È VICECAMPIONE D’ITALIA ASPMI DI BASKET 3 VS 3
I cestisti piemontesi hanno centrato tre vittorie su tre nel proprio girone di qualificazione, cedendo soltanto in finale ai rivali di Firenze. Soddisfatto il responsabile di settore Gerolamo Cherchi, che però avverte: “Senza ricambio generazionale siamo destinati a scomparire” Quando il sorteggio ha inserito il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino nello stesso girone in cui erano stati collocati Riccione, Pesaro e Reggio Emilia B, l’epilogo pareva già scritto. I gialloblù hanno preso parte ai campionati nazionali ASPMI di basket 3 vs 3 con appena quattro effettivi, dunque con un solo giocatore in panchina: non si è trattato di una scelta azzardata, quanto piuttosto di una diretta conseguenza del mancato ricambio generazionale, che da anni affligge la compagine cestistica piemontese e la costringe a presentarsi con gli uomini contati alla rassegna tricolore. I più pessimisti, tuttavia, non avevano fatto i conti con l’orgoglio sabaudo, autentico punto di forza della compagine torinese, emerso sin dalla prima gara, che ha visto Gerolamo Cherchi e compagni affrontare i campioni uscenti di Riccione. Prima dell’inizio della tenzone, immaginare un successo gialloblù pareva un’aspirazione onirica confinabile nella sfera dell’utopia, ma il verdetto del campo è riuscito a trasformarla in realtà: al suono della sirena, infatti, Torino precedeva di un punto i romagnoli. Increduli e al tempo stesso entusiasti, i sabaudi hanno avuto la meglio anche contro il granitico team pesarese (medaglia di bronzo), sconfitto anch’esso con un margine di scarto risicato (1 punto), imputabile purtroppo al grave infortunio occorso al cestista torinese Paolo Gai, il quale durante la terza frazione di gioco ha riportato la rottura del legamento crociato e ha così chiuso anzitempo il suo torneo. La terza e ultima sfida eliminatoria ha decretato l’ampio successo del GSPM Torino ai danni di Reggio Emilia B, staccata di 14 lunghezze. Così, seppur rimaneggiata e anagraficamente “matura”, la selezione piemontese è riuscita nell’impresa di qualificarsi per la finalissima contro Firenze, nel corso della quale, tuttavia, i toscani hanno legittimato il proprio trionfo, conducendo il match sin dalle battute iniziali e allungando sui rivali sino a un eloquente +22. A fare notizia, però, è indubbiamente l’argento di Torino, del tutto impronosticabile alla vigilia della kermesse nazionale, come ha asserito Gerolamo Cherchi, responsabile della compagine cestistica sabauda: «Abbiamo centrato un risultato sicuramente al di sopra delle nostre aspettative. Quest’anno erano otto le compagini iscritte e, almeno in partenza, sembrava impossibile confermare il quarto posto agguantato nel 2014. Questa medaglia è dedicata a Paolo Gai, a cui tutti noi rivolgiamo l’augurio di riprendersi presto e di tornare in fretta sui campi da basket. Inoltre, desidero complimentarmi con i nostri colleghi di Reggio Emilia per l’organizzazione dell’evento». Un commento poi sulla situazione difficile che sta vivendo il basket all’interno del GSPM Torino: «Il nostro “roster” – ha proseguito Cherchi – è composto da appena quattro giocatori, di cui due rientrano nella categoria riservata agli “over 50”: parlo del sottoscritto e di Gianpiero Ammaturo. Poi, oltre a Gai, c’è anche Franco Modafferi, la nostra punta di diamante. Purtroppo, questa penuria di sostituti pone grossi interrogativi sul futuro di questa disciplina nel nostro Gruppo Sportivo».
Ufficio Stampa
Alessandro Nidi