GOLF – CHALLENGE TOUR

Un buon inizio per Alessandro Tadini, ottavo con 71 (-1), e per Matteo Delpodio, 14° con 72 (par) nel Dubai Festival City Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso dell’Al Badia GC (par 72) di Dubai, al termine della quale saranno assegnate 15 ‘carte’ per l’European Tour 2015 ai primi classificati dell’ordine di merito. Non è lontano neanche Niccolò Quintarelli, 24° con 74 (+2), che ha perso posizioni e colpi preziosi nel finale.

E’ al comando con 68 (-4) il cileno Mark Tullo, che ha distaccato con un birdie in extremis il terzetto alle sue spalle composto dal gallese Oliver Farr, dall’inglese Max Orrin e dal danese Lesse Jensen (69, -3). Al quinto posto con 70 (-2) l’inglese William Harrold e i francesi Edouard España e Benjamin Hebert, e all’ottavo, insieme a Tadini, gli inglesi Andrew Marshall, Dave Coupland e Jason Barnes, lo svedese Jens Fahrbring e lo spagnolo Alvaro Velasco.

Tullo ha alternato ottimo cose ad errori ed è venuto fuori uno score piuttosto vario con un eagle, sei birdie e quattro bogey, ma del quale non si può certo lamentare. Tadini è stato molto accorto e ha condotto il suo giro con un solo birdie, peraltro abbastanza redditizio, e con 17 par. Matteo Delpodio, dopo un birdie sulle prime nove buche, è incappato in una coppia di bogey nel rientro, ma è tornato in par con il secondo birdie di giornata. Molta altalena per Quintarelli che, dopo esser partito con due birdie, si è trovato un colpo sopra par alla quinta buca per un bogey e un doppio bogey. Ha ripreso vantaggio sul campo con due birdie a metà turno, ma in dirittura d’arrivo ha perso tre colpi, per altrettanti bogey, insieme a un piazzamento in alta classifica.

Per entrare tra i primi 15 dell’ordine di merito e conquistare la ‘carta’ Delpodio (27°) deve concludere entro il quarto posto, Tadini entro il terzo (per entrambi, però, l’ultima posizione utile comporta dei rischi) e Quintarelli occupare uno dei primi due.

Nella money list sono già nell’European Tour i primi 12 e sono, invece, attaccabili Oliver Farr (13°), Jason Barnes (14°) e Antonio Hortal (15°), ma tutti e tre hanno cominciato con il piede giusto. Infatti, come visto, Farr e Barnes sono tra i top ten, mentre Hortal affianca Delpodio.

Nella corsa al titolo di “re del Challenge Tour 2014” l’inglese Andrew Johnston, leader dell’ordine di merito con largo margine, può essere superato solo da quattro giocatori: dal tedesco Moritz Lampert, dal coreano Byeong-hun An, dall’inglese Sam Hutsby e da Tullo, ma tutti hanno la chance solo vincendo. Tuttavia non basterà, perché poi dovranno far i contri con il piazzamento di Johnston che, al momento, è 20° con 73 (+1). Tullo, in caso di successo, deve sperare che l’inglese termini oltre il 30° posto. Nevigano a vista gli altri tre pretendenti. An è nel gruppo di Delpodio, e sono sulla 32ª piazza con 76 (+4) Lampert e Hutsby. Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 60.085 euro destinati al vincitore e 39.900 al secondo classificato. Con una di queste due cifre qualsiasi concorrente fuori dai 15 può assicurarsi la ‘carta’.

STAGE 2 QUALIFYING SCHOOL IN SPAGNA CON 18 ITALIANI. C’E’ ANCHE RENATO PARATORE – Su quattro percorsi spagnoli si disputa lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour (7-10 novembre) al quale partecipano 18 giocatori italiani, undici provenienti dalla Stage 1 e sette ammessi di diritto. Si gioca sui tracciati del Las Colinas Golf & Country Club, ad Alicante, del Campo de Golf El Saler, a Valencia, del Lumine Golf & Beach Club, a Tarragona, e del Panoramica Golf & Sport Resort a Castellon. Sono iscritti 293 concorrenti, 191 provenienti dallo Stage 1 e 102 con i requisiti per passare direttamente alla seconda fase tra i quali figurano Lorenzo Gagli, Nicolò Ravano, Andrea Rota, Andrea Romano, Filippo Bergamaschi, Nino Bertasio e il dilettante Renato Paratore, oro individuale ai Giochi Olimpici Giovanili, che proverà a iniziare dal circuito maggiore la sua carriera tra i pro.

Gli altri hanno tutti superato lo Stage 1 con nota di merito particolare per Joon Kim, vincitore della prova svoltasi sul percorso del Circolo Golf Bogogno.

Saranno impegnati al Las Colinas G&CC Mattia Miloro, Stefano Pitoni, Nicolò Ravano, Andrea Rota e Cristiano Terragni; al Campo de Golf El Saler Raffaele Benatti e Andrea Romano; al Lumine G&BC Filippo Bergamaschi, Nino Bertasio, Giorgio De Filippi, Enrico Di Nitto (am), Lorenzo Gagli, Joon Kim e Federico Maccario; al Panoramica G&SR Alessio Bruschi, Nicolò Gaggero, Renato Paratore (am) e Paolo Terreni.

Il numero dei giocatori che saranno ammessi alla finale verrà annunciato dopo la conclusione del Dubai Festival City Challenge Tour Grand Final, in svolgimento nell’Emirato arabo.

La Final Qualifying dell’European Tour è in programma dal 15 al 20 novembre al PGA Catalunya, a Girona, sempre in Spagna, sulla distanza di 108 buche. I primi 25 classificati e i pari merito al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 15 per l’European Tour 2015.

LPGA TOUR: GIULIA SERGAS AL MIZUNO CLASSIC IN GIAPPONE – Giulia Sergas torna in campo nel Mizuno Classic (7-9 novembre, 54 buche), un altro dei tornei a numero chiuso del LPGA Tour che si svolge, con la partecipazione di 78 concorrenti, sul percorso del Kintetsu Kashikojima CC, a Shima-Shi in Giappone. Per la triestina, che non prenderà parte al Lorena Ochoa Invitational della prossima settimana (13-16 novembre), potrebbe essere l’ultima apparizione stagionale se non riuscirà ad ottenere i punti necessari per partecipare al CME Group Tour Championship (20-23 novembre) che chiuderà il circuito. All’evento, infatti, saranno ammesse le prime 72 classificate di una speciale classifica a punti maturata con quelli che ciascuna concorrente ha ottenuto in ogni gara durante l’anno, graduatoria in cui la triestina è 76ª.

Il Mizuno Classic, al quale hanno dato forfait quasi tutte le migliori giocatrici del tour compresa la coreana Inbee Park leader mondiale, potrebbe concedere una buona occasione a Stacy Lewis, numero due e ben intenzionata a riportarsi al comando del Rolex Ranking. Al via anche le nipponiche Ayako Uehara, Asako Fujimoto, Junko Omote e Momoko Ueda, le coreane Na Yeon Choi e Jiyai Shin, la taiwanese Yani Tseng, l’australiana Karrie Webb, la scozzese Catriona Matthew e la spagnola Beatriz Recari. Il montepremi è di 1.200.000 dollari.

Ufficio Stampa FIG