La nazionale femminile di hockey prato si prepara a “proprie spese “ per gli Europei di Londra Le ragazze fanno sentire sul web la loro voce.
La nazionale femminile di hockey prato inizierà il prossimo 22 agosto la sua avventura ai campionati Europei . Esordio con una delle grandi dell’hockey mondiale, la Germania , alle 20.30 nel bellissimo Queen Elisabeth Olimpic Park . Nel girone le azzurre affronteranno anche Inghilterra e Scozia . Nel girone A saranno impegnate  Olanda, Belgio, Spagna e Polonia .

E’ un grande appuntamento per le azzurre essere nelle prime 8 dell’hockey europeo ed il primo obiettivo sarà quello di provare a mantenere il posto nella Competizione Europea di massimo livello . Bisognerà arrivare almeno al sesto posto , un’impresa difficile visto il lotto delle concorrenti.
In effetti la massima competizione europea consentirà anche alla squadra vincitrice la partecipazione automatica alle Olimpiadi di Rio , ma gli appassionati sanno la difficoltà di un “miracolo” del genere in una competizione che vede nazioni di grandissimo livello . Le azzurre sono reduci dalla World League 3 di Anversa , conclusa all’ottavo posto  e che non ha consentito all’Italia in rosa di conquistare uno dei posti validi per Rio.
Fin qui la notizia stampa di routine.
La cosa strana è che le ragazze si stanno allenando dalla metà  di luglio ( avevano finito il 5  ad Anversa ) a Cagliari e non nel Centro federale Giulio Onesti  di Roma, e che di andare a Cagliari lo hanno deciso da sole e che ci sono andate a loro spese. L’altra cosa particolare è che la squadra è formata per più del 60% da atlete italo argentine che hanno deciso di rimanere in Italia per prepararsi e difendere i colori azzurri agli Europei  e non di ritornare più comodamente a casa, così come le atlete di scuola italiana.  Ieri la squadra ha fatto girare sul web un post sulla pagina Facebook “Nazionale Italiana Hockey Femminile” e lo ha intitolato “  LA NOSTRA VOCE” .
Lo inseriamo qui di seguito nella nostra notizia , senza commenti. Non ce ne è bisogno.

La nostra Voce / Dopo la delusione di Anversa per la mancata qualificazione alle prossime Olimpiadi di Rio, la Nazionale avrebbe dovuto ricominciare, come da programma, la preparazione per gli Europei di categoria di Londra il 20 luglio u.s. . Ad una settimana dalla ripresa dei lavori, dopo la riunione del 13 luglio tenutasi in Federazione, ci è stata comunicata, unicamente dall’allenatore Fernando Ferrara, la sconvolgente notizia della decisione da parte del Presidente e del Consiglio Federale della chiusura anticipata del Progetto Residenziale. L’unica comunicazione da parte della segreteria della Federazione, senza alcun minimo dettaglio riguardo tale scelta, è stata quella di abbandonare, entro e non oltre il 19 luglio, il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma, considerato ormai come una seconda casa per la rosa intera. L’Acqua Acetosa, centro frequentato fino ad allora da ormai più di nove mesi da tutte noi per svolgere l’attività necessaria, non sarebbe più stato il punto di incontro dell’alto rendimento dell’Hockey Femminile nazionale.
A questo punto la domanda che ci siamo poste è stata: “possiamo affrontare un impegno tanto importante senza una preparazione adeguata?”. La risposta ci ha trovato tutte d’accordo e quindi la decisione della Squadra è stata quella di voler trovare una soluzione, anche senza il sostegno della Federazione, per poter proseguire l’allenamento quotidiano per cercare di arrivare nelle migliori condizioni, sia fisiche che tecniche, all’appuntamento di Londra. Dopo aver valutato, anche con lo staff, le diverse ipotesi, abbiamo deciso di raggiungere Cagliari, per questioni sia logistiche che organizzative, dal momento in cui le spese sono state e continuano ad essere a nostro carico.
Approfittiamo a tal proposito per ringraziare di cuore la famiglia De Guio, la famiglia Ferrara, Roberto Maxia e la SG Amsicora per la disponibilità manifestata riguardo gli alloggi e le strutture necessarie per il proseguimento dell’attività, a un costo totalmente gratuito nei primi tre casi e di uno minimo nel quarto. Un ringraziamento poi alla Federazione per il pagamento dell’irrigazione del sintetico, ai tecnici Rosario Lanucara,  Ignazio Corrias, Luca e Stefano Angius, Fabio Atzeni per il loro prezioso contributo sul campo, ai ragazzi della prima squadra dell’Amsicora per le partite amichevoli e al Dott. Raffaele Milia per il suo supporto nell’ambito medico.
Ci teniamo, infine, a chiarire le motivazioni della Nostra scelta: poiché la filosofia della Nazionale Femminile consiste nella consapevolezza dell’importanza di un allenamento costante e quotidiano, individuale e di gruppo, fisico, tecnico e mentale, per poter competere alla pari con le Nazioni Top del ranking dell’Hockey Mondiale, dell’impegno preso scegliendo di indossare la maglia Azzurra e rappresentare l’Italia sul campo, del sacrificio a cui ogni atleta si sottopone per raggiungere il compimento di un sogno che solo un vero sportivo è in grado di sostenere, abbiamo deciso di continuare a lavorare indipendentemente dalle condizioni nelle quali ci troviamo al giorno d’oggi (abbiamo appreso che all’Europeo dovremo andare con uno staff ridotto al contrario dei nostri compagni e compagne delle altre Squadre Nazionali che hanno recentemente disputato i rispettivi tornei continentali), continuando a credere, come dal giorno in cui è cominciato il nostro percorso, che la Nazionale Femminile può aspirare al Top dell’Hockey Internazionale e dare un contributo di visibilità al nostro Sport in ambito nazionale.
Sapendo poi di essere il gruppo della Nazionale Femminile che ha ottenuto i migliori risultati in campo internazionale nella storia della nostra Federazione, riteniamo che l’interruzione del Progetto in questo momento avrebbe provocato una grave perdita del lavoro fatto in questi anni ed in futuro potrebbe seriamente compromettere il processo di crescita della Nazionale e del movimento hockeistico Femminile italiano.
“Nella speranza di una visione condivisa da parte degli amanti dell’Hockey, delle Società, dei Dirigenti e di tutti i tifosi, Noi continueremo a credere in azzurro.”
f.to
La Nazionale Femminile