L’élite mondiale si da appuntamento al Chambers Bay Golf Club, nei pressi di Washington, per l’US Open, il secondo major stagionale in programma dal 18 al 21 giugno con un montepremi di nove milioni di dollari. In campo Francesco Molinari, che torna a disputare un major, il 25° della sua carriera, dopo essere stato costretto a saltare il Masters essendo uscito in quel periodo dai top 50 del World Ranking. Sarà alla settima presenza nell’US Open, dopo cinque nel Masters, sette nell’Open Championship e sei nel PGA Championship. Il torinese arriva all’appuntamento in ottima forma e con le credenziali del secondo posto nell’Open di Spagna, del quinto nel BMW Championship e del terzo nel Memorial Tournament, che l’hanno fatto risalire al 43° posto della classifica mondiale.
Difende il titolo il tedesco Martin Kaymer, ma i grandi favoriti sono naturalmente il nordirlandese Rory McIlroy, in vetta al ranking, e Jordan Spieth, numero due a debita distanza, mentre non è tra i più gettonati Jim Furyk, sebbene sia il numero tre.
Dopo la deludentissima prova nel Memorial Tournament, sottolineata da un 85 (+13) peggior score sul giro in assoluto in carriera, Tiger Woods, che nel frattempo è precipitato al 195° posto nella graduatoria mondiale, si ripropone per l’ennesima volta cercando di tornare a un rendimento più consono al suo grande passato, ma il suo stato fisico e di forma è avvolto nel mistero.
Nella lista dei candidati al titolo trova sempre posto Phil Mickelson, che è andato a preparare il major la settimana scorsa nel FedEx St. Jude Classic. Il terzo posto lo ha sicuramente reso ottimista, ma in realtà è maturato con una prodezza nel turno finale, dopo i primi tre in cui non aveva fatto meraviglie. In linea generale, comunque, da qualche tempo il mancino di San Diego appare un po’ appannato.
In un torneo nel quale si confrontano praticamente i migliori giocatori in assoluto, tutti o quasi hanno le qualità per arrivare al titolo e la differenza spesso la fa la condizione del momento. Da seguire Bubba Watson, Dustin Johnson, Rickie Fowler, Keegan Bradley, Patrick Reed, Zach Johnson, Matt Kuchar, l’inglese Justin Rose e il giapponese Hideki Matsuyama. Non sono al top, ma hanno tanta classe per poter sopperire, gli australiani Adam Scott e Jason Day, lo svedese Henrik Stenson, lo spagnolo Sergio Garcia e il sudafricano Louis Oosthuizen. Sono stati piuttosto in ombra ultimamente, e probabilmente posso aspirare solo a qualche buon piazzamento, gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald, il nordirlandese Graeme McDowell e i sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel.
All’indomani del successo nel Masters Jordan Spieth ha accusato qualche battuta a vuoto, del tutto comprensibile dopo tanta adrenalina, ora però sembra aver ricaricato le batterie. E’ giunto sul percorso di gara con un certo anticipo: “Nel 2010 – ha detto – ho giocato al Chambers Bay l’US Amateur, ma non ho fatto molta strada e del tracciato avevo dei ricordi sbiaditi. Qui vicino, al Gold Mountain Golf Course, ho vinto l’US Open Junior e comunque questa zona mi evoca belle sensazioni. Ho già effettuato due giri completi del campo in allenamento e l’ho studiato a fondo. Mi piace molto il layout e penso che, per le dimensioni e le difficoltà dei green e di tutto il percorso in generale, sicuramente sarà una bella sfida”.
Nel primo giro Francesco Molinari partirà dalla buca 1, alle ore 8,17 locali insieme ad Henrik Stenson e a Brandt Snedeker. Dallo stesso tee, ma alle ore 14,17, il via per Jordan Spieth, Jason Day e Justin Rose e, alle ore 14,28, per Tiger Woods, Rickie Fowler e Louis Oosthuizen. Alle ore 8,28, dalla buca 10, inizieranno Rory McIlroy, Martin Kaymer e il dilettante coreano Gunn Yang, vincitore dell’ultimo US Amateur.
Il torneo in TV – L’US Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky sul canale Sky Sport Plus HD con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 18 giugno e venerdì 19, dalle ore 22 alle ore 5; sabato 20, dalle ore 21 alle ore 4; domenica 21, dalle ore 21 alle ore 4,30. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e di Roberto Zappa.
Le dirette saranno anticipate di 30 minuti dal Studio Golf, nelle prime due giornate su Sky Sport Plus HD e nelle ultime due su Sky Sport 1 HD. Conduce Francesca Piantanida, partecipano Silvio Grappasonni e Roberto Zappa.
TOYOTA JUNIOR WORLD CUP: ZENJIRO MATSUI LEADER, ITALIA NONA – Nella Toyota Junior Golf World Cup, iniziata all’Ishino Course (par 71) del Chukyo Golf Club, a Toyota City in Giappone, l’Italia è al nono posto con 215 (+2) colpi nella classifica a squadre e Zenjiro Matsui al primo con 67 (-4) in quella individuale.
Guidano la graduatoria per team con 206 (-7) colpi il Giappone (Ren Okazaki 67, Takumi Kanaya 68, Hayata Utsunomiya (75), Gaku Tsukamoto 71) e la Svezia (Tim Widing 67, Marcus Svensson 68, Felix Palson (73), Calle Hagstrom 71) che precedono Stati Uniti (208, -5), Canada, Corea e Sudafrica (210, -3), Norvegia (211, -2) e Cile (212, -1), mentre l’Italia (Zenjiro Matsui 67, Alberto Castagnara 73, Andrea Romano (81), Leonardo Bellini 75) è affiancata dalla Cina.
Nell’individuale Matsui condivide la leadership con Ren Okazaki, Tim Widing e con il cileno Joaquin Niemann. Hanno un colpo di ritardo Marcus Svensson, Takumi Kanaya, il coreano Jang Taehyeong e gli statunitensi Mason Overstreet e Chandler Phillips (68, -3). Al 34° posto Castagnara, al 48° Bellini e al 59° Romano. Accompagnano gli azzurri Giovanni Bartoli e Gianluca Crespi.
AMATEUR CHAMPIONSHIP: GIULIO CASTAGNARA QUINTO – Giulio Castagnara è al quinto posto con “meno 3” dopo il primo giro di qualifica dell’Amateur Championship, considerato un major per dilettanti e vinto nel 2009 da Matteo Manassero, che si sta disputando sui due percorsi del Carnoustie Golf Links (par 72) e del Panmure Golf Club (par 70) a Carnoustie, in Scozia con la partecipazione di 288 giocatori. I primi 64 classificati dopo 36 buche e i pari merito al 64° posto accederanno ai successivi match play.
La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due tracciati e Castagnara ha realizzato un 67 al Panmure. E’ in in vetta con “meno 7” l’inglese Alfie Plant (63 Panmure), seguito con “meno 5” dallo scozzese Grant Forrest (67 Carnoustie) e dal neozelandese Ryan Chisnall (67 C), e con “meno 4” dall’irlandese Jack Hume (68 C).
In campo altri sedici italiani dei quali sono in zona qualifica Philip Geerts (72 C) e Luca Cianchetti (72 C), 44.i con il par. Si trovano oltre Michele Cea (73 C), 73° con “+1”, Riccardo Michelini (72 P), 104° con “+2”, Lorenzo Scalise (75 C) e Filippo Zucchetti (75 C), 129.i con “+3”, Jacopo Vecchi Fossa (76 C), Federico Zuckermann (76 C) e Guido Migliozzi (76 C), 161.i con “+4”, Carlo Casalegno (75 P), Gianmaria Rean Trinchero (75 P) e Federico Zucchetti (75 P), 195.i con “+5”, Teodoro Soldati (76 P), 229° con “+6”, Paolo Ferraris (79 C), 246° con “+7”, Rocco Sanjust (80 C), 262° con “+8”, e Filippo Campigli (79 P), 269° con “+9”. Gli azzurri sono accompagnati dagli allenatori Giorgio Grillo e Marco Soffietti.
Undici giocatori vincitori da dilettanti di tale evento hanno poi ottenuto il titolo nell’Open Championship: Jack Nicklaus, José Maria Olazábal, Colin Montgomerie, Nick Faldo, Darren Clarke, Padraig Harrington, Henrik Stenson, Louis Oosthuizen, Ernie Els, Rory McIlroy e Sergio Garcia.