Una storia di basket esolidarietà. Portata avanti in silenzio e con grande cuore da una decina d’annida Daniele Fornaciari, componente del CdA e storico tifoso di VirtusPallacanestro.
Se qualcuno si è fatto domande sulla inaspettata assenza di Daniele al grandedebutto vincente di Obiettivo Lavoro di domenica scorsa contro la Umana ReyerVenezia, qualcosa a cui difficilmente avrebbe rinunciato, ecco la risposta, cheè anche una nobilissima “giustificazione”.

Come gli succede più di una voltaall’anno, Fornaciari ha affrontato infatti un altro viaggio in Madagascar dovenei primi giorni di ottobre ha inaugurato una nuova scuola a Tsiroanomandydy,sette ore di auto dalla capitale Antanarivo, in collaborazione con Donna Manina,nobildonna originaria di Napoli così soprannominata in quella terra d’Africa, cheda vent’anni organizza progetti di solidarietà a Nosy Be. E’ il settimoistituto scolastico costruito in un decennio su questa affascinante isolaafricana con il contributo dell’imprenditore bolognese. E l’inaugurazione èstata poi seguita da un’altra “vernice” importante andata in scena domenica 4ottobre, proprio il giorno della vittoria di Obiettivo Lavoro contro la UmanaReyer: quella del campo da basket di Nosy Be, isola appena al largo della costamalgascia, popolata da sessantamila anime nella provincia di Antsiranana. Allapresenza delle massime autorità locali, fra cui il primo cittadino della stessaNosy Be, si è poi svolto in campo il “derby” fra Dares-Salam e Djamandzar,villaggi confinanti, con le squadre che, vestite di tutto punto con le diviseofferte da Macron, si sono date battaglia con grande spirito agonistico.Vittoria finale (50-31) di Dares-Salam, la squadra organizzata da Fornaciari eManina. Un successo che ha fatto il paio con quello di Allan Ray e compagni allaUnipol Arena. Con un grande scopo umanitario che vale forse più di qualunquesuccesso sportivo.

(foto di Mauro Morelli)
Marco Tarozzi
Resp. Comunicazione
Virtus Pallacanestro Bologna