Land Rover e Lawrence Dallaglio presentano in anteprima la nuova eccezionale scultura realizzata per la Coppa del Mondo di Rugby
Land Rover presenta in anteprima The Catch, che anticipa la Rugby World Cup
Alta più di 8 metri, The Catch è una straordinaria nuova scultura che segnalerà il meeting point dei fan al Twickenham Stadium di Londra ed al Millennium Stadium di Cardiff

The Catch è ispirata al lineout, la rimessa in gioco dopo una touche, una tecnica che richiede una particolare combinazione di potenza, precisione e controllo
Lawrence Dallaglio, uno dei vincitori della Coppa del Mondo di Rugby nel 2003, ha prestato la sua consulenza per il progetto ed ha visitato il centro tecnico Land Rover di Gaydon per spiegare le caratteristiche uniche del lineout
L’opera è il risultato di una stretta collaborazione fra Gerry McGovern, Design Director e Chief Creative Officer di Land Rover e l’artista italiano Nino Mustica
Le sculture debutteranno a Twickenham il 17 settembre ed al Millenniun Stadium il 19 settembre, per rimanervi fino alla fine del Torneo

Land Rover ha presentato in anteprima The Catch, una nuova eccezionale scultura realizzata in occasione della Rugby World Cup 2015. Alta più di 8 metri, sarà il meeting point dei fan al Twickenham Stadium di Londra ed al Millennium Stadium di Cardiff. L’opera, che è una commistione d’arte, design automobilistico e sport, segna la seconda fase di una collaborazione tra Gerry McGovern, Design Director e Chief Creative Officer di Land Rover e il famoso artista italiano Nino Mustica; iniziata lo scorso anno con l’acclamata Unstoppable Spirit (www.unstoppablespirit.com).
The Catch è ispirata al lineout, uno dei momenti più iconici del rugby, che richiede una particolare combinazione di potenza e tecnica. Lawrence Dallaglio, uno dei vincitori della Coppa del Mondo del 2003, ha prestato la sua consulenza per il progetto ed ha visitato il centro tecnico Land Rover di Gaydon per spiegare le caratteristiche uniche del lineout. Con 85 presenze in nazionale nell’arco della sua carriera, Dallaglio è oggi uno dei maggiori esperti di rugby, e quindi la persona ideale per offrire consulenza su un progetto che interpreta il lineout in modo nuovo.
Commenta così la sua partecipazione alla realizzazione dell’opera: “Per la sua combinazione di potenza, precisione e controllo, il lineout è sempre stato uno dei miei elementi di gioco favoriti. Il tempo passato all’interno del Land Rover’s Virtual Reality Cave, a discutere le dinamiche del lineout e osservare direttamente la nascita di quest’opera, è stata un’esperienza affascinante.

Sono certo che diverrà un memorabile meeting point per i fan a Twickenham ed al Millennium Stadium, e che renderà ancora più emozionante la Coppa del Mondo di Rugby.”
“Da inglese, non dimenticherò mai la finale del 2003″ aggiunge Gerry McGovern,”ed è stato avvincente passare il tempo con Lawrence imparando a conoscere meglio l’eccezionale sfida del lineout. La combinazione di potenza e controllo è qualcosa che ritroviamo ogni giorno nella nostra attività in Land Rover. Sono inoltre felice di lavorare ancora con Nino Mustica, un vero maestro nel reinterpretare temi tradizionali in modo sempre nuovo ed interessante. Spero che i fan nel mondo siano d’accordo che si tratta non solo di un meeting point, ma di un avvincente esempio di arte.”
McGovern, Dallaglio e Mustica esporranno la prima scultura nella Fan Zone di Twickenham, Regno Unito, il 16 settembre prossimo. La seconda scultura debutterà al Millennium Stadium nel Galles il 19 settembre. Entrambe le opere rimarranno esposte per tutta la durata del Torneo.

Note
Lawrence Dallaglio
Lorenzo Bruno Nero “Lawrence” Dallaglio è un ex capitano della nazionale inglese di rugby. Giocò la sua prima partita in nazionale nel 1995 e successivamente nel 1997, fu nominato capitano dal coach Clive Woodward, totalizzando poi 85 presenze per l’Inghilterra.

Oltre a giocare con i London Wasps per oltre 18 anni, come terza ala o numero otto, Dallaglio ha preso parte a tra Tour dei British & Irish Lions, nel 1997, 2001 e 2005.

Dallaglio ha svolto un ruolo importante nell’England Grand Slam del 2003 e nella vittoria nella coppa del Mondo, e fu il solo elemento della squadra inglese a giocare ogni minuto della Rugby World Cup. Una volta vinta la coppa, divenne uno dei due giocatori – l’altro è il mediano di mischia dell’Inghilterra Matt Dawson – ad aver vinto la Coppa del Mondo a 15 ed a 7.

Dallaglio si ritirò nel 2008, dopo la vittoria dei Wasps nella Guinness Premiership Final 2008, a Twickenham, di fronte a 81.600 spettatori, allora un pubblico record per una partita di rugby.

Gli straordinari risultati di Lawrence gli hanno meritato l’inserimento nella Queen’s Birthday Honours List, con un MBE nel 2004 ed un OBE nel 2008.

Gerry McGovern
Quale Design Director e Chief Creative Officer di Land Rover, Gerry McGovern è un leader del design che ha riscosso grande successo di critica.
Dopo la laurea in design industriale alla Coventry University, McGovern ha conseguito un Master presso il Royal College of Art di Londra, con specializzazione in design automobilistico. La sua carriera iniziò presso Chrysler, Peugeot e Rover, dove fu capo progettista delle acclamate MGF, Land Rover Freelander e Range Rover di terza generazione.

Dopo una parentesi in Ford Motor Company, quale responsabile delle Lincoln-Mercury, McGovern tornò nel Regno Unito per aprire una società di consulenza a Londra, per poi tornare in Land Rover nel 2004 come Advanced Design Director. Nominato Land Rover Design Director nel 2006, acquisisce poi anche il ruolo di Chief Creative Officer, ed è membro del consiglio di Amministrazione della Jaguar Land Rover.
Responsabile della guida e della vision futura di questo grande Brand britannico, McGovern ha supervisionato tutta una nuova generazione di Land Rover, che ha posto il design al centro del business aziendale. Tale processo è iniziato con il grande successo della Range Rover Evoque, seguito da quello delle nuove Range Rover, Range Rover Sport e Discovery Sport.
La passione di McGovern per il design va ben oltre l’industria dell’auto: egli è infatti un’autorità anche nel campo dell’architettura e dell’arredamento, nonché dell’arte contemporanea. Nell’ottobre 2014 è stato nominato Visiting Professor dal prestigioso Royal College of Art di Londra. L’alto profilo del suo ruolo lo rende la persona più rappresentativa del brand Land Rover, a livello mondiale.

Nino Mustica
Nino Mustica nasce ad Adrano (CT). Dalla madre eredita la passione per la pittura e la musica mentre dal padre – ingegnere – quella per il disegno e l’architettura.
Studia all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo un’iniziale formazione presso l’Istituto d’Arte di Catania. 
Dopo aver vissuto a Londra e Copenaghen negli anni 70, si trasferisce a New York agli inizi degli ’80. Nel periodo londinese si immerge in una cultura votata alla sperimentazione, soprattutto nella musica, l’arte che considera più vicina allo spirituale, e in grado di influenzare le altre forme espressive. Attraverso la musica, lascia la figurazione e approda all’astrazione.
Nel 1986 è a Milano, dove insegna all’Accademia di Bella Arti di Brera, poi si trasferisce all’Università di Belle Arti di Budapest e quindi torna a Milano, al Politecnico.
Per dedicarsi completamente alla pittura, rinuncia all’insegnamento concentrandosi sulla possibilità di plasmare il colore.  Nel 1994 la trasformazione del colore e delle sue emozioni in “forme di colore” si rende concreta, grazie ad un programma di computer grafica e modellazione 3D con cui inizia a elaborare la sua pittura, dando vita ad un procedimento tuttora unico e del tutto personale: il dipinto realizzato con tecnica tradizionale, viene rielaborato al computer e ridipinto, così da ottenere una forma pittorica tridimensionale. In questo processo il passaggio dall’emozione del colore alla forma si esprime attraverso volumi astratti. La pelle di separazione di uno spazio è creata virtualmente in un universo infinito senza gravità, astratto come il colore e il pensiero.
Le forme così ottenute possono essere tradotte in qualsiasi dimensione, fino all’architettura. Il lavoro di Mustica è trasversale: la musica diventa astrazione cromatica, la pittura forma pittorica tridimensionale e quest’ultima architettura. Artista internazionale, il suo lavoro è studiato ed apprezzato da pittori, scultori ed architetti in tutto il mondo.

Ufficio Stampa Land Rover