…. Attendo con ansia Marsili-Diaz”
Musicista, regista cinematografico, titolare della TM Promotion, società di promozione di eventi e comunicazione, tutto questo è Federico Zampaglione. In questo momento la TM Promotion sta collaborando con la OPI 2000 di Salvatore Cherchi alla manifestazione di sabato primo agosto allo stadio comunale Vincenzo Cetorelli di Fiumicino imperniata sulla sfida tra Emiliano Marsili e Gamaliel Diaz per il vacante titolo silver dei pesi leggeri WBC. Ma quando è nata la passione di Zampaglione per la nobile arte? Chiediamolo a lui.

La boxe è una passione recente?
“No, è sbocciata quando avevo quindici anni. Ho praticato la boxe per diverso tempo, poi la musica mi ha portato via da tutto. Nell’ultimo decennio, però, io e la boxe ci siamo ricongiunti e posso dire che oggi è una delle mie più grandi passioni: la pratico, la guardo e la vivo.”
Ha detto che pratica la boxe. Con quale frequenza?
“Due o tre volte alla settimana. Faccio la normale routine di allenamento di un pugile, sparring compreso.”
Chi erano i suoi idoli pugilistici da adolescente?

“Amavo Mike Tyson ed ogni volta che combatteva mi alzavo di notte per guardarlo. Oggi mi piacciono Floyd Mayweather, Miguel Angel Cotto, Gennady Golovkin, Andre Ward, Guillermo Rigondeaux e tanti altri.”

E’ andato a Las Vegas per il combattimento tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao. E’ stato all’altezza delle sue aspettative?
“No, mi ha deluso. Ci si aspettava maggior concretezza, coraggio, fantasia ed aggressività da parte di Manny che invece è finito come gli altri nella trappola dell’astuto Floyd. Attendo con ansia di vedere Marsili-Diaz.”
Negli Usa prevale il concetto di sport-entertainment: nelle manifestazioni pugilistiche si esibiscono cantanti famosi, ballerine, artisti di vario genere. Le piace questo modo di promuovere la boxe e pensa che piacerebbe al pubblico italiano?
“Non c’è alcun dubbio che al pubblico italiano piacerebbero eventi curati e con un gran livello di spettacolarità. Il modo in cui i combattimenti  vengono proposti in Italia è spesso deludente. Sono nello show-business da quando avevo 19 anni e a queste cose faccio parecchio caso.”

Ufficio stampa