Per fare il salto nell’olimpo del basket nazionale sulle orme di suo padre “Rudy”. Questo l’obiettivo del talentuoso play gialloblu”.
Proseguendo nella linea “young” e grazie ai buoni rapporti già avuti in passato con la Vuelle Pesaro e che ha visto approdare “all’ermo colle” (Andrea Traini,Fabio Stefanini e Lorenzo Tortù), in cabina di regia, oltre al giovane Alessandro Zanelli,un talento nel ruolo ed al quale auguriamo una pronta guarigione, il back-up è rappresentato da Diego TERENZI ,nato a Pesaro il 23 Novembre 1995,play di 190 cm. di 82 kg. Considerato uno dei giovani più promettenti ed interessanti nel suo ruolo, con atleticità e pericolosità offensiva caratterizzata dal grande istinto del canestro,Diego è figlio dell’indimenticato “Rudy”, suo padre Rodolfo ha militato nella Scavolini Pesaro,Sutor Montegranaro e Goldengas Senigallia. Diego ha mosso i primi passi nella “Città di Rossini”,iniziando a giocare all’età di sei anni,grazie alla tradizione di famiglia, dove ha svolto tutta la trafila delle giovanili partecipando ai vari campionati under dov’è stato sempre un punto di forza dei biancorossi facendo parte tra l’altro del roster della prima squadra disputando nella Stagione 2013/2014 sette partite in A/1 per complessivi 26 minuti con 4 punti all’attivo ed esordendo nella vittoriosa trasferta di Pesaro ad Avellino (77-80) nell’Ottobre del 2013.Nel suo curriculum vanta diverse convocazioni con la Nazionale Under 16/18 e la partecipazione lo scorso anno al 3^ Campionato Mondiale 3 x 3 Under 18 con la maglia della Nazionale Italiana a Jakarta in Indonesia ed al prestigioso Torneo Internazionale di Roma nelle file della Stella Azzurra risultando uno dei migliori giocatori con quasi 15 punti di media. In estate il trasferimento a Recanati, un ulteriore passo al fine di acquisire maturazione ed esperienza in A/2 Silver in proiezione futura della sua carriera cestistica e sotto la sapiente direzione dell’head-coach pesarese Giancarlo Sacco. Nove le partite disputate per complessivi 89 minuti (9,53 di media) con 14 p. realizzati con il 30% da 2 e l’83% ai tiri liberi oltre a 13 rimbalzi e 3 assist, questi i numeri a tutt’oggi del play leopardiano di scuola Scavolini.
Diego com’è nato il contatto ,l’approccio con il Basket Recanati ?
“ Grazie al buon feeling, ai buoni rapporti, tra le società di Recanati e Pesaro, e che ha visto in passato transitare sul parquet leopardiano giocatori del calibro di Traini,Stefanini e Tortù ,avendo avuto in estate la richiesta da parte del Basket Recanati, ho accettato di buon grado trasferirmi nella città leopardiana al fine di acquisire esperienza e maturazione nel campionato A/2 Silver”.
Come ti trovi a Recanati ? (Città,squadra,ambiente).
“ Bene ! Società ottima,pubblico entusiasta,competente ed appassionato, grande intesa con i compagni di squadra e con lo staff. C’è quindi il clima ideale per lavorar bene e sono felice di aver fatto questa scelta”.
Com’è stato l’impatto con il Campionato A/2 Silver ?
“ All’inizio ho avuto delle difficoltà sul piano fisico anche se ho avuto esperienze lo scorso anno con la Scavolini misurandomi con giocatori americani. Piano piano mi sto inserendo. A livello tecnico mi aspettavo la Serie A/2 Silver difficile , ma lavorando con grande impegno e sacrificio e con l’aiuto dei miei compagni di squadra , ce la posso fare “.
Qual’è stato il tuo percorso di studi ?
“ Ho conseguito il diploma di geometra. Per il momento sono fermo con gli studi,ma è mia intenzione il prossimo anno iscrivermi alla Facoltà di Scienze Motorie all’Università di Urbino”.
I tuoi hobby,interessi nel tempo libero oltre al basket ?
“ Mi piace uscire con i miei compagni di squadra, leggere qualche libro, giocare alla playstation con il mio amico Galmarini, vedere la televisione e stare sui social-network per contattare i miei amici”.
Dopo aver perso l’imbattibilità esterna nel rocambolesco finale di Ferrara, arriva al “PalaCingolani” l’Andrea Costa Imola per un pronto riscatto. Diego un tuo giudizio in vista di questo match.
“ Più ripenso al finale di Ferrara e più mi saltano i nervi. Avevamo il match in pugno e l’abbiamo buttato via in maniera impressionante ! Con l’arrivo di Imola,che è una buona squadra e con un bravo allenatore,avremo la possibilità di rifarci,stando sempre concentrati,facendo una buona e solida difesa; inoltre avremo bisogno dell’aiuto del pubblico che fino ad oggi ci ha aiutato molto sia in casa che in trasferta”.
Diego,cosa farai da grande. I tuoi progetti,programmi,il tuo sogno nel cassetto ?
“ Da grande vorrei fare il giocatore di basket. Il mio sogno nel cassetto è oltre ad arrivare in Serie A ,cercare di fare lo stesso percorso cestistico di mio padre, che è stato il mio idolo sin da piccolo e lo sarà per sempre ! “.
Grazie DIEGO e noi Te lo Auguriamo di tutto cuore, facendoTi il più sincero in bocca al lupo per le tue fortune umane e professionali per la Stagione 2014/2015 con i colori gialloblu leopardiani nel Campionato Serie A/2 Silver !
Ufficio Stampa