Per i Campionati Mondiali Paralimpici di Atletica leggera di Dohal’Italia ha il suo portabandiera. Sarà la sprinter Oxana Corso a portare il tricolore al Katara Amphitheatredurante la Cerimonia di Apertura che mercoledì 21 ottobre, inaugurerà la dieci giorni iridata.
Nonostante la giovane età, la 20enne romana, nata a San Pietroburgo, ha già un palmarès internazionale di tutto rispetto. Dal 2005, anno a cui risalgono le sue prime gare amatoriali, esplode sette anni dopo con ledue vittorie agli Europei di Stadskanaal, in Olanda, nei 100 e 200 metri della categoria T35 riservata agli atleti con cerebrolesioni.
La consacrazione con la maglia azzurra arriva prima alle Paralimpiadi di Londra dove sulle stesse distanze si mette al collodue medaglie di argento e poi aiMondiali di Lione del 2013, doveper ben due volte sale sul più alto gradino del podio stabilendo ilrecord del mondo dei 100 (15.63 secondi). Dopo aver conquistato il doppio argento anche nell’appuntamento europeo di Swansea dell’anno scorso, un mese fa ai Campionati di Società di Casalmaggiore ritocca ilprimato iridato sui 400 (1:19.27), già suo, in una gara che però non fa parte del programma mondiale e paralimpico.
A Doha la velocista azzurra, simbolo di forza e determinazione per molti giovani, vede molto chiaramente quale è la prima ambizione della squadra italiana a questo Campionato: “Vogliamo ispirare una nazione, sostenere una nuova cultura, far capire che il mondo paralimpico si sta allargando e che l’Italia deve farsi trovare pronta. Vogliamo fare breccia nel cuore degli italiani e conquistare tutti. Essere alfiere azzurro mi rende orgogliosa e, al di là di come potranno andare le mie gare, rappresentare il mio paese è l’emozione più grande.”
Sulle sue aspettative personali la portacolori delle Fiamme Gialle rivela: “È un sogno essere qui e sono consapevole di aver fatto tanto lavoro. Il mio obiettivo è di migliorare me stessa e quando l’ho fatto in passato, sono riuscita ad arrivare in alto”.
Alle nuove leve entrate in Nazionale per la prima esperienza mondiale dice: “Farò di tutto per essere un esempio per loro. Spero che come bagaglio riporteranno a casa, più che una medaglia, l’amicizia che ci lega perché noi qui ci sentiamo una famiglia”.
Corso, che calcherà la pista dello Sports Qatar Clubvenerdì 23 ottobre alle 18:45 ora italiana, chiude con un auspicio: “Quando ci alziamo dal divano, siamo tutti dei campioni. L’Atletica è per me la regina dello sport. Quando un bambino vuole raggiungere la mamma, non cammina, ma corre. Auguro a tutti di innamorarsi dell’Atletica proprio come è successo a me”.
Giuliana Grillo
FISPES Ufficio Stampa