A Genova gli alunni del liceo sportivo Martin Luther King hanno incontrato Kevin Ojiaku
È stato Kevin Ojiaku, saltatore in lungo del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, il protagonista del quarto Incontro con il Campione, iniziativa prevista dal percorso educativo intrapreso nelle scuole dal Progetto Sport e Integrazione, realizzato per il secondo anno consecutivo grazie allAccordo di Programma tra ilMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Scopo del Progetto Sport e Integrazione, avviato nel 2014, è lo sviluppo di azioni finalizzate afavorire lintegrazione sociale della popolazione straniera attraverso lo sport econtrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. In questottica si inseriscono gli Incontri con il Campione, che si svolgeranno da qui al termine del 2015 in dieci città italiane.

Ojiaku, promessa giovanile, oggi nel giro della Nazionale italiana, ha incontrato gli alunni del liceo sportivo Martin Luther King di Genova, per portare la sua personale esperienza di integrazione legata allo sport e confrontarsi con i ragazzi sui principi e i valori del Manifesto LIntegrazione: la vittoria più bella.

A fare gli onori di casa, insieme al Dirigente Scolastico dellIstitutoGabriele Spaccini, il Presidente del Comitato Regionale CONI Liguria,Vittorio Ottonello, Marco Ricchini, Coordinatore di educazione fisica dellUfficio Scolastico Regionale ligure, e il delegato provinciale del CONI di Genova,Antonio Micillo.

Credo che la mia storia personale sia un esempio significativo e bello di integrazione sono le parole diOjiaku -. Mio padre è di origini nigeriane, da qui il mio cognome; mia madre, invece, è italiana, piemontese di Ivrea, dove io sono nato. Quindi ho la pelle scura, un cognome strano, ma sono italiano a tutti gli effetti, come un qualsiasi Mario Rossi. Mi sento fortunato di essere cresciuto in un contesto multietnico e multiculturale, perché credo che la mescolanza sia un fattore di crescita importante. Allo stesso modo, mi sento fortunato di aver sempre fatto sport, prima con il calcio, poi nellatletica. Quando arrivi a un certo livello, hai la possibilità di girare il mondo e ti accorgi che lo sport azzera le distanze e crea in maniera rapida ed efficace integrazione tra le persone. E il colore della pelle non è mai un ostacolo.

Tutte le azioni dintervento di Sport e Integrazione sono consultabili attraverso il sitowww.fratellidisport.it, la pagina Facebook Fratelli di Sport e ilportale dellIntegrazione dei Migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.integrazionemigranti.gov.it).

I valori e gli obiettivi di Sport e Integrazione sono pienamente condivisi daLa Gazzetta dello Sport, che questanno è media partner del Progetto.

CONI
Ufficio Comunicazione e Rapporti con i Media