Nell’ultimo periodo si è scatenata una grande battaglia sulle piazze auliche della Città e anche la Turin Marathon ne è stata coinvolta.
Noi vogliamo ricordare che l’arrivo della Turin Marathon, in piazza Castello, fa data a venticinque anni fa e, in molti casi, è servito a segnare dei miglioramenti strategici ad esempio ha stimolato e contribuito per eliminare il parcheggio in piazzetta Reale. Basta chiedere all’allora Soprintendente Lino Malara.
Noi siamo stati premiati, in più occasioni, da grandi riviste internazionali come la città e  la maratona che lavorano in difesa dell’ambiente, nel rispetto della natura e dell’impronta zero. Immediatamente dopo il passaggio dell’ultimo concorrente le strade vengono aperte e pulite, le piazze entro il giorno dopo vengono lasciate com’erano prima della manifestazione.
Da sempre siamo stati alleati con le soprintendenze per le battaglie contro i graffiti per contribuire al miglioramento dell’immagine della città.
Questo assalto alla Turin Marathon, oltre al danno d’immagine procurato, ci crea una preoccupante attenzione tale da non capire più quale sia lo scopo.
Noi ce la mettiamo tutta ma è sempre più dura.
Organizziamo grandi eventi, attrazione e turismo, televisione, solidarietà, immagine e quant’altro ma, forse perché le cose sono molto gradi, qualcuno pensa che siamo ricchi e stupidi e quindi si sentono autorizzati a prenderne una parte.
Nel mondo, attorno a quelli come noi, si crea gruppo per fare aggregazione e per far crescere i numeri in modo esponenziale. Mentre in Germania ci sono venti maratone in Italia ce ne sono sessanta, le mezze maratone, poi, non si contano più, ecc…
In Germania che corrono una maratona sono 120.000, in Italia non raggiungiamo i 40.000.
Adesso anche altri hanno scoperto che la corsa e la pratica sportiva di massa possono ridurre i costi della sanità. In mancanza di strategie ne vedremo delle belle.

Turin Marathon