SULL’AZIONE DELL’ARTO NON DOMINANTE NEL COLPO DEL DIRITTO
Ciao Maestri,
Prima di tutto colgo l’occasione per ringraziarvi della visita su tenniswinnergame.com. Sono sicuro che non siete atterrati in questa piattaforma per caso. All’interno del blog, in questi articoli si affronteranno tutti i maggiori dubbi che noi maestri abbiamo riguardo il nostro lavoro e si analizzeranno in maniera approfondita le soluzioni “su misura” per ciascun allievo.
Spero che quello che leggerete apporti un “valore aggiunto” a tutti quei maestri che vorranno mettersi alla prova e continuare ad aggiornarsi in questo meraviglioso mondo: il mondo del tennis. L’obiettivo che mi sono prefissato tramite questa nuova avventura è quello di rendere il tennis davvero alla portata di tutti, per questo ci saranno prossimamente anche dei post nei quali si parlerà di tennis a 360 gradi. Non solo tecnica e tattica, quindi, ma anche e soprattutto aspetti mentali, nei quali qualunque maestro potrà riconoscersi e (perché no) aggiungere qualche tassello prezioso accanto alle proprie competenze.
All’interno di ciascun post troverete delle “chicche” e dei veri e propri “segreti” riguardo i giusti movimenti da compiere all’interno del rettangolo di gioco. Molti di voi proveranno, sin dai primi articoli, a “sperimentare” quanto letto con gli allievi all’interno dei vostri Club e…. se avete dubbi, non esitate nel contattarmi!
Nel presentarvi la corretta biomeccanica dei colpi farò sempre riferimento agli atleti di alto livello. Infatti, come sapete, tutte le correzioni e le eventuali modifiche ai colpi dei nostri allievi vengono fatte prendendo attentamente in considerazione un modello di riferimento, chiamato modello di prestazione.
Dopo questa introduzione ( a mio parere doverosa), oggi vorrei parlarvi dell’importanza dell’arto non dominante nell’esecuzione del colpo del diritto. Vedrete con i vostri occhi come, la giusta tecnica nell’utilizzo dell’arto non dominante venga curata in tutti i suoi piccoli particolari.
L’arto non dominante viene definito come “l’arma letale” dai tennisti professionisti poiché il suo utilizzo è determinante al fine della corretta esecuzione del diritto sia a livello coordinativo che a livello di velocità impressa sulla pallina.
Di fatto, l’arto non dominante, svolge due importanti funzioni in FASE DI PREPARAZIONE:
1) AZIONE DI STABILITA’ ED EQUILIBRIO: (vedi foto 1)
Soprattutto quando si è in open stance ( posizione aperta), bilancia il mancato appoggio della gamba anteriore favorendo l’equilibrio. Anche quando si è in neutral stance (posizione neutrale) fornisce un ulteriore vantaggio sotto il profilo dell’equilibrio e della stabilità.
2) ACCUMULO DI ENERGIA ELASTICA: (vedi foto 2)
Creando un importantissimo angolo di separazione che è quello tra spalle e anche. Mentre le spalle ruotano di 120 gradi, le anche ruotano di 90. Questo produce un angolo di separazione di 30 gradi, importantissimo durante la fase di accelerazione e di impatto.
Terminata la fase di preparazione, durate la FASE DI ACCELERAZIONE l’arto non dominante si dispone perpendicolarmente alla rete e davanti al corpo creando i presupposti per la corretta accelerazione della testa della racchetta.
Durante l’IMPATTO e il FINALE del movimento, l’arto effettua un’altra importantissima fase che è quella della RITRAZIONE. (vedi foto 3)
Di fatto, esso, si avvicina al corpo diminuendo il momento d’inerzia, favorendo la rotazione del tronco.
Come avrete notato, per fare un’attenta analisi di un singolo particolare del vostro colpo, dovete soffermarvi su queste quattro fasi, uniche per qualsiasi abilità tecnica:
1) FASE DI PREPARAZIONE
2) FASE DI ACCELERAZIONE
3) IMPATTO
4) FINALE
Scomponendo così il vostro particolare e mettendolo all’interno di ciascuna fase, troverete il vero segreto che si cela dietro di esso. Questo piccolo pensiero racchiude in se tutta la mia filosofia di allenamento nella quale dalla situazione globale, si scende progressivamente sul particolare e sul dettaglio riuscendo ad osservare ciò che all’occhio meno attento sfugge.
Concludo tenendo fede alla promessa che avevo fatto nel titolo odierno che è quella di svelarvi il “segreto” che non tutti i maestri sanno sull’azione dell’arto non dominante nel colpo del diritto.
Se vi soffermate sulla prima immagine , noterete come l’arto non dominante sia disposto parallelamente alla rete durante la FASE DI PREPARAZIONE. Questo permette di accumulare energia elastica che poi andrà rilasciata sulla palla al momento dell’impatto. Per atleti che sono in fase di perfezionamento e specializzazione, questo piccolo consiglio risulterà utilissimo per risolvere dubbi o problemi che hanno frequentemente riscontrato nel loro gioco. Al contrario, durante la fase di avviamento e pre-perfezionamento rotazione pelvica e rotazione interna del braccio sono elementi di forte squilibrio. Quindi questo espediente risulta essere controproducente al fine di una corretta esecuzione tecnica. In queste due fasi, infatti, è importante l’equilibrio ed il trasferimento del peso del corpo in avanti. Di conseguenza, durante la fase di preparazione, è fondamentale che gli allievi mantengano subito l’arto non dominante rivolto verso la pallina in arrivo e non parallelo alla rete.
Provate a dire al vostro allievo di tenere l’arto non dominante parallelo alla rete e noterete sin dai primi colpi come il suo tennis prenderà tutta un’altra…… velocità!!
“Non aspiravo ad essere bravo nello sport.
Essere un campione era abbastanza per me”
Fred Perry
A cura di
Tiziano De Tommaso
Maestro Nazionale FIT
TIZIANO DE TOMMASO
Nasco a Modena il 10 Luglio1988.
L’amore per questo sport è stato il valore che più ha fatto la differenza nella mia carriera da giocatore.
A livello under 14 riuscivo a vincere partite contro avversari di gran lunga superiori alla mia bravura a causa della mia grande determinazione, spirito di sacrificio e voglia di lottare in campo. Sono queste le armi che mi hanno fatto crescere nel corso degli anni e che, in parte erano già dentro di me.
Ho partecipato a numerosi tornei all’estero ottenendo la 656esima posizione nel ranking ETA e la 1525esima posizione nel ranking ITF under 18.
La consacrazione di tale periodo è stata la partecipazione ad uno dei 5 tornei più importanti e rinomati al mondo a livello Juniores: il “Bonfiglio” Livello “A” di Milano. In questo torneo, insieme ai 4 Grand Slam, giocano i migliori juniores a livello internazionale ed è palcoscenico importante per le generazioni future del tennis professionistico.
Dall’Agosto 2014 rivesto il ruolo di co-responsabile del settore “osservati” del Tennis Club Riccione. Una nuova e stimolante avventura che, già da questi primi mesi più che positivi, mi sta mettendo alla prova con una realtà completamente diversa dalla precedente.
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