AGLI ITALIANI DI BASKET E INCANTA… L’EUROPA

Medaglia di legno per la compagine cestistica gialloblù. Ottimi risultati agli europei di maratona e ai mondiali di calcio a 5 per le rappresentative ASPMI, che annoveravano 5 elementi sabaudi

Sette giorni da protagonisti, sette giorni per ribadire la propria forza, anche in ambito continentale. L’ultima settimana ha visto gli atleti del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino impegnati su più fronti e il bilancio è ampiamente soddisfacente. In particolare, i piemontesi hanno preso parte ai campionati italiani ASPMI di basket 3 vs 3, tenutisi a Riccione, agli europei USPE di maratona, svoltisi a Graz (Austria), e ai mondiali di calcio a 5, disputati in Olanda. Di seguito, i resoconti dettagliati delle tre manifestazioni.

BASKET 3 VS 3

La squadra di pallacanestro del GSPM Torino chiude la rassegna nazionale ASPMI al quarto posto, ottenendo una platonica medaglia di legno (147 canestri realizzati e 180 subiti). A differenza dell’edizione precedente, che annoverava solamente tre compagini al via, quest’anno sono state addirittura cinque le rappresentative iscritte al torneo, che hanno dato vita a gare combattute fino all’ultimo secondo. I gialloblù, unitamente al team di Venezia, si sono presentati quasi con gli stessi effettivi presenti in occasione della prima edizione del campionato italiano, datata 2004. Probabilmente l’assenza di ricambio generazionale ha pregiudicato la conquista di un posto sul podio per ambedue le squadre, come sottolinea Gerolamo Cherchi, responsabile della compagine cestistica sabauda: «È opportuno sottolineare come due dei nostri quattro giocatori con i loro 52 anni fossero tra i più “esperti” in termini d’età dell’intera competizione (vinta da Riccione, ndr). La mancanza di giovani sostituti pone, purtroppo, grossi interrogativi sul futuro di questa disciplina all’interno del nostro Gruppo Sportivo».

MARATONA

Gli europei USPE di maratona, disputatisi a Graz domenica scorsa in una giornata soleggiata e con temperatura intorno ai ventidue gradi, hanno visto la partecipazione di venti rappresentative nazionali, per un totale di 125 atleti al via. La compagine azzurra era formata da sei podisti di talento, quali: Stefano Vismara (G.S. Bergamo e capitano della squadra), Alessio Ranfagni (G.S. Firenze), Daniele Semenzato (G.S. Venezia), Moreno Musetti (G.S. Carrara) e i torinesi Manuel Bonardi e Maurizio Marzullo. Questi ultimi, hanno vissuto la gara con fortune alterne; Bonardi ha chiuso la sua performance in circa quattro ore a causa di un problema fisico: «Sono partito bene -racconta l’atleta classe 1987-, mantenendo un ritmo molto controllato nei primi ventuno chilometri, con l’intenzione di finire in progressione sfruttando il buono stato di forma. Purtroppo, al ventiquattresimo chilometro un infortunio al ginocchio mi ha costretto allo stop prolungato per diversi minuti, facendomi concludere la maratona claudicante e con innumerevoli interruzioni dovute al dolore. Sono davvero rammaricato, perché per come si era messa la gara avrei potuto posizionarmi tranquillamente fra i primi trentacinque». Soddisfatto invece Marzullo, classificatosi 49° e autore della miglior prestazione azzurra: «Ho cercato di gestire al meglio le energie. Il percorso era abbastanza impegnativo, con diverse variazioni di ritmo, dovute a numerose curve e qualche saliscendi. Sono estremamente felice per la mia performance, anche se, purtroppo, la graduatoria a squadre non ci ha sorriso: due miei compagni hanno avuto problemi fisici che ne hanno condizionato la prestazione. In sostanza, è stata una bella esperienza, organizzata nei minimi particolari dai nostri omologhi austriaci». Per la cronaca, la vittoria in ambito sia maschile che femminile è andata a due maratoneti tedeschi.

CALCIO A 5

La rappresentativa italiana ASPMI ha preso parte alla trentaduesima edizione del “World Police Indoor Soccer Tournament”, disputata in Olanda. La compagine tricolore, composta da dodici giocatori, vantava tre elementi appartenenti al GSPM Torino: Alessio Colucci, Mirko Boaretto e il selezionatore Franco Caporusso. Proprio quest’ultimo, di ritorno dalla terra dei mulini a vento, racconta il cammino della squadra azzurra all’interno della rassegna internazionale: «Premetto che il regolamento del torneo ci ha penalizzato, in quanto le partite del gruppo eliminatorio duravano quindici minuti e le regole erano diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati: ad esempio, il retropassaggio al portiere era sempre consentito, non vi erano i falli cumulativi né, pertanto, i tiri liberi. Tuttavia, il nostro obiettivo minimo era quello di superare almeno il girone e l’abbiamo centrato, ottenendo tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta contro team provenienti da ogni angolo d’Europa (Romania, Francia, Russia, Spagna, Serbia e Macedonia)». La fase ad eliminazione diretta, però, ha sancito subito l’estromissione della selezione tricolore dal mondiale nei Paesi Bassi: «Abbiamo dovuto affrontare una corazzata come la Croazia, disputando un match di sofferenza e sacrificio e riuscendo a pareggiare 1-1; i calci di rigore, purtroppo ci hanno condannato all’eliminazione, nonostante la superba prestazione del nostro portiere, Alessio Colucci, il quale, oltre ad aver effettuato parate miracolose nei tempi regolamentari, è riuscito a intercettare anche due penalty su quattro, prodezze vanificate dai nostri errori dal dischetto». In ogni caso, il bilancio è assolutamente positivo: «Sono soddisfatto -conclude Caporusso- sia per l’esperienza accumulata che per il risultato finale, visto che su sette squadre italiane partecipanti noi siamo quella meglio piazzata (diciassettesimo posto, ndr)». La competizione ha visto il trionfo del team di San Pietroburgo, vittorioso in finale contro la Serbia.

Ufficio Stampa