Prosegue la preparazione della Rariazzurra, ancora incompleta, in attesa del’arrivo degli stranieri, De Trane e Gonzalez, e dei Nazionali under 20 ai Mondiali di Almaty: confermati Ravina e Di Somma, Edoardo però non giocherà più con la calottina del Bogliasco ormai accasato alla Sport Management con l’ex capitano Deserti ; torna a casa invece Fracas, altra “vittima”, per ruolo, delle nuove regole.
Intanto alla Vassallo si lavora, palestra, nuoto, palla, e si cerca la confidenza con i nuovi arrivi.
Fabio Gambacorta, 14 aprile 1983, per lui il ritorno e Marco Giordano 3 maggio 1988, per lui la prima volta: così si presentano.
Il bogliaschino torna a casa, dopo otto anni. Nel frattempo è sempre stato al top.
Fabio che sensazione hai provato a tornare alla Vassallo non più da avversario:-“Qui non mi sono mai sentito fuori casa, anche quando giocavo contro. E’ strano, ma è come se non me ne fossi mai andato. Il ritorno sportivo è semplice, avevo messo in conto che prima o poi lo avrei fatto, più delicata l’organizzazione della mia vita, mi devo abituare”.
Cosa è successo in questi otto anni:-“Sono cresciuto, sono andato sempre avanti, sportivamente ho vissuto tante competizioni importanti; umanamente anche”.
I risultati:-“Se non ci fosse stato il Recco qualcosa avremmo portato a casa, siamo sempre stati lì: con l’Acquachiara siamo arrivati ad un gol dalla Finale e dalla probabile vittoria, poi finali scudetto, piazzamenti”.
I primi mattoni li hai messi al Bogliasco:-“Sicuro, con un allenatore a cui va tutto, Gianni Vassallo. Quando mi disse che dovevo passare di categoria e quindi non allenarmi più con lui, nonostante fosse un premio, mi sono messo a piangere”.
Cosa ti aspetti da questa stagione:-“Ne abbiamo parlato con i compagni, secondo me quest’anno ci divertiamo, sotto tutti i punti di vista. Ossatura importante e se gli arrivi confermano le attese possiamo davvero divertirci”.
Come ti senti:-“Per il primo anno sono tranquillo perché non ho mai smesso di allenarmi, mi andava così”.
Messaggio per la Rari Nantes Bogliasco:-“Grazie per tutto ma più che dirlo vorrei dimostrarlo”.
Hai citato mister Vassallo, cosa ti è rimasto dei suoi insegnamenti:-“Lo scorso anno ho allenato gli under 13, a loro ho cercato di dare tutto quello che lui mi ha trasmesso. L’approccio ludico con cui lavorava, che poi ti trascinava, l’ho adoperato con i miei ragazzi che venivano in piscina e si divertivano, è stato un grande traguardo”.
Marco Giordano arriva da Prà, la pallanuoto del ponente nelle radici: il nonno Armando Bruzzone socio fondatore della società GS Aragno, giocatore, allenatore, arbitro internazionale, lo zio Antonio giocava nello storico club. Ha cominciato ad Arenzano, primo allenatore Paolo Tondina, poi Vallescrivia (vicecampione italiano juniores), Bologna, Imperia, Nervi, Quinto.
Perché alla Rari Nantes Bogliasco:-“Intanto devo dire che sono molto contento, anzi entusiasta. Stiamo lavorando duro e mi piace. Ho vissuto l’esperienza della serie A1, nel Nervi, ed ora qui perché questa è una grande società, perché c’è un grande ambiente: conoscevo già i miei nuovi compagni, con alcuni ho anche giocato contro, a livello giovanile”.
Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco