L’inglese Justin Rose, con uno sprint di 63 (-7) colpi e lo score di 201 (67 71 63, -9) ha raggiunto Jim Furyk (201 – 66 66 69) in vetta alla classifica del WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships (mini circuito mondiale), che termina sul percorso South (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. Ancora una giornata poco favorevole a Francesco Molinari che, con il secondo parziale consecutivo di 74 (+4), è sceso dal 46° al 58° posto con 217 (69 74 74, +7).
Ha tenuto l’irlandese Shane Lowry, terzo con 203 (-7) e con buone speranze di partecipare alla lotta per il titolo, mentre anche se sono al quarto posto con 205 (-5) dovranno sicuramente affidarsi a un giro di altissimo livello, avendo quattro colpi da recuperare, Bubba Watson, l’australiano Steven Bowditch, l’inglese Ian Poulter e lo svedese Henrik Stenson.
Dopo una buona partenza, ha rallentato il nordirlandese Graeme McDowell, ottavo con 206 (-4), e sono fuori gioco Rickie Fowler, 15° con 209 (-1), e Jordan Spieth, 17° con 210 (70 68 72, par), che non è riuscito per la seconda volta consecutiva a scalzare dal trono mondiale il nordirlandese Rory McIlroy, sebbene fermo per un infortunio alla caviglia. Non era facile, perché in entrambe le occasioni avrebbe avuto necessità di un successo, ma sicuramente lo si attendeva almeno a competere con i primi. Spieth ha la compagnia di Webb Simpson, di Patrick Reed e dello spagnolo Sergio Garcia.
In grigio le prestazioni di altri concorrenti che avevano buon credito alla vigilia come Dustin Johnson e Zach Johnson, 26.i con 211 (+1), Matt Kuchar, l’australiano Adam Scott, il tedesco Martin Kaymer e il sudafricano Charl Schwartzel, 33.i con 212 (+2), e l’altro sudafricano Louis Oosthuizen, 45° con 214 (+4).
Stesso score di Molinari anche per Phil Mickelson, che forse comincia ad accusare il peso di una carriera brillante ma dispendiosa, per il thailandese Thongchai Jaidee e per il giapponese Hideki Matsuyama. Un colpo in più per l’irlandese Padraig Harrington, 63° con 218 (+8).
Non ha avuto tentennamenti Justin Rose, in risalita dall’ottava posizione con sette birdie senza bogey. Jim Furyk, invece, ha girato in 69 (-1) colpi con tre birdie e due bogey, ma nel finale ha faticato per evitare di perdere la leadership salvandosi da un paio di bogey con ottimi putt. Comunque è scemato il vantaggio di quattro colpi che aveva dopo 36 buche.
Francesco Molinari era sotto par dopo 14 buche (-1 con due birdie e un bogey), ma all’improvviso gli si è spenta la luce e ha lasciato sul campo cinque colpi in tre buche con bogey alla 15ª e alla 17ª e un “8” alla 16ª (par 5). Il montepremi è di ben 9.250.000 dollari con prima moneta di 1.570.000 dollari.
PGA TOUR: NELLA STABLEFORD AL COMANDO J.J. HENRY – Continua a cambiare la classifica nel Barracuda Championship (PGA Tour) dove il nuovo leader è J.J. Henry con 41 punti (13 11 17). Sul percorso del Montreux Golf & Country Club, a Reno in Nevada, si gioca con una inconsueta formula stableford modificata, dove si assegnano cinque punti per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e si perde un punto per un bogey e tre per un doppio bogey e altro di peggio.
Sono saliti al secondo posto con 40 David Toms (13 9 18) e lo svedese Jonas Blixt (12 12 16) e, in torneo di questo tipo, possono pensare al titolo anche Robert Garrigus, quarto con 37, Patrick Rodgers, quinto con 35, Steve Flesch, sesto con 34, Andres Gonzales e il sudafricano Retief Goosen, settimi con 33.
Henry ha realizzato 17 punti con nove birdie e un bogey. Toms di punti ne ha assommati 18 con dieci birdie e due bogey e Blixt ne ha mesi a segno 16 con un eagle, sette birdie e tre bogey. Il montepremi è di 3.100.000 dollari con prima moneta di $ 558.000.