafricano Charl Schwartzel, gli inglesi Luke Donald e Lee Westwood e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez.
Il torneo su Sky – Il DP World Tour Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 19 novembre, dalle ore 9 alle ore 14 (Sky Sport 3 HD); venerdì 20 e sabato 21, dalle ore 9 alle ore 13 (Sky Sport 3 HD); domenica 22, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (Sky Sport 2 HD). Repliche: giovedì 19 novembre dalle ore 21 (Sky Sport 3 HD); venerdì 20, dalle ore 16 (Sky Sport 3 HD); sabato 21, dalle ore 14 (Sky Sport Plus HD); domenica 22, dalle ore 12 (Sky Sport 2 HD). Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
MATTEO MANASSERO AL DUNLOP PHOENIX (JAPAN TOUR) – Matteo Manassero prende parte al Dunlop Phoenix (19-22 ottobre), torneo nel calendario del Japan Tour in programma sul percorso del Phoenix Country Club a Shioji nella Prefettura di Miyazaki in Giappone.
Il veronese ha ricevuto una wild card insieme ad altri undici concorrenti tra i quali lo statunitense Jimmy Walker, il neozelandese Danny Lee e il portoghese Ricardo Gouveia. Nel field quasi tutti i migliori giocatori nipponici quali Hideki Matsuyama, che difende il titolo, e Ryo Ishikawa, entrambi in pianta stabile nel PGA Tour, Yuta Ikeda, Shingo Katayama, Hideto Tanihara, Sathoshi Kodaira e Yasuki Miyazato. Con loro alcuni dei pochi stranieri entrati nel circuito di cui ricordiamo il coreano Kyung-Tae Kim, leader dei due ordini di merito, sia quello che comprende anche major e WGC che l’altro relativo ai soli eventi del Japan Tour, il cinese Ashun Wu e gli australiani Brendan Jones e Scott Strange.
Ci sarà anche Masashi “Jumbo” Ozaki, autentica gloria del golf nipponico. A 68 anni non vince più, ma sarà come sempre uno dei beniamini del pubblico che ricorda il suo grande passato e che, comunque, ancora è in grado di esprimere i colpi migliori del suo repertorio, anche se ovviamente senza la continuità di un tempo. Tra il 1973 e il 2002 ha conquistato ben 94 titoli nel circuito insieme ad altri 19 successi fuori tour.
Per Manassero è un’occasione per un cambio di passo dopo gli ultimi dodici tornei nell’European Tour in cui non ha superato mai il taglio. Nel 2009 la gara è stata appannaggio di Edoardo Molinari, da cui prese slancio per arrivare ai due titoli nel circuito continentale e alla Ryder Cup nel 2010.
QS EUROTOUR: SETTE ITALIANI IN CORSA PER LA ‘CARTA’ – Sette giocatori italiani hanno superato il taglio e saranno in corsa per guadagnarsi un posto nell’European Tour 2016 nei due giri conclusivi del Final Qualifying Stage che si sta disputando a Girona in Spagna sui due percorsi del PGA Catalunya Resort, lo Stadium Course (par 72) e il Tour Course (par 70).
Sono: Nino Bertasio, 14° con 276 (71 68 66 71, -8), Nicolò Ravano, 18° con 277 (75 65 65 72, -7), Francesco Laporta, 24° con 278 (69 68 67 74, -6), Matteo Delpodio, 44° con 281 (72 67 69 73, -3), Lorenzo Gagli (71 71 72 68), Filippo Bergamaschi (67 65 75 75) ed Edoardo Molinari (66 77 71 68), 51.i con 282 (-2). Out Alessandro Tadini, 105° con 287 (73 71 72 71, +3), e Marco Crespi, 121° con 289 (74 67 71 77, +5).
Ancora cambi al vertice dove si sono portati con 270 colpi (-14) il sudafricano Jean Hugo (65 71 67 67) e gli inglesi Daniel Gavins (71 65 66 68) e Chris Hanson (70 63 66 71). A un colpo lo spagnolo Adrian Otaegui (271, -13) e a tre gli statunitensi Daniel Im e Jason Knutzon e il sudafricano Ulrich Van den Berg (273, -11).
Hanno giocato sullo Stadium Course Nino Bertasio (71, -1 con quattro birdie e tre bogey), Nicolò Ravano (72, par con tre birdie e tre bogey), Francesco Laporta (74, +2 con un eagle, due birdie, due bogey e due doppi bogey), Matteo Delpodio (73, +1 con sei birdie, cinque bogey e un doppio bogey), Filippo Bergamaschi (75, +3 con cinque birdie, sei bogey e un doppio bogey) e Marco Crespi (77, +5 con un birdie e sei bogey). Hanno girato sul Tour Course Lorenzo Gagli (68, -2 con cinque birdie e tre bogey), Edoardo Molinari (68, -2 con bue birdie, senza bogey) e Alessandro Tadini (71, +1 con tre birdie, due bogey e un doppio bogey).
Il torneo si svolge sulla distanza di 108 buche (6 giri di 18 buche). Nelle prime quattro giornate i 156 concorrenti si sono alternati sui due tracciati, poi il taglio ha lasciato in gara i primi 78 classificati che disputeranno gli ultimi due turni sullo Stadium Course. Al termine i primi 25 in graduatoria e i pari merito al 25° posto riceveranno la ‘carta’ categoria 15 per l’European Tour 2016 e la ‘carta’ categoria 5 per il Challenge Tour 2016, mentre gli altri avranno la categoria 9 per il secondo circuito continentale. Coloro che sono rimasti fuori al taglio usufruiranno della categoria 15 per il Challenge Tour, che non concede molte opportunità di scendere in campo.