HAZELL SCOPRE IL PLAYGROUND DI PIAZZA DELL’UNITÀ: “UN POSTO FANTASTICO”
Pienone al playground di piazza dell’Unità, sotto uno splendido sole di primavera, per l’arrivo di Jeremy Hazell, certamente l’uomo adatto per presenziare alla “rinascita” di un luogo nato per richiamare a sé i ragazzi, per farli giocare, per metterli a contatto e farli socializzare. Esattamente quello che avevano in mente Quartiere Navile e Tper quando hanno deciso di rivitalizzare un angolo storico della pallacanestro bolognese, restituendolo alla sua funzione primaria.
Il giocatore della Granarolo, nativo di Harlem, ha un feeling particolare con i “campetti”: “E’ stato il mio primo modo di intendere il basket, e tuttora fa parte della mia cultura. L’estate scorsa facevo parte del team Ooh-Way, la squadra che ha vinto il torneo estivo EBC al mitico Rucker Park, e con me c’era Hardy, che da Bologna era appena tornato. E quando torno a casa vado sempre a cercare quell’atmosfera”.
Nel centro di piazza dell’Unità, su quel parquet incastonato tra gli alberi nel cuore della Bolognina, l’ha respirata per oltre un’ora, divertendosi insieme a una sessantina di ragazzi che hanno giocato con lui e l’hanno applaudito, insieme a tanti tifosi e ai passanti incuriositi, quando ha deciso di fare qualche “numero” da playground per dar loro la carica giusta. “Il posto è magnifico, in piena città, in questo angolo di verde ti appare all’improvviso come un sogno. Spero davvero che sempre più ragazzi vengano a coltivarci la loro passione per il basket, come ho fatto io ad Harlem”, spiega Jeremy sorridendo.
Un appuntamento a cui non potevano mancare quelli che hanno fortemente sostenuto questo progetto: il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara, insieme a Giuseppina Gualtieri, presidente di Tper, e a rappresentare la Virtus, che di questo quartiere si sente fortemente parte, il vicepresidente Claudio Albertini e il consigliere delegato Alessandro Crovetti.
Tutti intorno a uno che ha vinto sul cemento del Rucker Park, e che oggi ha scoperto quello di piazza dell’Unità. Ed è stata, assicura, una piacevolissima scoperta.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Virtus Pallacanestro Bologna