CHALLENGE TOUR: A DUBAI RETROCEDONO TADINI, QUINTARELLI E DELPODIO
Il nordirlandese Graeme McDowell è in vetta con 67 (-5) colpi dopo in giro iniziale del WGC-HSBC Champions, quarto e ultimo appuntamento stagionale del World Golf Championships, il mini tour mondiale i cui tornei fanno parte del calendario di tutti i circuiti più importanti, e secondo dei quattro eventi delle Final Series, che concludono l’European Tour.
Sul percorso dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, il 35enne di Portrush con dieci titoli nel circuito comprensivi di un major, ma senza successi nel WGC, precede di due colpi gli statunitensi Rickie Fowler, Brandt Snedeker e Chris Kirk, il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Tommy Fleetwood e il sudafricano Tim Clark (69, -3). Ben undici concorrenti sono all’ottavo posto con 70 (-2): gli americani Jordan Spieth, Bill Haas e J.B. Holmes, gli inglesi Lee Westwood e Ian Poulter, lo svedese Henrik Stenson, l’australiano Adam Scott, il coreano Hyung-Sung Kim e i sudafricani Louis Oosthuizen, Dawie Van der Walt e Jaco Van Zyl. Al 19° con 71 (-1) lo statunitense Bubba Watson e il thailandese Thongchai Jaidee e al 28° con 72 (par) l’altro americano Jason Dufner e l’inglese Justin Rose. A metà classifica lo spagnolo Sergio Garcia, l’inglese Luke Donald e i sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel, 42.i con 72 (+2), e in bassa lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 71° con 78 (+6).
McDowell, partito dalla buca 10, ha infilato sette birdie in dodici buche, poi ha rallentato con due bogey: “Il vento ha cambiato completamente direzione – ha detto il leader – rispetto ai giri di pratica e quindi è divenuto tutto più complicato. Era importante tirare colpi diritti dal tee e questa, credo, sia stata la mia arma migliore, perché ho mancato un solo fairway. Se si finisce nel rough è difficile districarsi e raramente si può poi puntare al green. Comunque è uno dei campi più belli in cui abbiamo disputato un torneo del WGC, se non il migliore. Sette sotto par dopo dodici buche è stato un ottimo inizio, poi è arrivata qualche sbavatura, ma sono veramente molto soddisfatto”.
Tra gli ottanta concorrenti ammessi alla gara, divenuti 78 per il ritiro dell’americano Kevin Stadler e del canadese Graham DeLaet, non ha trovato posto Francesco Molinari, che era seconda riserva. Si è così interrotta la sua striscia di venti partecipazioni consecutive (e anche di almeno un italiano) a tali gare, che era iniziata proprio dalla stessa manifestazione a novembre del 2009 e che, peraltro, il torinese ha vinto nel 2010.
Il montepremi è di 8,5 milioni di dollari. Complessivamente nelle Final Series sono in palio 30,5 milioni di dollari, ai quali si aggiungeranno altri cinque milioni di bonus da dividere tra i primi 15 classificati nell’ordine di merito finale.
Il torneo su Sky – Il WGC HSBC Champions viene teletrasmesso il diretta, in esclusiva e in alta definizione dalla TV satellitare Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con i seguenti orari: venerdì 7 novembre, dalle ore 4,30 alle ore 9; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 4 alle ore 9. Repliche venerdì 7, alle ore 21 (Sky Sport 3 HD); sabato 8, alle ore 13,30 alle ore 21 (Sky Sport 2 HD); domenica 9, alle ore 15,45 (Sky Sport 3 HD). Commento Nicola Pomponi e di Roberto Zappa
CHALLENGE TOUR: SCENDONO LE QUOTAZIONI “CARTA” PER I TRE AZZURRI – Si sono notevolmente ridotte le speranze dei tre italiani in campo nel Dubai Festival City Challenge Tour Grand Fina (Challenge Tour) di conquistare una delle quindici ‘carte’ per l’European Tour 2015 che verranno assegnate al termine del torneo ai primi classificati nell’ordine di merito. Infatti, sul percorso dell’Al Badia GC (par 72) a Dubai, Alessandro Tadini è sceso dall’ottavo al 23° posto con 146 colpi (71 75, +2), Niccolò Quintarelli dal 24° al 34° con 149 (74 75, +5) e Matteo Delpodio dal 14° al 37° con 150 (72 78, +6).
Malgrado un giro piuttosto movimentato il cileno Mark Tullo è riuscito a mantenere il comando con 138 colpi (68 70, -6), ma è stato agganciato dal francese Edouard España (138 – 70 68). La coppia di testa è seguita dall’altro transalpino Benjamin Hebert, terzo con 139 (-5), dal gallese Oliver Farr, quarto con 140 (-4), dallo spagnolo Jordi Garcia Pinto e dall’inglese Andrew Marshall, quinti con 141 (-3).
Tullo è uno dei quattro giocatori che possono aspirare al titolo di miglior giocatore del Challenge Tour 2014, ma per sorpassare l’attuale leader, l’inglese Andrew Johnson, al momento 18° con 145 (+1), ha la sola chances di vincere e poi sperare che il rivale termini oltre il 30° posto. Degli altri tre pretendenti solo il coreano Byeong-Hun An, decimo con 143 (-1), è ancora in corsa, ma anche per lui dopo una sua vittoria sarà vincolante la posizione di Johnston, che potrà rimanere in vetta con un piazzamento tra i primi otto. Sono ormai fuori gioco l’inglese Sam Hutsby, quarto nella money list, che affianca Delpodio, e il tedesco Moritz Lampert, secondo, che è quasi in coda (42° con 151, +7). Da rilevare che quest’ultimo già da qualche mese gioca nell’European Tour, avendovi avuto accesso diretto dopo il terzo successo stagionale.
Per quanto concerne la corsa alle 15 ‘carte’ sono praticamente al sicuro i primi 12 nell’ordine di merito, mentre sono a rischio il gallese Oliver Farr (13°), l’inglese Jason Barnes (14°) e l’iberico Antonio Hortal (15°). Con l’attuale classifica, però, sono abbastanza tranquilli, perché i premi più sostanziosi andrebbero a giocatori che già sono avanti a loro. In ogni caso ci stanno mettendo del loro: Farr, come visto, è quarto, mentre Barnes e Horal sono 13.i con 144 (par).
Tullo ha recuperato la leadership con un eagle sull’ultima buca, dopo che ne aveva realizzato un altro insieme a tre birdie, tre bogey e a un doppio bogey (70, -2). España ha tenuto un’andatura simmetrica, nelle due metà del campo dove ha segnato in ciascuna un bogey e poi tre birdie nelle ultime tre buche (68, -4).
Tadini, dopo aver condotto 35 buche con due birdie e senza bogey (un birdie e 17 par nel turno d’avvio in 71, -1), ha commesso il primo errore alla 16 che non avrebbe avuto ripercussioni di peso se non fosse stato seguito da un triplo bogey sul green finale (75, +3). Stesso 75 per Quintarelli con un eagle, tre bogey e un doppio bogey e 78 (+6) colpi per Delpodio con un birdie, quattro bogey e un triplo bogey.
Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 60.085 euro destinati al vincitore e 39.900 al secondo classificato. Con una di queste due cifre qualsiasi concorrente fuori dai 15 può assicurarsi la ‘carta’.