La Cinque Muliniin scena nel weekend, il 14 e 15 febbraio a San Vittore Olona alle porte di Milano è più che mai la gara di cross internazionale più quotata e blasonata, l’unica con il pubblico delle grandi occasioni.

Una classica che resta nel cuore con un’introduzione – il sabato 14 – dedicata ai giovani e giovanissimi – poi domenica 15 è il giorno della prova per i campioni.

Una gara perfetta per i giovani

Di questa gara ha un bellissimo ricordo Stefano Baldini, anche perché lha corsa subito dopo loro olimpico. Stefano ci regala qualche consiglio e dritta sulla campestre che cade proprio nel weekend di San Valentino. È una gara per i giovani – ci racconta – di nicchia in senso eccellente e di grande tradizione, una cross molto sentita soprattutto in Lombardia dove la parte giovanile è per fortuna molto attiva.

Piccoli campioni crescono anche qui: Diciamo di si perché io la Cinque Mulini me la ricordo bene, – racconta il campione che oggi è responsabile tecnico del settore giovanile FIDAL – è una gara che ho vinto nell88 nella giovanile allievi under 18. Già mi muovevo bene a quel tempo e partecipavo ad eventi di un certo livello. Questo tipo di gare erano quotate e, mentre oggi i ragazzi possono gareggiare più frequentemente con i più grandi, allora si cercavano le gare importanti per confrontarsi proprio con i più forti.

Occhio al fondo

È uno dei cross più quotati la gara di San Vittore Olona, tutta su sterrato: Ho un bel ricordo perché lho corsa poi nellinverno 2005, subito dopo loro olimpico (ad Atene, nella maratona ndr) e davanti ad un bel pubblico, quello delle grandi occasioni. Tutto questo calore e la bella accoglienza è stata una sorpresa per me, anche perché non avevo gareggiato moltissimo dopo lOlimpiade.

Il terreno probabilmente sarà ghiacciato la mattina presto, consigli in corsa già che ci siamo, spiega con generosità il tecnico Baldini : Con il passaggio delle persone diventa molto più calpestato e fangoso quel terreno inizialmente ghiacciato. Quindi bisogna tenerne conto.

La sera prima, la preparazione e il recupero

E ancora: Il consiglio che posso dare per questa gara, per i Master, che partono alla mattina presto, è quello di curare la cena della sera precedente e la colazione la mattina della gara, che è un bellimpegno per il fisico, dove il dispendio energetico è alto. Per questo serve una colazione completa e bilanciata 40 30 30 e un presport unora prima della gara, che ci fornisca lenergia pura di cui abbiamo bisogno. Invece per chi non gareggia presto ma un po più in là nella giornata, lideale è fare uno spuntino a metà mattina. Molto importante anche il recupero post gara: lo dico sempre che è importante come l’allenamento!.

Le scarpe giuste

Anche se si tratta di 10 km, è una gara impegnativa dal punto di vista dello sforzo fisico e muscolare, – continua Baldini – ci vuole del tempo per recuperare. Ma non basta. Serve anche la scarpa giusta: per i Master quelle da trail vanno bene, soprattutto se non sono abituati alle scarpe chiodate. Le consiglio anche perché essendo una gara popolare ci sono diversi tipi di partecipanti. Per chi è abituato ai chiodi vanno bene quelli di 12mm, non più lunghi perché potrebbero dare fastidio, soprattutto quando si passa attraverso i mulini, dove ci sono sassi e ghiaia.

Scarpe giuste dunque: La raccomandazione è quella di indossare una scarpa protettiva, con una suola più gommata rispetto a quella da pista per una maggiore stabilità, soprattutto quando ci si ritrova a dover fare i conti con un terreno usurato, dove sono già passati gli altri.

L’abbigliamento

E infine per l’abbigliamento come si fa? Non serve troppo pesante, io non mi coprivo molto: riscaldante per le gambe è ideale, magari con i gambali compressivi per i polpacci, ottimi per la circolazione. Sopra consiglio un intimo a manica lunga e i guanti, se fa un po più caldo anche un intimo a manica corta.

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