di Massimiliano De Panfilis
La stagione 2015/16 della Obiettivo Lavoro Bologna è partita ufficialmente oggi in un quieto 16 agosto dopo le tempeste dei giorni precedenti. Il cartello d’entrata, dove tanti cuori frementi si accalcano in una qualsiasi giornata ferragostana, è l’epitome di quanto ci si aspetta: “Benvenuti a casa Virtus. Lo sport è sacrificio, sudore, speranza. E’ vincere. E’ affrontare la sconfitta con orgoglio. E’ vincere ancora. E’ bianco e nero. Come la vita. Come la Virtus “.
Un’attesa e una partecipazione straordinaria per il periodo (500 i presenti sulle tribune della palestra Porelli all’Arcoveggio, rinnovatissima nel campo da gioco e negli spogliatoi, già stipate ben prima della presentazione al punto che la gente si è assiepata anche dietro i tabelloni) che non si vedevano da tempo, segno indelebile che l’ottimo risultato della scorsa stagione ma soprattutto la voglia, la dedizione e la grinta mostrate in ogni occasione, ha fatto riaccendere definitivamente la fiamma della passione nei sostenitori virtussini, dopo un periodo, troppo lungo, di disillusione.
La riconferma di buona parte del gruppo vincente (Ray e Gaddy tra gli stranieri, Cuccarolo, Fontecchio, Mazzola tra gli italiani), garantisce anche una continuità nella visione e nell’affetto da parte del popolo bianconero in un mondo dominato dai contratti mordi e fuggi, con orizzonte massimo di 1 anno, tralasciando qui (completamente e volutamente) l’aspetto tattico e tecnico, su cui dovranno lavorare coach Valli e il suo staff a partire da domani.
La diretta sulle onde di Radio Bologna Uno (emittente ufficiale della Virtus) ha permesso anche a chi fosse impossibilitato di essere in qualche modo partecipe all’inizio di questa nuova avventura, che è iniziato con il sottofondo degli Alan Parson Project e i suoni e i commenti dei tiri vincenti di Fontecchio e Ray che nello scorso campionato fecero esultare la folla con la vu stellata sul petto.
La Virtus è la prima squadra ad aver completato il roster e a cominciare la preparazione, il Presidente Villalta prende la parola, ringraziando la gente che affolla l’Arcoveggio. Il discorso è essenziale ed incisivo, come di consueto: “La convinzione di aver fatto una squadra competitiva c’è, l’amalgama sarà più facile rispetto all’anno scorso perché lo zoccolo duro è rimasto, ma bisogna comunque volare basso, c’è una voglia incredibile da parte dei nuovi arrivati, speriamo di migliorare quanto fatto l’anno scorso ma questo si vedrà, dobbiamo lavorare. Evviva la Virtus!!“.
Ci sono Alessandro Crovetti, Maurizio Mazzieri e Daniele Fornaciari, in CdA con Villalta, assente giustificatissimo il vicepresidente Claudio Albertini che non manca di far arrivare il proprio saluto. Così come arrivano quelli di presidente e vicepresidente della Fondazione Virtus, ovvero la proprietà, Francesco Bertolini e Pietro Basciano. Viene presentato tutto lo staff di supporto alla squadra, con standing ovation e coro dedicato per Giorgio Valli. Anche il coach ringrazia della presenza dei fedelissimi e regala poche parole, ma di grande conforto: “Sicuramente faremo bene, cercheremo di far meglio, con questo entusiasmo ci sono tutte le premesse“.
Fatti gli auguri di felice compleanno a Romano Bertocchi, già presidente bianconero e oggi di FuturVirtus, 86 primavere portate con grande freschezza, sono stati poi introdotti i giovani e giovanissimi del team, compreso Simone Fabiani, centro in prova e a seguire i giocatori, uno a uno, presentati da The Voice Fioravanti e intervistati da Marco Tarozzi: DEXTER PITTMAN #1 (entusiasta, con un sorriso smagliante, mostra i muscoli alla folla, già in delirio per l’uomo che fa sognare e garantisce la maggiori chance di successo alla OL), MICHELE VITALI #3 (il figliol prodigo), ROBERTO VERCELLINO #7 (giovane di belle speranze), GINO CUCCAROLO #8 (la torre del team, dall’alto dei suoi 222cm), ABDUL GADDY #9 (la mente e futuro co-leader della squadra, sempre low profile, ma apprezzatissimo dalla gente), PENNY WILLIAMS #11 (poche parole ma di impegno totale, dopo la stagione entusiasmante ad Agrigento), SIMONE FONTECCHIO #13 (sempre più in rampa di lancio, chiamato alla stagione della consacrazione), VALERIO MAZZOLA #14 (l’idolo degli ultras, il più socialmente attivo), TOMMASO OXILIA #15 (faccia tosta e autostima enorme), ROD ODOM #24 (chiamato ad un compito non facile, sostituire Okaro White, ha le capacità per stupire dopo l’anno in Grecia), ALLAN RAY #25 (la guida, il capobranco, il capitano, per cui l’applauso è il più forte e il più duraturo).
Foto di gruppo rituale con sottofondo i FBV a inneggiare alla VuNera, poi invasione di campo pacifica, il primo contatto diretto tra il pubblico per i primi autografi e i primi selfie, prima di sudare per la prima volta sul nuovissimo parquet della Porelli. E non se ne va praticamente nessuno. Uno spettacolo, la famiglia Virtus.