“Chi inizia bene impara a migliorare chi inizia male impara a…..sbagliare!!”
Questa è la frase che più mi è rimasta nella memoria del mio tennis adolescenziale e proprio per questo ho deciso di affrontare, oggi, questa tematica. Nel mio (ancora giovane) percorso da maestro ho sentito di frequente i miei atleti continuare a ripetersi frasi del tipo “ la prendi dietro!” “ sei in ritardo!” “ perché non la prendi più in avanti!”. Imperativi usati frequentemente contro se stessi per cercare di far capire al nostro cervello quello che bisogna fare ma che nella realtà dei fatti, molto spesso, non si fa mai.
Con il passare del tempo, questi feedback (consigli) diventano dei veri e propri “credo” che si installano nella testa del giocatore e lo portano a credere che quello è l’errore più grande che loro commettono. Ma…… è davvero quello l’errore oppure c’è qualcosa di più? Molto spesso la maggior parte dei tennisti, immersi nelle proprie auto-correzioni, scoprono la conseguenza ma non la vera causa del problema.
Proprio per questo, nella tematica odierna desidero affrontare con voi maestri una delle principali cause dello scarso timing , cercando di risolvere molte delle problematiche a sfavore dei vostri allievi attraverso un gioco: IL GIOCO DELLE STATUE.
Questo titolo, dato in maniera così scherzosa, serve per far ben comprendere ai miei atleti la corretta POSIZIONE ATLETICA ( chiamata anche POSIZIONE DI PARTENZA) da ottenere qualche istante prima l’impatto dell’avversario. Immaginiamo, ora, tre diverse figure geometriche: IL RETTANGOLO, IL QUADRATO e IL TRIANGOLO.
Nella prima foto rappresento la figura geometrica del RETTANGOLO. Qualsiasi maestro ma anche semplicemente appassionato di tennis, capisce perfettamente che questa non è propriamente la posizione migliore per partire: base d’appoggio molto stretta, scarso equilibrio e busto in linea con tutto il resto del corpo.
Insomma, la postura del corpo esprime tutto tranne la cosa più importante per una corretta posizione atletica: l’ aggressivita’!
Al contrario, la posizione che ottengo nella seconda immagine potrebbe sembrare, agli occhi dei meno esperti, la più corretta da mantenere: IL QUADRATO. Analizzando attentamente i particolari di questa postura notiamo come è sicuramente più aggressiva della prima. Base ampia degli appoggi, busto leggermente inclinato in avanti e piegamento degli arti inferiori sono sicuramente dei punti a vantaggio di questa posizione atletica.
MA…. RISULTA ESTREMAMENTE ESAGERATA PER IL NOSTRO OBIETTIVO!!
Infatti la base d’appoggio è TROPPO ampia e gli arti inferiori sono TROPPO piegati. Tutto ciò non permette di certo una partenza reattiva ed esplosiva per poter raggiungere al meglio la pallina in arrivo.
QUINDI….
IL TRIANGOLO risulta essere la POSIZIONE DI PARTENZA ideale al fine di ottenere maggiore equilibrio e reattività. Analizziamo insieme quali sono i punti principali di una corretta posizione atletica:
AMPIEZZA DELLA BASE D’APPOGGIO
(appena oltre la linea delle spalle)
PIEGAMENTO DEGLI ARTI INFERIORI
( 115 gradi circa)
LINEA DI GRAVITA’
(all’interno della base d’appoggio)
POSTURA DELLA SCHIENA
(busto leggermente inclinato in avanti)
POSIZIONE DELLA TESTA
(in linea con il tronco e orizzontalità dello sguardo)
IMPUGNATURA
ASSETTO BRACCIO/RACCHETTA
DECONTRAZIONE MUSCOLARE
(arti superiori flessi e vicini al tronco)
Grazie a questa posizione molti problemi di timing e di impatto sulla pallina vengono eliminati semplicemente perché si è più pronti, si parte prima e si arriva…..prima!
Il gioco delle statue nell’insegnamento della corretta posizione atletica suscita tanto divertimento e interesse soprattutto nei bambini che provano ad imitare le forme geometriche rendendosi conto loro stessi quale sia la più consona al gioco del tennis.
Arrivederci al prossimo articolo!
“Non aspiravo ad essere bravo nello sport.
Essere un campione era abbastanza per me”
Fred Perry
Tiziano De Tommaso
Maestro Nazionale FIT
Sito Internet www.tenniswinnergame.com