Al via il progetto “Tutto parte dalla conoscenza, regoliamoci”, un accordo triennale per la formazione e la prevenzione contro il match fixing dedicata ai 22 club della seconda divisione

La conoscenza è l’arma migliore contro chi gioca sporco. Ecco perché formazione e prevenzione sono alla base del progetto voluto dalla Lega Serie B “Regoliamoci. Le regole del gioco pulito” presentato oggi a Milano e realizzato in collaborazione con Sportradar, società leader nell’analisi dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing attraverso i più sofisticati sistemi di monitoraggio.

Un percorso formativo di tre anni strutturato nei dettagli, che partirà il 4 febbraio con il Bari per volontà comune del club e della Lega, e coinvolgerà, tappa dopo tappa, tutto il mondo della Serie B, dalla prima squadra alle selezioni giovanili, dallo staff tecnico ai dirigenti dei 22 club.

La Lega Serie B prosegue con il suo lavoro silenzioso, quotidiano e costante su un tema che per noi rimane centrale, come la credibilità del sistema. Non trascuriamo la stretta attualità e lavoriamo ogni giorno per consegnare ai nostri tifosi uno spettacolo gradevole sportivamente ma credibile eticamente. Non vogliamo affrontare l’argomento quando occupa gli spazi della cronaca, ma vogliamo fare prevenzione” ha detto il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, nel corso della presentazione del progetto.

C’è bisogno di una risposta di tutti i soggetti coinvolti, che è fondamentale per garantire credibilità a questo sistema. Nessuno ha piacere ad accendere la tv o andare allo stadio sapendo che c’è qualcosa di equivoco. Come Lega di B e come club stiamo facendo tanti sforzi per responsabilizzare tutte le strutture che caratterizzano il nostro processo sportivo. Pensavamo, in futuro, di chiedere il supporto e la collaborazione anche gli arbitri. Certo con Sportradar arriviamo per ultimi, dopo gli accordi già conclusi con Lega Pro e Serie A ma questo non crea imbarazzo. Ora il sistema calcistico ha ricompattato tutti i suoi fronti e siamo soddisfatti di questo impegno comune che è presupposto per l’efficacia del controllo e del contrasto. Non c’è riforma dei campionati, non c’è tecnologia che tenga se non si parla di credibilità del nostro sistema: senza questo non c’è tutto il resto” ha concluso il presidente Abodi che all’interno del suo intervento ha anche auspicato il sequestro cautelativo e la confisca dei beni per chi sbaglia e un supporto alle concessionarie di scommesse autorizzate dagli operatori illegali e irregolari.

L’accordo tra la Lega Serie B e Sportradar ha aggiunto il direttore generale della Lega Serie B Paolo Bedin “viaggia in parallelo con quello con Uefa e ci permette di essere informati in modo preventivo sulle situazioni anomale”. “Non solo la combine, ma anche il semplice allarme è fondamentale: il fatto di avere preventivamente la spia che si accende, è un modo per lavorare sulla prevenzione. Vogliamo prevenire qualche pagina nera del nostro calcio”.

Le iniziative – Ogni squadra parteciperà a una serie di incontri formativi sul tema delle manipolazioni dei match e delle frodi sportive. Grazie a questo progetto, giocatori, dirigenti e addetti ai lavori impareranno a capire a fondo le dinamiche dei possibili tentativi di frode, che cosa si rischia in caso di coinvolgimento diretto, quali sono le tecniche che le organizzazioni criminali utilizzano per avvicinare i tesserati: una sorta di lezione di “autodifesa” resa ancora più efficace grazie alla visione e all’analisi di episodi realmente accaduti, tratti dall’esperienza internazionale degli analisti di Sportradar.

Il tour “Regoliamoci: per le regole del gioco pulito” sarà condotto dall’avvocato Marcello Presilla, Responsabile per l’Italia di Sportradar AG, la società che garantisce, attraverso i suoi sofisticati sistemi di controllo, il monitoraggio dei flussi di scommesse su tutte le partite di Serie B e Serie A dei 54 Paesi UEFA. Insieme a lui ci sarà l’avvocato penalista Guido Camera, legale che assiste la Lega Serie B, quale parte lesa, nei procedimenti penali di Cremona, Bari e Napoli.

Non è importante chi ha iniziato prima, è importante il richiamo all’unità. L’intero movimento calcistico combatte pratiche di gioco che portano distruzione nello sport. – ha chiarito Presilla – Non c’e soltanto il calcio nel mirino delle organizzazioni criminali: il match fixing fa guadagnare criminali internazionali, ma anche piccole organizzazioni. Il nostro monitoraggio è complesso: analizziamo non solo i dati delle scommesse, ma abbiamo anche i profili di questi uomini di sport che ci consentono di individuare con anticipo le mele marce, o soggetti che richiedono un livello di attenzione particolare. Davanti a situazioni anomale, informiamo rigorosamente le autorità sportive: per l’Europa alla Uefa, in Italia esistono anche accordi con la Lega Pro e la Serie A, facciamo lo stesso con gli altri sport. La Uefa ne dà informazione alla Figc, il cerchio si chiude con il coinvolgimento delle leghe interessate. Questi dati sono patrimonio solo di un determinato circuito di persone, perché il nostro lavoro di integrity si basa sulla riservatezza“.

“La raccolta mondiale delle scommesse sulla Serie B si aggira intorno ‎ai due miliardi per stagione, per una media di circa 5,2 milioni a match. Questi sono dati positivi, perché le scommesse si tirano indietro soltanto di fronte a due motivi, o lo sport in questione non tira, oppure è uno sport malato. Ecco perché è importante agire in ottica preventiva” – ha evidenziato Marcello Presilla. “Dal 2009 a oggi, grazie all’attenta analisi dei dati, abbiamo rilevato 1.749 match altamente sospetti di manipolazione su tutti gli sport. L’attività di formazione sul campo è fondamentale e dopo l’accordo con la Serie A, faremo lo stesso con i 22 club della Serie B, coinvolgendo settori giovanili e stavolta, anche le prime squadre, cosa che ancora non accade nella massima serie. Esamineremo anche le tecniche di approccio delle bande criminali nei confronti di atleti, arbitri e dirigenti e spiegheremo ai tesserati che le modalità di avvicinamento di un atleta che è un potenziale bancomat per un malfattore sono le più disparate. Tutto nasce dalla banalizzazione del match fixing: nessuno spaventa l’atleta, gran parte delle partite truccate si decide a cena, luogo per far cadere ogni barriera. L’atmosfera è informale, si creano amicizie e poi da lì si trovano partite truccate o segnali, che rivelano il match-fixing“.

Dal punto di vista numerico vengono monitorati 65mila match all’anno, 35mila solo di calcio. Il centro di analisi di Sportradar a Londra analizza 5miliardi di dati su base giornaliera: si tratta di un’attività continua, perché le scommesse non si fermano mai.

Già da tre anni, la Lega si è attivata a sostegno dell’integrità sportiva proprio attraverso il penalista di fiducia Guido Camera che ha incontrato tesserati e dirigenti in tutti gli spogliatoi delle squadre di Serie B, informandoli e spiegando i rischi del calcio scommesse. Come detto anche quest’anno l’avvocato affiancherà Sportradar negli incontri con i vari club in un’ottica di prevenzione del fenomeno: “Toccheremo vari argomenti – ha anticipato l’avvocato Camera dalle scommesse illecite all’obbligatorietà della denuncia, dalla responsabilità penale fino all’iniziativa della Lega per attaccare i patrimoni di chi si è reso responsabile di frodi. Ritengo poi importante aprire un dialogo con allenatori e team manager, ruoli tradizionalmente più a stretto contatto con i giocatori e che possono diventare sentinella e dissuasore di comportamenti sbagliati”.

Ufficio Comunicazione Lega Serie B